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Spellbook 5×08 The Fourth Son/5×09 Are You Scared, Now?

– Futuro Prossimo

“Oliver, Jack, ASPETTATEMI!”

Un piccolo bambino di circa cinque anni con i capelli neri corre lungo un prato verde, scopriamo che si tratta di una collina adiacente ad un lago e quindi a casa Wilson. Il bambino si ferma non trovando I sue due fratelloni: Oliver e Jack Whittermore.

“Uffa, perché scappate?!”

Il bambino chiede infastidito, ma sempre con quella voce innocente.

“Lo dirò a mamma!”

– Dov’è la tua mamma?

La voce distinta di un uomo distrae il piccolo che si gira verso di lui. In lontananza il Wilson Hotel è ben visibile.

“Chi sei?”

Chiede il bambino, curioso. L’uomo si abbassa, è Hendius.

“Mi dispiace. Devo entrare in casa”

Il bambino, che ben sa come comportarsi con gli sconosciuti, è pronto a rientrare.”

Hendius: come ti chiami?

“Signore, mi dispiace, devo andare.”

Hendius: ho solo chiesto il tuo nome. È maleducazione non rispondere.

“Mia madre dice che non devo parlare con gli sconosciuti.”

Hendius: tua madre ha ragione. Non devi. Ma io non sono uno sconosciuto. Io sono di famiglia.

“Come?!”

Hendius: dimmi il tuo nome.

Il bambino guarda l’uomo. I suoi tratti effettivamente gli ricordano qualcuno.

“Junior. Mi chiamo Junior.”

Hendius: Junior, non può essere il tuo nome, sei Junior ma di chi?

“Mi chiamo Benjamin Jr. Come mio padre.”

– Presente, Scuola di Magia di Twinswood

Nei sotterranei, Jack sta tentando inutilmente di estorcere informazioni a Jadar, che sembra non voler collaborare affatto.

Jack: lo sai, non credo tu sia davvero al corrente dei piani di Hendius.
Jadar lo guarda, sospirando
Jadar: dici?!
Jack: è MORTO. Lo sai?
Jack, che procede con l’interrogatorio da circa due ore, è stufo di non ottenere risposte.
Jadar: non è morto. Non ha forma carnale… per ora.
Jack lo guarda, confuso
Jadar: ma quando l’avrà… voi tutti dovrete scappare da qui.
Jack si abbassa verso Jadar, guardandolo negli occhi.
Jack: che razza di nome è Jadar?
Jadar si ferma, guarda semplicemente colui che non sa di essere suo fratello.

Maggie e la Principessa Alisia raggiungono i due.

Jadar: wow, abbiamo la corte reale.
Maggie: è meglio che parli, Jadar.
Jadar: non parlerò mai. Uccidetemi. Non mi importa.
Maggie: come puoi supportare un uomo che vuole distruggere il mondo della magia?
Jadar: non vuole distruggerlo. Lui vuole che vinca.
Maggie guarda Jadar, confusa
Maggie: vinca contro chi?
Jadar: lo scoprirete molto presto.

– Giardini della scuola di magia, prime ore del giorno.

Il Custode sta lavorando la terra, è un grande giardiniere, sembra che ci sappia davvero fare. Alice pensa che l’uomo debba aver vissuto in un mondo in cui è normale fare queste cose, un mondo lontano. Un mondo in cui esiste la gentilezza, la cavalleria.

Alice: mi piacciono I tuoi fiori.
Il Custode sorride, cosa molto rara per lui, alzandosi con le mani sporche ancora di terra.

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Custode: Signorina, buongiorno.
Alice: non partecipi alle discussioni all’interno?
Custode: no, di solito mi limito a…
Alice: fare a botte, capisco.
Alice è bellissima, di prima mattina con il sole che le illumina il viso ancora di più.
Alice: ascolta… per me è abbastanza difficile dirlo quindi…
Il Custode la guarda, confuso
Alice: voglio dire, cerca di rimanere in silenzio. Anche se sei molto a bravo a farlo.
Custode: non la seguo.
Alice: provo un’attrazione nei tuoi confronti. E penso sia stupido che debbano essere gli uomini a farsi avanti quindi mi sto facendo avanti io…
Il Custode abbassa il capo.
Alice: ho un’idea.
Custode: un’idea?
Alice: ci siamo baciati. E’ stato grandioso. Ma… come faccio ad iniziare qualcosa con te se non mi dici neanche il tuo nome?
Custode: Signorina, io provo… profonda ammirazione per lei. Non nego che siete la creatura più bella che io abbia mai visto. Ma non ci potrà mai essere niente tra di noi. Un custode non nasce per amare.
Alice lo guarda, un mix tra confusione e delusione.
Alice: oh, capisco.
Custode: mi dispiace.
Alice: quindi non ti piaccio.
Custode: mi fai impazzire.
I due si guardano, a questo punto Alice è ancora più confusa.
Alice: non capisco.
Custode: la mia missione… è davvero importante. Lo capirai.
Il Custode si allontana, mentre Alice resta lì, ferma, sentendosi una cretina.

