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Spellbook 5×07 Seven Lives

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5×07 Seven Lives

01

Colonna Sonora: LA X Theme

“Il mio papà adottivo, che io considero ancora il mio vero padre, diceva sempre che la morte non era la fine. Che avremo portato sempre un pezzo di chi ci lasciava dentro di noi. Che lo avremmo custodito come qualcosa di prezioso, di essenziale. Sembrano parole così futili non appena perdiamo qualcuno.”

Rose guarda le gocce d’acqua poggiarsi sulle fredde pietre che compongono il cimitero di Twinswood. Piove. Piove come non pioveva da tempo. Sembra che lo stesso cielo stia piangendo la morte di Jo.
Benjamin, davanti alla lapide, sembra quasi assente. Quasi come se avesse consumato tutte le lacrime che aveva a disposizione.
Non gli importa neanche di bagnarsi, Tatia cerca di coprirlo con l’ombrello.

Tatia: dobbiamo andare, dai ti porto a casa.
Luke, che è vicino a Tatia, si guarda attorno. Pensa a quanto riesca a sentire le voci di tutti coloro che hanno perso. Che lui ha perso. 400 anni di vita.
Matthew è qualche fila più giù, davanti la lapide di Mary. Le ha portato un fiore. Rose ammira il gesto e si chiede se faccia davvero qualche differenza. Se loro riescano a sentirlo.
“Tesoro”
Leda si avvicina alla strega, prendendole la mano.
Leda: torni a casa con me?
Rose: no, devo parlargli.
Bright ed Evan si avvicinano a Ben, porgendogli le condoglianze. Nonostante Evan e Ben si siano allontanati, è sempre straziante per l’amico vedere soffrire Ben.
Una volta che se ne sono andati, Rose si fa coraggio e finalmente si avvicina.

Rose: condoglianze.
Benjamin la guarda, gli sguardi dei due si incrociano tra le gocce d’acqua.
Benjamin: grazie.
Rose: mi dispiace tanto.
Benjamin: sai qual è la cosa pià assurda?
Benjamin finalmente dice più di una parola.
Rose: cosa?
Benjamin: non sono sorpreso. Non sono sorpreso di non aver… ottenuto un finale felice. Come pensi che sia possibile? Come… se sapessi che nella mia vita perderò sempre tutti.
Rose: non devi pensarla così.
Benjamin guarda la ragazza. È difficile consolarlo in questo momento.
Rose: sei… zuppo.
Benjamin non cede. Non gli importa dell’acqua.
Rose: sanno come…?
Benjamin: cause naturali. Il suo cuore si è fermato… a 24 anni. Il suo cuore…
Rose guarda Ben, è chiaramente disperato.
Rose: mi dispiace tanto. Non so che cosa dire.
Benjamin: grazie per essere venuta, in fondo mi conosci solo da poche settimane.
Questa frase terrorizza Rose, sente una strana sensazione allo stomaco. Benjamin, finalmente, si decide ad andare in macchina. Rose si gira, il suo sguardo, nella pioggia, questa volta si incrocia con quello di Matthew.

“Qualcosa deve restare.”
– Scuola di Magia di Twinswood

Jack ama la pioggia, in qualche modo lo rilassa e la preferisce a giorni calmi e colorati. Si aggira nei giardini della scuola di magia di Twinswood, pensando al fatto di non poter assistere al funerale di Jo, pensando al fatto che non potrà essere lì per suo padre, questo lo distrugge.

“Mi è sempre piaciuta la pioggia.”

Hendius è seduto su una delle panchine in pietra, è completamente zuppo d’acqua ma sembra piacergli.
Jack: come…?!
Hendius: pensi davvero che io non possa entrare qui?
Jack lo guarda, confuso.
Hendius: siediti Jack.
Jack: sto bene qui.
Hendius ridacchia, divertito
Hendius: oh, mi piace… mi piace il tuo carattere. Sempre così… duro e sull’attenti.
Jack: che cosa vuoi?
Hendius: vedi, mi piace essere onesto, diretto. Mi serve Charlotte. La piccolina Charlotte, la ragazza che disegna cuoricini sul diario con scritto Signorina Whittermore.
Jack: perché non entri e te la prendi?
Hendius sorride, amareggiato.
Hendius: ci sono cose che ancora non puoi capire.
Jack lo guarda, confuso.
Jack: ma di che cosa parli?
Hendius: hai un ascendente su di lei, è abbastanza chiaro.
Jack: hai sbagliato persona.
Hendius: ma io non sono qui solo per questo. Io voglio anche te, Jack. Di tutta questa famiglia, di tutti i Whittermore… tu sei il mio preferito. Tenace, con un carattere così forte, dedito a ciò in cui crede.
Jack: saprai anche che non ho alcun intenzione di sentire quello che dici allora.
Hendius: ma io ho qualcosa per te. Qualcosa che… nessuno può darti.
Jack: davvero?! Mmmm… un attico a Manhattan?
Hendius: Emma.
Jack indietreggia solo alla pronuncia di quel nome.
Jack: bugiardo.
Hendius: sono il mago più potente su questa terra. Credi che io non ne sia in grado?!

