Grey's Anatomy

10 motivi per cui Grey’s Anatomy è ancora il mio show

A volte non ci rendiamo conto quanto sia straordinario (nel senso letterale del termine) il fatto che Grey’s Anatomy abbia al momento 13 stagioni.

Che cosa significa per uno show un traguardo simile?

Significa essere leader nel campo, essere un buon competitor con tutti i mille e nuovi show che quotidianamente, ogni anno, vedono la luce.

Vuol dire essere un prodotto tanto buono, originale, innovativo, emozionante, da far si che ogni anno, per 11 lunghi anni, milioni di persone considerino l’appuntamento del Giovedì sera imperdibile nonostante lo si possa recuperare più tardi su qualsiasi piattaforma streaming, nonostante in tv ci siano sempre nuovi show, nuove novità interessanti proposte dalle reti.

Nessun sano di mente nel suo giorno di dieta free rinuncerebbe alla pizza per il sushi.

Ed è quello che avviene ogni settimana, ogni giovedì con Grey’s Anatomy.

E allora di cosa si tratta?

Cieca lealtà?

No, semplicemente se lo è guadagnato.

Quando ho iniziato questo show era uno dei migliori in circolazione… 11 anni dopo, lo è ancora.

Ecco tutti i motivi.

 

 

10 ) È Grey’s Anatomy non “la brutta copia” di Grey’s Anatomy;

Non esiste un “vero” Grey’s Anatomy e un Grey’s Anatomy 2.0

Che cosa vuol dire quel “vero”?

“Eh, quando tutti erano ancora vivi” un luogo comune tanto facile e insignificante come quel: “si stava meglio quando si stava peggio”

Perchè?

Non mi pare che tu nel 2016 rinunceresti ai tuoi diritti, alle tue libertà, al tuo stile di vita, a Netflix, per tornare ai tempi della guerra.

Si può parlare di “fasi” di Grey’s Anatomy non di “vero” Grey’s Anatomy.

E questo show ha 4 fasi.

La prima termina dal momento in cui iniziamo a perdere i MAGIC come capelli ad ogni cambio di stagione.

La seconda fase parte dalla quinta stagione e arriva fino all’ottava.

Poi c’è una terza, che va dall’ottava all’undicesima.

E infine la quarta, dalla 12esima in poi.

In tutti questi anni abbiamo incontrato e poi perso gente nuova ma non mi sembra che nessuno si sia mai lamentato di questo.

Probabilmente, se fino a 6\7 anni fa ci fosse stato questo tipo di concezione del fandom, ossia ritrovarsi in massa sui social a commentare live ogni episodio, allora sono sicuro che anche all’epoca tutti avremmo scritto: “e vabbè senza ISY è morto Grey’s Anatomy!! Ma che vuole questa Lexie?! Henry e Teddy sono la brutta copia di Izzie e Danny!11!”

Ma la verità è che ognuno di noi si è goduto le passate stagioni, semplicemente perchè ha visto l’episodio in “solitaria” senza inutili pregiudizi di mezzo.

Pregiudizi che adesso, nell’epoca delle ship wars sui social, sono più vivi, intensi e fomentati che mai.

 

 

 

 

9) Le storyline;

Se c’è una cosa a cui GA ci ha abituato negli anni, è quella di raccontare storie destinate a toccare anche il cuore dei più gelidi e Yang di noi.

Storie che ti restano dentro anche a distanza di tempo.

Storyline raccontate con una scrittura intensa e vibrante che dopo anni di assopimento (un leggero calo ci sta, è naturale per uno show così colossale, per qualsiasi show in realtà) è tornata ad alti livelli.

Le ultime due stagioni sono quasi alla pari di una terza stagione di GA che io considero la migliore di questa serie.

Lo script di questa “nuova” fase di show è davvero pazzesco.

E questo è stato possibile anche grazie ad un rimettersi in gioco da parte degli autori dopo aver troncato quei solidi pilastri sui quali GA si era fermato cullandosi sugli allori e dando il via ad una vera e propria rivoluzione creativa che ci ha anche permesso di avere episodi come la 12×09 o la 13×08 che sono al pari di uno speciale sulla “bomba” della seconda stagione.

 

 

 

 

8) L’addio di Derek & Cristina;

Inutile negarlo, erano loro due quei pilastri.

Loro due che insieme a Meredith hanno reso questo show, LO show.

Il loro addio è stata una vera e propria tragedia per i nostri sentimenti… ma non per il bene dello show.

ANZI.

Con la loro dipartita è arrivata una vera e propria rivoluzione copernicana e GA ci insegna che l’unica cosa negativa di un cambiamento sono le emozioni.