– Atrio della scuola di Magia di Twinswood

Jack è appena risalito, non essendo riuscito a cavare niente dal Custode. Charlotte, dal canto suo, è pronta con un borsone davanti alla porta.

Jack: hey…
Jack, preoccupato, la raggiunge velocemente.
Jack: che cosa stai facendo?

Charlotte neanche lo guarda, per lei non se lo merita.
Jack: Charlotte.
Charlotte: non è chiaro?! Me ne sto andando da qui. Torno dai miei genitori.
Jack: no… perché?!
Charlotte: perché?!
La ragazza, stanca, lo guarda finalmente negli occhi.
Charlotte: perché sono stata quasi sacrificata al male qui.
Jack: Charlie…
Charlotte: non chiamarmi Charlie, non ne hai il diritto. Non ti do il permesso.
Jack: Charl… Charlotte. Per favore.
Charlotte: hai pensato di consegnarmi? La verità.
Jack: per un secondo… sì.
Charlotte: vaffanculo!
Jack sospira
Jack: sono onesto, vuoi che io ti menta?
Charlotte: lasciami in pace, Jack.
Jack: per favore…
Charlotte: cosa? Cosa ti aveva offerto Hendius?
Jack: di riportare in vita l’amore della mia vita.
Queste parole a Charlotte fanno ancora più male, di certo non le risollevano l’umore.
Jack: so che ora ce l’hai con me. Ce l’avrei anche io con me e credimi sono il mio più grande critico. Non mi perdono. Ma tu sei più forte di così. Non scappi dai problemi. Non ci credo che tu scappi dai problemi.
Charlotte lo guarda, dopo qualche secondo di intensa riflessione, posa la borsa.
Charlotte: non resto per te.
Jack: va bene.
Charlotte prende la sua borsa e torna su, Jack è felice di averne almeno combinata una buona.

– Posto sconosciuto

In un enorme sala buia contorniata da sette diversi troni, Hendius appare in una nuvola di fumo.

Seduti sui troni I suoi seguaci, tra cui Dracula, l’ex fidanzato di Alice, Damien, e altre figure sconosciute di cui non ci è dato sapere, per ora.

Dracula: Signore.
Hendius: l’hanno scoperto.
Dracula: scoperto cosa, se posso chiedere?
Hendius: che non sono nella mia forma corporea. La ricerca per il mio corpo e quello di Rosa deve affrettarsi.
Dracula: avrà la priorità, ovviamente.

Gli altri restano in silenzio, nell’ombra.

Hendius: no, la priorità è un’altra.
Dracula non sa se deve chiedere, con Hendius non si sa mai. Damien resta in silenzio ad ascoltare.

Hendius: mi fido di voi, spargete la voce… voglio tutti I pulitori morti.
Dracula: Signore…
Hendius: niente domande.
Damien: se uccidiamo I pulitori… esploderà il caos.
Hendius: io voglio il caos.
Hendius guarda Damien, finalmente.
Hendius: dobbiamo recuperare Jadar.
Dracula: Jadar è fedelissimo, mio signore, non direbbe mai niente.
Hendius: lo so. Non mi preoccupa quello.
Dracula, di nuovo, si chiede se sia il caso di fare domande.
Hendius: Jadar e I Pulitori. Priorità assolute.

Hendius scompare, di nuovo, in una nuvola di fumo nero.

– Casa Wilson, mattina.

Rose stringe la mano di Matthew nel suo letto, I due si sono svegliati da poco ed hanno dormito abbracciati teneramente.