– Casa Wilson, Twinswood

“Starò via per circa due giorni, forse tre, dipende davvero da Morrison”
Meredith affida le chiavi di casa a Rose. Ma sembra molto preoccupata.
Rose: ok, ricevuto.
Meredith: ti prego non metterti nei guai.
Rose: ok.
Meredith: non sparire, non… combattere stregoni cattivi.
Rose: cercherò di fare del mio meglio.
Meredith: bene. Il frigo è pieno, divertiti, guarda un po’ di Netflix, mangia schifezze, insomma, usa questo week-end nel modo giusto. Ricorda le medicine.
Rose: zia… starò bene, non preoccuparti.
Meredith: Benjamin sta bene?
Rose: no… non sta bene.
Meredith: beh… gli servirà tempo.
Rose guarda la macchina in lontananza, Morrison e Ron sono pronti per partire.
Rose: vai.
Meredith: puoi ancora decidere di venire con noi.
Rose: starò bene, vengono Bright e Leda.
Meredith: come ai vecchi tempi, mi piace!
Meredith dà un bacio sulla guancia della nipote e poi scappa sotto la pioggia verso la macchina.

– Castello DeLuc

“Io esco.”

Tatia, con molta freddezza, va verso l’uscita del castello DeLuc con il suo lungo cappotto, Matthew e Luke sono davanti al caminetto. La piccola Whittermore sbatte la porta prepotentemente.
Matthew: wow, c’è il clima di Frozen in questo castello nonostante il caminetto.
Luke guarda l’amico in malo modo
Matthew: problemi in paradiso?
Luke: una cavolata.
Matthew poggia I piedi sul tavolino, affranto.
Luke: va tutto bene?
Matthew: si è dichiarata… diciamo.
Luke: Rose?
Matthew: sì.
Luke: wow, non è… quello che volevi?
Matthew: ho sempre la sensazione che manchi qualcosa. Come se… potessi averla al 90% ma mai completamente.
Luke prende un boccale pieno di sangue
Luke: sai… ora Ben è senza memoria. Se non ci provi mai alla fine resterai sempre con il dubbio.
Matthew: mi stai spingendo a dare una possibilità a questa cosa?
Luke: tu la vuoi… da anni. Perché non dovrei?
Matthew: stiamo facendo un po’ di sano girl talk? Quando ci facciamo le treccine?!

“Adoro il girl talk”

Leda arriva in salone.
Matthew: ma tu non sei stata invitata.
Leda: perché?!
Matthew: perché riferiresti tutto a Rose e non vale.
Leda: riferirle cosa?
Matthew la guarda, confuso.
Matthew: quindi non ti ha parlato di quello che è successo.
Leda: cosa è successo?!
Matthew: vedi, Lukie, ho ragione. Non l’ha detto neanche alla sua migliore amica.
Leda: dirmi cosa. Adesso lo voglio sapere. SUBITO.
Matthew: queste cose si dicono alle amiche, come le grandezze del pene, le posizioni che si usano…
Leda guarda Matthew, divertita
Luke: stai diventando paranoico.
Leda: che giornata triste. Dovremmo svoltarla.
Luke: cosa vuoi dire?
Leda: io lo so di che cosa abbiamo bisogno, un pigiama party, io, Alice, Rose, Charlotte, Keri e Bright.
Luke: che cosa c’entra Bright?
Leda: è la mia puttanella.

– Casa sul Lago Whittermore

Benjamin è in silenzio, guarda fuori dal grosso finestrone in cucina, sull’isola una tazza di camomilla calda che Tatia ha preparato.
Evan è seduto accanto a lui. Parlano poco. Sembra non voler smettere di piovere.