Un cambiamento porta sempre qualcosa di nuovo, fresco, diverso.

Perciò non è mai negativo.

Il nostro cuore di shipper ha terribilmente sofferto per questi due adii cruciali, ma se c’è una cosa, una sola cosa che GA a differenza di decine e decine di show ha fatto, è stata quella di riuscire a guarire queste ferite nel cuore del pubblico, di fare di quegli adii non la fine, ma il punto di partenza, di segnarne un nuovo inizio.

Di trasformare quella rabbia e quel dolore in qualcosa di catartico e vitale per lo show.

E per questo ALL THE AWARDS agli autori.

Perchè si sa, Meredith & Cristina, Meredith & Derek erano ormai delle istituzioni, dei simboli così idealizzati da apparire ai nostri occhi sempre perfetti.

Quasi eterei.

Non dovevano dimostrarci più nulla, perchè negli anni ci avevano conquistato.

Adesso si godevano solo quella meritata fama, quel meritato affetto.

Come ho detto: cullarsi sugli allori.

E invece è arrivato l’addio di Cristina, seguito subito dopo da quello di Derek e questo è stato qualcosa di così forte, shoccante, destabilizzante che ci è letteralmente mancato il terreno sotto i piedi.

E se qualsiasi altro show a quest’ora avrebbe chiuso baracca, GA è ancora in onda perchè di quella fine ne ha fatto il suo principio.

Ha convinto il suo pubblico, a cancellare la frase: “chiudiamo lo show” e a dire di nuovo dopo anni: “quando arriva Giovedì prossimo?”

Perchè vedere la protagonista perdere tutto e ricominciare da zero, è molto più eccitante, stimolante, interessante da un punto di vista creativo per gli autori, ma anche per noi pubblico perchè non ci siamo mai sentiti così intimi con Meredith come in questo momento della sua vita.

Perchè l’amore eterno o l’amicizia perfetta esistono solo nei film di Nicholas Sparks.

Toccare il fondo, rialzarsi, ricostruire tutto da capo è quello che quotidianamente facciamo e vederlo in tv è tremendamente catartico e ispiratore.

 

 

 

 

7) I temi sociali affrontati;

GA è sempre stato pioniere nel campo e dopo anni non solo continua ad esserlo, ma ritorna in prima linea a combattere tutti quei pregiudizi, quegli stereotipi che oggi più che mai, affliggono la nostra società.

In un solo episodio GA prende il cattivo ragazzo e lo smonta, pezzo per pezzo, con crudo realismo ci mostra quanto può essere spietato il genere umano e quanto è facile vincere l’odio, il pregiudizio, la discriminazione, se si resta uniti.

E quasi sempre finiamo col provare pena o empatia anche per il “villain” della situazione perchè anche lui ha alle spalle una storia che lo ha portato ad essere così.

 

 

 

 

6) Il messaggio di speranza che è alla base dello show.

Shonda ha sempre insistito su questo punto.

A mente fredda fa quasi ridere sentire questa frase dopo anni di morti, catastrofi, tragedie.

Ma alla fine, riflettendoci è proprio così.

Perchè non importa quanto sia buio fuori, il sole sorgerà di nuovo”

Meredith Grey lo diceva prima di Obama.

E in queste ultime due stagioni questo messaggio di speranza è più forte e intenso che mai.

È uno dei punti di forza della serie.

 

 

 

 

5) La capacità di reinventarsi;

C’è un filo comune in ogni tragedia di questo show.

È il marchio di fabbrica, l’impronta drama che la serie ha scelto come identità.

Un matrimonio finito male, una gravidanza rischiosa, un lutto all’improvviso, una sparatoria, un disastro naturale.

Temi cari alla serie.

Ma è il modo in cui lo raccontano dopo anni ad essere emozionante.

La situazione è simile ma mai uguale al passato.

I personaggi sono cresciuti e queste situazioni fuori dall’ordinario non sono altro che specchi che riflettono il loro percorso, il modo in cui sono cambiati, evoluti dall’ultima tragedia alla nuova.

Quanto li ha cambiati quel dolore?

A quante parti di loro hanno rinunciato?

Come si comporteranno adesso?

 

 

4) I nuovi personaggi;

Ragazzi, questa non è la fase delle sostituzioni, dei rimpiazzi, dei doppioni, del Made in China.

Non siamo una squadra di calcio dove ci scambiamo e sostituiamo persone come figurine, togliamo dal campo quello che rende meno e schieriamo qualcuno di più forte.