Rose: che nottata…
Matthew: che giornata, più nottata, più giornata.
Rose: sei un cretino.
Matthew ridacchia, divertito.
Non c’è imbarazzo stranamente, I due si sentono a loro agio. Sono complici.
Matthew: questo letto è un po’ stretto per entrambi.
Rose si gira dalla parte di Matthew, guardandolo negli occhi.
Rose: sei tu che sei un gigante.
Matthew: o tu che sei piccolina.
I due si scambiano un tenero bacio, incrociando le gambe sotto le coperte.
Matthew: allora…
Rose: cosa?
Matthew: che si fa ora?
Rose: vuoi farlo di nuovo? Sei… instancabile.
Matthew: no, non mi riferivo a quello. Intendevo tra me e te. Cosa succede ora?
Rose lo guarda, quegli occhi sono meravigliosi. La strega non può rispondere perché il cellulare li distrae.
Rose: è la scuola di magia.
Matthew: NO, no, lascia perdere, resta qui. Facciamo sesso tutto il giorno, mangiamo tutto il giorno, guardiamo Netflix tutto il giorno.
Rose lo guarda, divertita
Rose: per quanto la proposta sia incredibilmente allettante, il dovere ci chiama.
Matthew: il dovere ha rotto le palle.
Matthew si alza, completamente nudo, non che a Rose dispiaccia. I segni delle ali staccato sono ancora sulla sua schiena.
Rose: stasera… pensiamo alle tue ali, ok?
Matthew guarda la ragazza
Matthew: cosa?
Rose: potrebbero ricrescere… con un incantesimo magari.
Matthew si infila I boxer, mentre pensa all’idea. Rose si alza, coprendosi con un lenzuolo.
Matthew: ti stai coprendo seriamente?
Rose: MATT.
Matthew: ho già visto tutto. Sono stato dentro di te.
Rose: lo so, è solo che… vestiti.
Rose, nervosa, corre velocemente in bagno.

Rose: devo fare un salto da Tatia prima.
Matthew: quindi?
Rose: tu aspettami alla scuola.
Matthew va verso il bagno, aprendo la porta.
Rose: HEY.
Matthew: vuoi nascondere la nostra relazione.
Rose, che ha già I capelli bagnati nella doccia, lo guarda.
Rose: no, o meglio… sarà un segreto solo per pochi individui.
Matthew: ad esempio?
Rose: Jack. LUI non deve saperlo, per favore.
Matthew: perché? Probabilmente il suo futuro neanche esiste più.
Rose: Matt, è mio figlio. Rispettalo.
Rose gli dà un bacio sulla bocca.
Matthew: bene, poi fammi la lista riguardo a chi possiamo dirlo.
Matthew, abbastanza scocciato, esce del bagno.

– Casa sul Lago Whittermore

“Finalmente”

Tatia, nervosa, apre la porta della casa sul Lago facendo entrare Rose.
Rose: ehm, posso sapere che cosa succede?
Tatia sembra stanca e anche alquanto sconvolta.
Rose: ti senti bene?
Tatia: nausea. Un po’ di influenza o forse perché ti vedo. Chi lo sa?
Rose ci ride su ormai. Tatia non lo intende con cattiveria, sta scherzando.

Bright, Evan e Luke sono seduti al grosso tavolone del salotto.

Rose: che cosa sta succedendo?
Evan: dobbiamo dirti una cosa.
Rose: una cosa?
Luke alza gli occhi al cielo
Luke: sappi che io l’ho saputo cinque minuti fa.
Tatia guarda Luke, incrociando le braccia.
Tatia: saputo cosa?
Tatia: abbiamo deciso… di provare a far ricordare Ben.
Rose guarda I Quattro, incredibilmente confusa.
Rose: ora?! Proprio… ora?
Tatia: sì. Perché… cosa c’è che non va ora?!
Rose guarda Bright, che afferra al volo il concetto.
Rose: perché?
Tatia: perché la sua futura moglie è morta, lui esce di casa solo per andare al supermercato.
Rose: e credete che sarà peggiore di ricordare tutto quello che ha fatto quando era Dark Ben?
Evan si alza, andando verso di lei.
Evan: ma è passato tanto tempo. Forse il suo corpo ha metabolizzato… può farcela ora.
Rose: Evan, so che gli vuoi bene. Credimi, se fossi sicura che Ben ne uscirà illeso da tutto questo, sarei la prima a provare a fargli ricordare tutto.
Tatia: dobbiamo provare, Sabrina.
Rose si guarda attorno, nervosa
Rose: lui dov’è?!
Tatia: è uscito.
Bright: no, è rientrato.

Il gruppo sente il rumore della macchina di Ben che si ferma, dopo qualche secondo la porta si apre, palesando un Ben con le buste della spesa. L’uomo sembra abbastanza sorpreso di vederli lì.