Evan: vuoi andare da qualche parte?
Benjamin continua a guardare fuori
Benjamin: con questa pioggia?
Evan: potremmo andare al maneggio… o al ponte. Ti piaceva. Ti calmava una volta.
Benjamin: non ho bisogno di calmarmi.
Benjamin finalmente guarda l’amico.
Benjamin: ho bisogno che finisca.
Evan: cosa?
Benjamin: questo dolore. Lo puoi far finire?
Evan: come?
Benjamin: non sei un vampiro?
Benjamin si riprende improvvisamente, non sa perché abbia detto questa cosa. È come se fosse una frase sconnessa nel suo cervello.
Evan: COSA?!
Evan, sconvolto, chiede.
Benjamin: scusa… ho dormito poco, non so quello che dico.
Benjamin, confuso, guarda di nuovo fuori dalla finestra.
Evan: torno subito.

Il vampiro corre in salone da Tatia.

Tatia: hey, te ne stai andando?
Evan: HA RICORDATO!
Tatia guarda Evan, confusa.
Tatia: cosa?!
Evan: ha ricordato che sono un vampiro. È successo per pochi secondi e poi si è ripreso ma in quel frangente l’ha ricordato.
Tatia, preoccupata, prende le buste della spesa.
Tatia: non lo so…
Evan: non capisci, se spingiamo, se lo aiutiamo… può ricordare.
Tatia: perché dovremmo farlo?
Evan: Tatia, questa cosa non ha più senso.
Tatia: anche se volessimo… secondo quanto dicono Settimo Cielo e Sabrina… non è possibile.
Evan: non penso abbia bisogno di magia, penso abbia bisogno di noi. Di ricordi. Della sua famiglia.

– Scuola di Magia, Twinswood

Rose, Luke e Matthew percorrono il lungo corridoio che li porterà all’ufficio di Maggie, che li ha convocati per una riunione.
Il pensiero non dispiace a Rose, considerando che non impazziva all’idea di stare a casa a mangiare pizza.

Luke nota Jack in un angolo, pensieroso.
Luke: voi andate avanti, arrivo subito.
Luke si allontana verso Jack, mentre Rose e Matthew proseguono da soli, in evidente imbarazzo.
Matthew: piove.
Rose: già.
Rose sbuffa, infastidita.
Rose: mi stai davvero parlando del meteo?
Matthew: di cosa vuoi parlare? Uh, ieri sera mentre guardavo Netflix…
Rose: MATT.
Matthew: cosa?!
Rose: non mi hai esattamente risposto. Mi stai tenendo sulle spine?
Matthew: beh, tu non l’hai fatto per sette anni?
Rose: non puoi contare i cinque in cui sono mancata.
Matthew: invece sì, io c’ero.
I due si guardano, sono entrambi abbastanza arrabbiati l’uno con l’altra.

Maggie si trova davanti al suo ufficio pronta ad attenderli, insieme a lei una bellissima ragazza. Si tratta della Principessa Alisia di Handrar.

“Che cos’hai?”

Luke ormai ha imparato a capire I malumori di Jack, che sta scrivendo qualcosa su dei fogli.
Jack: cosa vuoi dire?
Luke: sei strano.
Jack: grazie, Zio Luke.
Luke: è successo qualcosa?
Jack non riesce a capire come faccia, forse è un esperto nel reparto TRADIMENTI.
Jack: sto solo scrivendo delle tecniche di incantesimi per I ragazzi, va tutto bene.
Luke: va bene. Mi fido.
Luke si alza, procedendo verso l’ufficio di Maggie.

Charlotte scende le scale con un grosso borsone, che poggia a terra. Guarda Jack, ma poi fa finta di non guardarlo.
Jack: Charlotte.
Charlotte è sorpresa che lui la chiami. E le sta anche sorridendo.

Charlotte: cosa?
Jack si alza, finalmente, andando verso di lei.
Jack: dove stai andando?

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Charlotte: ci sarà un pigiama party a casa di Rose. Di tua…
Charlotte si trova in imbarazzo a dirlo, fa così strano.
Jack: madre?
Charlotte: già.
Jack: un pigiama party?
Charlotte: l’ha organizzato Leda.
Jack: e di cose parlerete? Ragazzi… film di Nicholas Sparks.
Charlotte: di come tagliare le palle ai cattivoni.
Charlotte sorride, così come Jack che è molto divertito.
Jack: ho una domanda.
Jack non ha mai voluto parlare così tanto, a Charlotte sembra strano.
Charlotte: una domanda?
Jack: sì. Ehm, oltre quello che stiamo imparando qui… hai notato altre… capacità?
Charlotte lo guarda, confusa
Charlotte: capacità?
Jack: sì, sto chiedendo a tutti gli studenti. Alcuni maghi e alcune streghe, oltre ad avere le normali abilità hanno… delle peculiarità, che tu sappia… ne hai qualcuna?
Charlotte: non che io sappia.
Jack annuisce, confuso. Si chiede perché Hendius la voglia così tanto.
Jack: ok, ti ringrazio.
Charlotte sorride
Charlotte: prego. Dovresti… provarla più volte.
Jack la guarda, confuso
Jack: cosa?
Charlotte: la gentilezza. È decisamente il tuo colore.

