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Totorecensione – This Is Us o “come trasformare un limone aspro in qualcosa che somigli ad una limonata”

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“There’s no lemon so sour that you can’t make something resembling lemonade.”

This Is Us era una delle serie più attese della stagione, il trailer del pilot ha spopolato on-line, forse per il culo di Milo Ventimiglia, forse per le sequenze in stile “feel good dramedy,” quei film o quelle serie tv che parlano dei buoni sentimenti. Ed è proprio questo il punto di forza di This Is Us, è uno show che parla di cose belle, di cose forti ma soprattutto reali. Mi ha ricordato un po’ alcuni show in cui si mette un punto alla propria vita e si apre una nuova parentesi, cercando di fare meglio e partendo da una situazione critica: cito Men in Trees ma anche October Road e Parenthood.

La premessa quindi è molto semplice, sembra quasi non esserci appena il pilot inizia (e nella title-card usa come fonte Wikipedia), sembra quasi che lo show parli semplicemente di persone che condividono lo stesso compleanno… ma nient’altro, davvero, se non un breakdown emotivo verso la fine dell’episodio. SEMBRA, questa è la parola chiave.

Lo show, sulla carta, SEMBRA una storia normalissima di persone con i loro problemi che cercano di fare del meglio per cambiare. Persone che affrontano drammi che siano l’obesità (tra l’altro se ne parla in modo intelligente), l’accettare ruoli che umiliano per far carriera (hey, quella era la parodia di Baby Daddy?), trovare le proprie radici e gestire la perdita di un bambino.

La storia si presenta come una normalissima serie tv sui drammi e le gioie della vita. Una serie tv BELLA, piacevole, godibile. Ma la vera svolta, la vera percezione dello show, la reale chiave di lettura arriva quando verso la fine del pilot viene rivelato il twist che collega i protagonisti.

E allora cambia tutto. Non che prima, con una diversa chiave di lettura, non fosse una bella serie tv, ma QUEL twist, che per ora non spoilererò, CAMBIA TUTTO. Quel twist sono i Losties che sentono il rumore del mostro nella giungla, è l’elemento sovrannaturale che viene aggiunto in Twin Peaks, è quel QUID che trasforma una serie piacevole in uno show davvero valido.

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Il tutto viene perfetto amalgamato ad un cast eccellente: un Milo Ventimiglia che mi ha sorpreso ed emozionato, è davvero cresciuto come attore, un Sterling K.Brown reduce dalla vittoria agli Emmy che mi ha fatto scoppiare in lacrime durante il confronto del suo personaggio con il padre biologico, Chrisshy Metz, che interpreta Kate, è una rivelazione e Justin Hartley mi ha piacevolmente sconvolto, dimostrazione che quando si ha un buon materiale, rimandando ironicamente il discorso al personaggio che interpreta, si può davvero fare un ottimo lavoro se ne hai le capacità.

Il TWIST è la salsa nel buonissimo cheeseburger. E quel piatto è già pieno di sentimenti, lezioni di vita, ispirazione. Si tratta di un genere che a me è sempre piaciuto e che ho sempre seguito con piacere, dico sempre che non c’è bisogno di mostri, di magia, di premesse con una forte rilevanza, quando hai una scrittura buona come questa, quando riesci a raccontare una storia che si concentra sui personaggi, dove queste persone sono il cuore della serie e non c’è un elemento cardine che distrae il telespettatori da loro. Faccio l’esempio di numerose serie che hanno fallito, dopo LOST, nel cercar di creare una premessa interessantissima trascurando i personaggi. NO, i personaggi devono essere sempre al centro e This Is Us fa questo.

Trasforma un limone aspro in qualcosa che somiglia ad una limonata.

Trasforma una storia con una premessa che apparentemente potrebbe annoiare a morte il telespettatore medio… in un qualcosa che somiglia ad una serie tv incredibile.

Voto: 8,5

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