Benjamin: Rose?
Rose: ciao…
I due si guardano. Benjamin ha uno sguardo particolare che Rose non riesce a decifrare.
Tatia: Rose era venuta qui per parlarti della libreria.
Luke, sospirando, si mette una mano tra I capelli.
Benjamin: oh, già. Rose… possiamo vederci Lunedì?
Rose: certo, certo mi sembra perfetto. Anzi, mi dispiace di aver disturbato oggi.
Benjamin: no, scusami tu.
Bright si emoziona ancora a guardarli insieme, è più forte di lui.
Rose: ci vediamo.
Rose esce velocemente dalla casa sul lago, tentando di fare mente locale.

Dopo qualche minuto, Bright ed Evan escono dalla casa sul lago, andando verso la loro macchina. Un tranquillo primo pomeriggio di Twinswood fa da sfondo alla scena.

Evan: hey…
Evan ferma Bright, nervoso.
Bright: che c’è?
Evan: tu ne sai qualcosa?
Bright: riguardo?
Evan: Rose… che sembra più strana del solito. Ben sembra iniziare a ricordare qualcosa. Quella cosa del vampiro con me, Tatia mi dice che fa dei sogni strani.
Bright: Ben ha deciso di ricordare nel momento più sbagliato di sempre.
Evan: perché?!
Bright: credo che Rose e Matt abbiano una storia.
Evan: cazzo.
Bright: già, cazzo.
I due si guardano, non sanno che cosa fare né come procedere.
Evan: non credevo lei fosse così presa da Matthew.
Bright: lo è.
Bright si poggia contro la macchina, tentando di capire quale sarà la prossima mossa da fare.
Evan: ci hai pensato?
Bright: a cosa?
Evan: alla proposta di tua padre…
Bright: onestamente l’ho messa in stand by.
Evan: devi avere un’idea a riguardo.
Bright si mette di fronte a lui, guardandolo dritto negli occhi.
Bright: amore, non ce l’ho.
Evan: non ti piace essere un vampiro. Lo so.
Bright: questo non vuol dire che ti amo di meno perché lo sei. Io ti amo da morire, Evan.
Evan: ti amo anche io.

– Futuro Prossimo

Benjamin Junior (Jadar) ormai adolescente, siede su una piccola barchetta nel mezzo del Lago blu di Twinswood. È solo. Davanti a lui il nulla.

“Sei venuto”

Junior sobbalza. Hendius è apparso in una nuvola di fumo nero.
Junior: uno sconosciuto mi dice anni fa di venire qui in questo esatto momento. Chiamala curiosità.
Hendius: non ti avevano detto di non fidarti del lupo che morde?
Junior: non mi fido di te. Questo non vuol dire che io non sia curioso.
Hendius: Ben. Junior. Ho grandi piani per te.
Junior: grandi piani per me?
Hendius: sì, Ben.
Junior: chiamami Junior, già è dura a casa con mio padre.
Hendius: sei in pericolo.
Junior: in pericolo? Wow, tremo di paura.
Ben Jr sembra uno sicuro di sé, forse fin troppo.
Hendius: qualcuno di potente ti cerca. Sa che sei la chiave per sconfiggerlo e… ti vuole morto.
Junior guarda Hendius, confuso
Junior: lo sai, amico, di qualsiasi cosa tu ti faccia…
Hendius: devi credermi, sono dalla tua parte.
Junior: senti, forse hai sbagliato fratello. Forse parli di Oliver o Jack o Alice… non sono io. Non ho niente di speciale.
Hendius: sei veramente speciale per me.
Junior lo guarda, confuso.
Hendius: attraverso questo lago puoi arrivare in un altro mondo… oppure in un altro tempo.
Junior, confuso, non riesce a capire.
Hendius: arriverai a Twinswood
Junior: sono già a Twinswood.
Hendius: sarà il 2011. Avrò alcuni anni per prepararti.
Junior: a cosa?!
Hendius inizia a controllare Junior con la magia
Junior: cosa stai facendo?!
Hendius: non preoccuparti, andrà tutto bene.
Il mago scaraventa il ragazzo nel bel mezzo del lago, impedendogli di tornare su.

– Twinswood, 2011

Junior riemerge in acqua, sempre nello stesso punto ma la barca è sparita. Viene trascinato da qualcosa ma non riesce a capire cosa, è troppo stordito e confuso per capire. Vede una cosa sguizzare nell’acqua, è quella di una sirena.

Arrivato a riva, grazie all’aiuto della ragazza, Junior ricomincia a respirare regolarmente.