– Ufficio di Maggie.

Luke entra finalmente nella stanza, Matthew e Rose sono già seduti, la Principessa Alisia è seduta su una poltrona molto grande… degna di lei. Maggie è in piedi.

Luke e Alisia si guardano per qualche breve istante, come se si conoscessero, ma poi cambiano direzione.

Rose: quindi… fammi capire, tu sei una principessa.

Maggie: è una Principessa di Handrar, esatto.
Luke: cosa ci fa qui?
Maggie: eravamo in comunicazione con lei, ha importanti informazioni riguardo Hendius quindi l’abbiamo fatta venire qui. Così… da poterla proteggere.
Rose: informazioni, mi sembra fantastico. Di che tipo?
Alisia: salve Rose, sono emozionata nel conoscerti.
Rose: oh, wow, sì… anche io, vostra… grazia. Altezza?!
Alisia: Alisia andrà bene.
Rose: Alisia, bene.
Alisia: ho conosciuto il tuo Ben… tempo fa.
Rose la guarda, improvvisamente l’espressione cambia. Matthew alza gli occhi al cielo.
Alisia: stava facendo di tutto per tornare da te.
Rose guarda in basso, non ce la fa.
Maggie: andiamo avanti.
Maggie comprende la situazione.
Alisia: comunque… la creatura è ad Handrar.
Rose le guarda, confusa
Rose: la creatura?
Maggie: secondo la leggenda esiste una creatura.
Rose: una creatura?
Maggie: un mostro.

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Matthew: aspetta. Un mostro tipo… Godzilla o tipo quello di fumo nero di LOST?
Maggie: un mostro, segregato in un altro mondo… alcuni dicono ad Handrar, appunto. Questo mostro… è ciò di cui Hendius ha paura. Può essere controllato solo da una persona, un prescelto.
Rose: il quarto figlio.
Maggie: lo pensiamo.
Rose guarda Maggie, sorpresa
Rose: quindi tu sai del quarto figlio.
Matthew: tu sai tutto. Sei tipo Gandalf.
Maggie guarda Matthew, confusa
Luke: questo quarto figlio misterioso, come è possibile che nessuno sa chi sia o dove sia?
Rose: ho pensato ad una cosa… e se fosse stato lui a cancellarsi dai ricordi di tutti, a trasformare il suo volto… per non farlo capire ad Hendius. Se mio figlio… se questo quarto misterioso figlio è il Van Helsing di Hendius, forse ha trovato un modo di scappare. Di… salvarsi. E’ stato intelligente.
Matthew: beh, allora ha ripreso davvero da te.
Rose è sorpresa che Matthew le faccia un complimento, dopo tanto.
Maggie: è possibile. Ma tutti questi incantesimi… avrebbero dei segni, lascerebbero dei segni. Credo che in questo momento, chiunque lui sia, abbia il suo vero aspetto.
Rose: come facciamo a capirlo?
Maggie: la trasfigurazione lascia dei segni. Tremori alle mani. Confusione…
Matthew: wow, tremori alle mani, ora scatterà il panico.
Luke: non si può fare un incantesimo?
Maggie: ci abbiamo provato. Ma Hendius deve sapere tutto, probabilmente sa chi è. Probabilmente ha agito.
Rose: l’ha ucciso?
Rose, preoccupata, pone la domanda
Maggie: non credo possa così facilmente… se è il suo Van Helsing.
Matthew: comunque, non mi sembra così cattivo, insomma… vuole solo un po’ d’amore in fondo.
Rose: è questo quello che mi preoccupa. Alec… Ardens e tutti gli altri con cui ho avuto a che fare… sono sempre stati cattivi rumorosi, che gridavano alla fine del mondo. Ma Hendius… lui è silenzioso. Lavora segretamente senza troppe dichiarazioni o minacce… ed è questo che mi spaventa. Lui farà i fatti.
Maggie: è sempre stato molto poco chiaro riguardo le sue intenzioni, ma è chiaro che è convinto che tu sia la vera discendente di Rosa.
Rose: come lo sa?

Maggie: perché lui ha incontrato tutte le tue vite precedenti, Rose. Abbiamo testimonianza diretta solo di due conversazioni, ma ci sono prove che le abbia incontrate tutte.

Maggie: Rosa, la sua amata…poi…

DAISY

Non sappiamo molto del loro incontro, ma sappiamo che era una giovane Contadina.