Non dobbiamo vincere nessuna coppa, nessun titolo.
Derek Shepherd non era un calciatore infortunato fatto fuori per far subentrare un McDreamy 2.0
Per la serie: “togli uno, mettici uno che si assomiglia”.
Amelia non è la sostituta di Cristina Yang, quella che si accaparra e si sposa Owen solo perchè la Yang non è disponibile.
Jo non è la brutta copia di Izzie Stevens, non è quella che Alex vuole sposare solo in mancanza dell’originale.
Chiunque arriverà per Arizona, non sarà uno scaldaletto in attesa di Callie.

“Perdiamo delle persone, ma ne troviamo delle altre.
È così che funziona.”
È questo che ci piace.

 

Arrivano nuove persone uniche, con le loro storie, con il loro passato da raccontare.

 

Persone che diventeranno importanti o resteranno semplici comparse, ma che comunque ci lasceranno qualcosa, ci cambieranno almeno un po’ se noi glielo permettiamo.
È infatti è di questo che si tratta: smettere di avere questo pregiudizio verso i nuovi arrivati in GA, smettere di vederli come dei doppioni, delle brutte copie, delle sostituzioni e ascoltare ciò che hanno da dire, vederli veramente come personaggi in sé, come contenitori pieni di storie, e non come fotocopie del passato.
Perchè fin quando avremo un atteggiamento di chiusura simile, farci pervadere dal fascino del cambiamento che questa nuova fase della serie professa, è inutile.
Non avverrà mai se siamo i primi a non volerlo.

 

E allora che fare?

Smettere di vedere la serie se non riusciamo o non vogliamo andare avanti è un opzione da considerare.

 

 

Inutile lagnarsi.

I morti non risorgono i GA.
Gli adii definitivi restano tali.
Scendete dalla giostra o restate o godetevi il viaggio.

Come diceva qualcuno di estremamente saggio: “non serve a nulla rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”.

Con queste nuove stagioni di GA noi stiamo vivendo di nuovo, pur onorando il passato.

 

 
3) Gli Amori e le Amicizie;
Gli anni passano eppure ogni storia, ogni relazione, ogni tipo di rapporto in GA resta sempre qualcosa di iconico, eccitante, tormentato, appassionante.
Siamo adulti adesso, magari la sera non abbiamo più voglia di un festino a base di musica e tequila ma ci piace di più leggere un libro con la nostra persona di fianco che ci parla della Domenica dei Waffle.

Non dimostriamo più dopo anni di lutti e tragedie che teniamo a qualcuno costruendoli una casa di candele, ma semplicemente chiediamo a quel qualcuno di sedersi un attimo con noi.

Certo, magari visivamente una stanza buia con due sedie è meno d’impatto di centinaia di candele accese, ma non venite a dirmi che non vi si è ugualmente scaldato il cuore di fronte a momenti simili.

Persino a uomini e donne sono cresciuti e le esterne le fanno al museo e non più in spiaggia.
Ma l’emozioni sono sempre uguali ed è quello che conta.
E poi ehy, ho detto adulti….non anziani.

Il lato sexy di certo non manca.
Perchè sotto strati di responsabilità, problemi e dolori, ci sono ancora quei ragazzi ubriachi di tequila che ballavano sui tavoli, pronti ad uscire fuori a giocare.

 

 

 

 

 

2) La Chirurgia e i Personaggi;
Sono loro i due protagonisti principali di questa serie e mai come ora la chirurgia ritorna prepotentemente in primo piano.
Una rivoluzione all’interno del GSMH è in atto come ai tempi della fusione con il Mercy West.
E i personaggi e le loro mille sfumature, sono davvero la magia di questo show.
Anche dopo anni, continuano a tirare fuori lati e sfumature inedite del loro vissuto.

Le loro storie continuano ad emozionarci senza mai risultare scontate o banali ma cogliendoci sempre di sorpresa e andando contro ogni nostra previsione.

Vi sembra una cosa da poco?

 

 

1) MEREDITH GREY;
Cristina lo disse in lacrime ad una Meredith distrutta: “il sole sei tu”.

E mai frase fu più giusta o vera per descriverla.

Grey’s Anatomy è ancora Grey’s Anatomy perchè la protagonista è ancora in gioco, in questa nuova fase al centro della storia come nelle prime stagioni.

Il suo viaggio continua più emozionante, intenso e potente che mai.

Meredith Grey è la giostra che dopo 11 anni, 13 stagioni e quasi 300 episodi, continua a girare e dalla quale non voglio e non riesco a scendere.

Grey’s Anatomy è ancora il mio show perchè Meredith Grey è ancora la medicina di cui tutti abbiamo bisogno.

 

 

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