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Totoconsiglia: The Good Place, una Kristen Bell meravigliosa per una comedy originale

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Onestamente, guarderei anche una serie sulla lista della spesa con Kristen Bell.  Ho iniziato i primi due episodi di The Good Place senza neanche informarmi sulla premessa. Ci sono andato con fiducia cieca, conoscendo la Bell e le sue scelte di carriera.

The Good Place parla della vita dopo la morte ma con un twist.

Chi muore può andare in due parti diverse: The Good Place e The Bad Place. La nostra protagonista Eleanor finisce nel “Good Place.” All’iniziamo ascoltiamo tutta la storia: la cronaca della sua morte, lei che arriva in questo posto e l’architetto (colui che ha disegnato questa parte di Good Place) che le spiega che lei è finita lì per tutte le buone azioni che ha compiuto durante il corso della sua vita.

Ogni buona azione in vita ha un punteggio positivo, ogni azione negativa ha un punteggio in negativo, ovviamente. Coloro che finiscono nel Good Place hanno un altissimo punteggio positivo ed Eleanor dovrebbe essere una di queste persone, dico dovrebbe perché in realtà sembra ci sia stato un errore. Eleaonor non era una bravissima persona in vita, anzi, era un persona nella media, che ha fatto anche qualche scelta discutibile.

Sapete cosa mi piace di questo show? Non parla di religioni. L’after-life non è affatto basata su conoscenze o preconcetti religiosi, nessuno ha torto o ragione. La comedy è fresca e la premessa molto interessante, la Bell ha dei tempi comici fantastici e un carisma da vendere. Ogni episodio termina con un grosso cliffhanger che ti invoglia automaticamente a vedere il seguente.

Si tratta di una serie televisiva che intrattiene e che va vista quando vuoi staccare un po’ da tutto e goderti 20 minuti di risate, ma anche di temi abbastanza profondi. Ci sono delle parti in cui ti trovi a riflettere.

Ve la consiglio, dunque, per la Bell, per la comicità, per la leggerezza condita con un po’ di profondità e perché è l’unica serie che sarebbe SUPER APPROVATA dal MOIGE, considerando che nel Good Place non si dicono parolacce:

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