BRIAR ROSE

Era una principessa, e sui di lei abbiamo una testimonianza diretta…

Hendius: quindi sei una principessa.
Briar Rose: sì, le piace il mio castello?
Hendius: mi piacciono le decorazioni angeliche. Lei ama gli angeli?
Briar Rose: no, le odio. Le ha fatte mettere mio padre, le trovo pacchiane e disgustose.
Hendius: non le piacciono gli angeli?
Briar Rose: no, direi di no.
Hendius: che peccato.

HAZEL

Era una dama di corte, dicono che fosse letale, di certo non somigliava molto alle altre caratterialmente. È diventata una vampira.

MARIGOLD

Non ci crederai, ma era una spia. Grande rigore morale.

CLAIRE

Una giovane di Twinswood. Si innamorò di Ardens. Hendius andò fuori di testa per questo. Abbiamo numerose testimonianze su di lei, è la tua ultima vita prima di… te.

Matthew: ho una curiosità.
Maggie: prego.
Matthew: cosa è successo alla tipa che ha detto che non le piacevano gli angeli?
Maggie: Hendius ha fatto del tutto per trovare colei che si avvicinasse di più alla sua Rosa.
Rose: e sarei io?!
Luke: wow.
Rose: come sono morte… voglio dire, tralasciando Hazel che ha cambiato nome ed è diventata una vampira…
Maggie: Hendius disprezza profondamente I vampiri e le creature che non sono pure.
Luke: perché tutti fiori?
Maggie: come?!
Luke: tutte le precedenti vite di Rose, tranne Claire, hanno nomi di fiori. Non può essere una coincidenza.
Maggie: Alisia resterà qui con noi per un po’.
Alisia: con permesso.
Alisia si alza, non sembra abituata ai vestiti che indossa, segue Maggie fuori dal suo ufficio.
Matthew: non trovate anche voi che ogni volta che veniamo qui nel suo ufficio siamo più confusi di prima?
Rose fa un grosso sospiro
Luke: non posso dargli torto.
Rose: devo andare a casa, Leda sta preparando il pigiama party, ci tiene molto. Inoltre vorrei fare un incantesimo sul corpo di Jo.
Matthew la guarda, confuso.
Matthew: cosa?!
Rose: qui a Twinswood sappiamo tutti che raramente si muore per cause naturali.
Matthew: vuoi andare da Ben?
Rose: NON STO ANDANDO DA BEN. La vuoi finire?!
Luke guarda la scena, alquanto imbarazzato.
Luke: io sarò al castello, in caso…
Rose: grazie Luke.
Luke fa un cenno alla ragazza e si allontana.
Rose: ascolta.
Matthew la guarda.
Rose: se hai dubbi, se… non te la senti, va bene. Ma ti prego parlami, io sono qui.
Matthew: buon pigiama party.
Matthew si allontana, lasciando aperta la porta dell’ufficio.

Rose raggiunge Alice fuori dalla scuola da magia, tornerà con lei a casa. La strega segue lo sguardo della figlia che sta fissando ininterrottamente il Custode che si allena.

Rose: come ti capisco.
Alice guarda Rose, imbarazzata
Alice: cosa?!
Rose: andiamo?
Alice: andiamo.

– Casa Sul Lago Whittermore

“Tatia, basta. Te l’ho detto. Non so come fare.”

Bright, disperato, tenta di spiegare la situazione a Tatia ed Evan.
Tatia: abbassa la voce, acida. Ben dorme.
Evan: amore, se Ben ha ricordato anche solo un dettaglio…
Bright: sentite, io non so come funziona di preciso, va bene? Vorrei saperlo, davvero. Ma Hendius… Mio padre… non mi ha dato esattamente il libretto di istruzioni.
Tatia: tu sei il libro. Sei una potentissima forma di energia.
Bright: grazie, Tatia.
Tatia: cosa? Non ti ho detto che sei 50 Shades, sei un bel libro.
Evan: parlane con Rose.
Bright alza gli occhi
Bright: Rose ha preso questa decisione perché una Rose del futuro ha avvertito un Bright del futuro che se Ben… se Ben avesse ricordato la magia tutto sarebbe andato a scatafascio.
Evan: sono passati cinque anni.
Bright: avete pensato a cosa potrebbe succedere? Voglio dire, se Ben ricordasse. Se si svegliasse e ricordasse di aver ucciso Emma e le sue amiche e la gemella di Rose…
Tatia ed Evan si guardano.
Bright: non lo sopporterebbe mai. Ci odierebbe tutti. Vi odierebbe tutti. Volete questo?
Evan: sì.
Bright guarda Evan, sconvolto.
Evan: preferisco essere odiato… dal vero Ben.
Tatia: rivoglio mio fratello, Bright.
Bright guarda Tatia ed Evan, sono così disperati nel volerlo riavere.
Bright: ne parlerò con Rose.
Evan: grazie.
Bright: lo sto facendo perché ti amo. Non so se sia la cosa giusta.
Tatia: che carini.
Bright ed Evan guardano Tatia.
Tatia: non era sarcasmo, ero sincera.
Bright: io devo andare.
Evan: Tatia, se vuoi resto io con Ben.
Tatia: no, resterò anche io qui. Non ho nessuna voglia di tornare al castello.
Bright ed Evan la guardano, curiosi.
Tatia: non mi confiderò, non faremo una sorta di gay talk.
Evan: puoi confidarti con me, Tay Tay.
Tatia: fottiti, Evan.
Tatia avanza verso la cucina, mentre Evan e Bright si guardano, divertiti.

– Wilson Hotel

“Andy, vai piano.”

Oliver tenta di non farsi trascinare troppo pesantemente, non sa perché ma Andy l’ha portato lì, al Wilson Hotel.

Oliver: vuoi andare piano?!
Andy si ferma sul pianerottolo. Chiaramente nervoso.
Oliver: che diavolo succede?
Andy: ti ho nascosto una cosa.
Oliver guarda il suo ragazzo, preoccupato.
Oliver: mi hai nascosto una cosa?
Andy: pensavo fosse innocua inizialmente, ma da quando le cose che dice hanno iniziato ad avverarsi…
Oliver: aspetta, frena. Di chi stiamo parlando? Che cosa stai dicendo?
Andy: c’è un ragazzo intrappolato in questo albergo.
Oliver guarda Andy, confuso
Oliver: tipo un fantasma?
Andy: no… lui è vivo. Ma non può uscire. Inizialmente pensavo di essere pazzo ma ogni volta che vengo qui io lo sento… e mi dice delle cose.
Oliver: mi stai spaventando.
Andy: tutte cose che poi si sono avverate.
Oliver: un veggente?
Andy: so solo che ha sempre avuto ragione. Come se ci conoscesse, come se lo sapesse.
Oliver: Andy, perché non mi hai detto niente?
Andy guarda in basso, imbarazzato
Andy: lui mi ha chiesto di non farlo.
Oliver: LUI?!
Andy: mi dispiace.
Oliver: dov’é?!
Andy guarda Oliver, nervoso.
Andy: vieni con me.

– Scuola di Magia, Twinswood

Colonna Sonora: Richard Theme 

Jack attende impazientemente una persona sulla panchina. Sa che verrà. Sa che apparirà. Ed infatti… qualche secondo dopo, Hendius è proprio lì, accanto a lui.

Hendius: mi fa piacere che tu abbia già preso una decisione. Ne ero sicuro.
Jack guarda Hendius, sorridendo.
Jack: è stato facile.
Hendius: lo so, Emma è importante per te. Tu sei come me, faresti tutto per amore.
Jack: non penso di essere come te.
Hendius lo guarda, curioso.
Hendius: ah no?
Jack: no.
Hendius: stai dicendo di no alla mia proposta?
Jack: esattamente.
Hendius ne rimane colpito, sicuramente non se l’aspettava.
Hendius: posso chiedere perché?
Jack: perché… sono cambiato. Cinque anni fa ti avrei detto di sì, senza pensarci neanche un secondo. Ma mi piace pensare di essere una persona migliore oggi. Mi piace pensare di aver imparato una lezione. Una lezione che tu chiaramente non hai imparato.
Hendius: sta attento a come parli, ragazzino.
Jack: non puoi sacrificare tutto per quello che tu credi di meritare. Le scelte che facciamo hanno delle conseguenze.
Hendius: come sei sentimentale.
Jack: sono anche sveglio, avevi ragione. Così sveglio da capire che tu… in realtà non sei qui.
Hendius si ritrae, sorpreso. Un’espressione rara sul suo viso.
Jack: neanche il mago più potente del mondo può abbattere una barriera magica senza lasciare un segno. Un minimo segno…
Hendius continua a guardarlo, stavolta con rabbia.
Jack: a meno che…
Hendius fa un sorriso amaro.
Jack: non sia morto. Tu sei morto. Non sei in carne ed ossa.
Jack avanza una mano, Hendius si dissolve in una nuovla di fumo, confermando la sua teoria.

– Casa Wilson, sera.

Rose, Leda, Bright, Alice, Keri e Charlotte sono nel salotto, Rose ed Alice sul divano, Charlotte e Keri a terra, mentre Leda e Bright sulle poltrone. Guardano Clueless.

Keri: uh, adoro questo momento… “AS IF”
Leda: nel ’95 Alicia Silverstone era una mega-star. Che cosa è successo poi?
Charlotte: deve essere fighissimo essere una vampira, aver vissuto varie epoche e tutto il resto.
Leda: sì, è una cosa molto figa.
Rose è abbastanza silensiosa, Alice e Bright lo notano.
Leda: parliamo di ragazzi. Allora, Keri… Charlotte, ditemi, chi vi piace?
Keri: a Charlotte piace Jack.
Charlotte guarda Keri in malo modo, Alice sorride, divertita
Charlotte: non è vero. Non è vero…
La ragazza, imbarazzata, continua a mangiare pop-corn.
Leda: beh, non posso biasimarti, con quel bel culetto e quel fisico…
Rose guarda Leda in malo modo.
Rose: ok, non posso sentire.
Leda: mi dispiace, so che è tuo figlio ma è un bel vedere.
Bright guarda Leda
Leda: non mi guardare così tu, sei più puttanella di me.
Keri: io dico che il più figo è il Custode.
Leda: mio Dio, ha quel fascino da maschione rude.
Rose|: su questo concord.
Leda: vai sorella!
Bright: possiamo smetterla di parlare queste cose?
Leda: Alice, tu che puoi, ti prego per tutte noi… fattelo.
Rose: ok, mi ritiro di nuovo dalla conversazione. Vado a prendere altri pop corn.

Rose si alza per andare in cucina, Bright ne approfitta per seguirla.

Rose: mi aiuti con i pop corn?
Bright: certo.
Bright mette la bustina dei pop corn nel microonde.
Bright: come stai?
Rose prepara le scodelle.
Rose: cosa vuoi dire?
Bright: beh, al funerale di Jo eri parecchio scossa.
Rose: lo sono… e sono convinta che ci sia qualcosa dietro. Volevo parlartene…
Bright: Rose… vorrei parlarti di Ben.
Rose: no.
Bright la guarda, confuso.
Bright: no?!
Rose: ti prego…
Rose sembra quasi implorarlo.
Rose: Bright, ho accettato il fatto che lui non faccia più parte della mia vita. Mi ha dimenticata. Non ricorda la magia… e probabilmente è un bene nonostanrte la morte di Jo.
Bright: quindi…
Rose: voglio semplicemente andare avanti.
Bright pensa alle parole di Tatia ed Evan, ma pensa anche alla sua migliore amica in questo momento.
Bright: ok… porto io I pop corn.

Il campanello della porta sul retro suona, Rose va ad aprire. È Tim, suo padre.

Rose: cosa ci fai qui?
Tim: c’è un ragazzo che si aggira attorno al perimetro della casa.
Rose: Meredith ti ha detto di controllarmi?
Tim non risponde, ma sembra chiaro che è così.

Rose esce velocemente fuori casa, andando verso il giardino e il retro.
Tim: Rose…
La strega nota una figura dietro un albero. Usa la sua magia, scaraventando il ragazzo a terra: è Jadar, lo scagnozzo di Hendius.

Rose: bene bene bene.

Jadar tenta di rialzarsi, usando la magia.
Bright avanza, aiutando Rose a fermarlo con I suoi poteri. Il mago dell’illusione non può muoversi.

Rose: qual buon vento, Jadar?
Jadar: il vento mi porta sempre da queste parti.
Rose: ti ha mandato Hendius? Come sai dove vivo?

Keri, Charlotte, Alice e Leda escono finalmente in giardino, raggiungendo il gruppo. Ormai ha smesso di piovere ma l’erba è ancora tutta bagnata.

Jadar: noi sappiamo tutto di te, strega.
Rose: sono terrorizzata infatti.
Rose è sarcastica, ovviamente.

Una macchina sfreccia nel viale di Casa Wilson, Jack scende velocemente raggiungendo la madre e gli altri.

Jack: è già qui.
Rose guarda Jack, confusa.
Rose: sapevi che sarebbe venuto?
Jack tentenna, ma poi finalmente lo dice.

Jack: Hendius mi è apparso stamani.
Rose, confusa, guarda il figlio.
Rose: Hendius?! Come…
Jack: ho scoperto una cosa, te la dirò dopo.
Jadar sembra particolarmente preoccupato.
Jack: voleva Charlotte, mi ha offerto qualcosa in cambio.
Rose, incredibilmente preoccupata, avanza verso il figlio.
Jack: non guardarmi così…non ho accettato.

Charlotte guarda Jack, distrutta.
Charlotte: quindi stamani… quella chiacchierata…
Jack: Charlotte, dovevo…

Charlotte si avvicina al ragazzo velocemente, dandogli un forte schiaffo sulla guancia.

Jack si rivolge a Rose.
Jack: dovevo capire perché lui la vuole.
Charlotte non vuole neanche sentire, rientra in casa.

Rose si rivolge a Jadar.
Rose: diccelo tu. Diccelo tu perché.
Jadar ridacchia, divertito.
Jadar: non saprete niente da me. Potete anche uccidermi per quanto mi riguarda.
Rose: hai una fiducia così cieca in Hendius?!
Tim continua a puntare la pistola, inconsapevole che è abbastanza inutile.
Jadar: non ho mai avuto un padre e una madre. Mi hanno abbandonato, come si fa con le cose di poco conto.
Rose: Hendius è pericoloso.
Jadar: non lo so. So solo… che Hendius è stato come un padre per me. Mi ha cresciuto e mi ha insegnato tutto quello che so. Quindi non farmi la lezioncina su cosa sia giusto e sbagliato.
Rose guarda Jack, fiera che abbia fatto la scelta giusta.

Rose: puoi portarlo alla scuola di magia? Teniamolo lì, voglio…
Jack: certo, ci penso io.
Rose: Jack…
Jack guarda la madre.
Rose: sono fiera di te.

Jack avanza verso Jadar, pronto a prenderlo in custodia.

– Casa Wilson, mattino seguente

Colonna Sonora: I Think I’m In Love 

“Toc Toc”

Matthew approfitta della porta aperta sulla cucina per entrare in casa Wilson, Rose ha appena finito di mettere in ordine.
Rose: sei qui.
Matthew sorride.
Matthew: sono qui. Lukie mi ha informato di quello che è successo ieri sera e volevo sapere perché non mi avevi chiamato.
Matthew chiude la porta dietro di sé.
Rose: beh, Matt, è difficile capirti, non sapevo se volevi essere informato.
Matthew: non fare la difficile.
Rose: IO?!
Matthew: ascolta… cosa pretendevi? Che mi buttassi subito ai tuoi piedi dopo anni di pene…
Rose: io…
Matthew: è ovvio che è un sì. Ti amo da impazzire. Voglio stare con te. Fare l’amore con te. Avere tutto di te.
Rose resta senza fiato per qualche secondo. Matthew si avvicina a lei, prendedola prepotentemente – cosa che Rose gli lascia fare – e baciandola con passione. I due si lasciano andare ad un lungo bacio appassionato, ma non è abbastanza. Non più. Rose porta il viso di Matthew tra i suoi seni, cosa che il vampiro adora … le bacia il collo, la adora, in tutto… ovunque.
Rose pensa che non le importi il fatto che abbia appena rimesso in ordine, Matthew si sbottona la camicia con l’aiuto di lei, poi la prende, la sbatte contro il muro, le toglie la maglia. E finalmente, dopo aver tolto il superfluo, e senza essere in grado di aspettare di arrivare al letto, entra dentro di lei.
I due iniziano a fare l’amore contro la parete. Si guardano negli occhi, si sorridono, si vogliono, ansimano, le loro mani si intrecciano contro la porta della cucina, sono uniti in tutto in questo momento. Ci vorrà un po’, ma raggiungeranno la stanza… e lo faranno anche lì. Quattro volte.

– Sotterranei della scuola di Magia, Twinswood

“Catch a falling star and put it in your pocket… never let it fade away”

Jadar, legato al muro, canta una dolce ninna nanna. Sembra spaesato, quasi come se non abbia idea di dove si trovi. Alza la mano, trema. Trema in modo incontrollabile. È LUI. Lui è il quarto figlio.

Twinswood, 2013

Rose: te l’ho detto, è proprietà privata.
Rose sposta lo sguardo, nervosa, cercando di non andare con gli occhi nella direzione in cui gli ormoni le dicono di andare.
Benjamin: questo vuol dire che non potrò più venire qui?
Rose continua a guardare altrove, mentre il ragazzo, divertito, continua a temporeggiare.
Rose: no. L’albergo e il lago… sono proprietà privata.
Benjamin: e se noi diventassimo amici?
Rose non riesce a credere alla sfrontatezza del ragazzo.
Rose: cosa?!
Benjamin: se io diventassi tuo amico, mi daresti il permesso di venire?
Rose: cos’hai, 5 anni?
Benjamin sogghigna, divertito.

Presente

Benjamin si sveglia, nel suo letto, ha appena sognato questo avvenimento. Spaesato si guarda attorno.
Benjamin: Rose.

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