In controluce, il ragazzo vede un bellissimo volto, è quello di Ania.

Junior: chi sei tu?
Ania sorride, sbattendo la coda
Ania: no, chi sei tu?
Junior: non lo so. Non me lo ricordo.
Ania: forse sei un principe.
– Twinswood 2016

“Non voglio più farlo, sono stanco.”

Junior è davanti ad Hendius, sono nei pressi di un pontile a Twinswood.

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Hendius: devi trasformare il tuo volto. Lei percepirà la tua incredibile energia. Capirà chi sei e ti ucciderà.

Junior, ormai Jadar, che non ricorda nulla e che è stato plagiato da Hendius, non vuole più usare la trasfigurazione per cambiare il suo aspetto.

Hendius: ti chiamerai William e sarai un giovane spaventato.

Junior, ormai esperto nella trasfigurazione, inizia il doloroso processo di trasformazione. Si tratta di un trattamento magico per il quale le ossa si spezzano e si riformano, I capelli cadono e poi ricrescono, gli occhi cambiano colore, il tutto accompagnato da un grosso e fulminante dolore al cervello. La trasfigurazione è una delle pratiche magiche.

Dopo qualche minuto di tortura Jadar cambia aspetto. Diventa William.

Hendius: devi far finta di non avere idea di quello che ti sta succedendo.

– Qualche ora dopo – FLASHBACK

Qualche anno fa a Twinswood…

Rose è tormentata dall’oscurità, ci troviamo a poche ore dall’uccisione di sua madre Elizabeth.
Non sa perché ma sente che dovrebbe essere lì. Il vuoto che ha provato in questi giorni sembra incolmabile, si aggira per la cittadina vedendo tutto appannato, tutto spento, quasi come se non ci fosse vita. E invece c’è. È lei ad essere come morta dentro.
C’è qualcosa che l’attira. Un’energia, una fonte di incredibile potere. Lo sente, è per questo che è tornata. Proviene da un ragazzo che è a qualche passo da lei, cammina indisturbato tra la folla. Deve essere suo.
Sa che cosa deve fare. È iniziato il divertimento. Lo segue.
Non sa che, a sua volta, viene seguita da un uomo. Robusto, con la barba e chiaramente pronto ad iniziare una rissa. Il Custode.

LAGO BLU, TWINSWOOD

Rose spintona con cattiveria il ragazzo che ha rapito sul molo del Lago Blu di Twinswood. Si chiama William, è l’unica cosa che è riuscita a farsi dire tra un calcio e l’altro.
Non può muovere un muscolo. I poteri della strega si sono triplicati. È come se avesse tolto i freni.

“Per favore, per favore non uccidermi”

William implora Rose, che non sembra così attenta alle sue grida, piuttosto si concentra su quell’uomo in fondo al pontile. Scivoloso, a causa del ghiaccio che si è formato sul lago.

Rose: e tu chi sei?

“Lascia andare il ragazzo”
Una voce profonda, possente, da uomo vissuto. Un accento Britannico marcato.
Rose: no. Vede, Signor Vichingo, non posso. Voglio dire, hai sentito la sua energia? Wow, che cosa sei?!
Rose prende il viso di William tra le mani, guardandolo negli occhi curiosa.
Rose: sai, è da un po’ di giorni che non sento niente. Letteralmente… NIENTE. E poi sei arrivato tu e… tutto questo potere, da dove viene?!
William: non so di che cosa parli. Sono… sono un normalissimo ragazzo di…
Rose: stai zitto. Sono annoiata. Nessuno mi dà spiegazioni.
“ALLONTANATI. DA. LUI.”
Rose guarda l’uomo in fondo al pontile, di nuovo.
Rose: fai qualcosa a riguardo, cosa aspetti… uomo senza nome?
“Sono Il custode”
Rose: uh, spaventoso. Il custode. Di che cosa?
Custode: pensi che non abbia mai affrontato una strega prima?
Rose: non hai affrontato questa strega. E se questo ragazzo è così prezioso… posso chiamarti prezioso?
Rose guarda William, ancora divertita
Rose: allora sono pronta a combattere. Voglio dire, non ho niente di meglio da fare.
Custode: non combatto con le donne.
Rose scoppia in una grossa risata
Rose: sessista abbastanza?!

“Rose, Rose!”

Rose si gira, ancora annoiata. Matthew e Ben sono appena arrivati sul luogo.

– Scuola di Magia di Twinswood, Presente

Il Custode fissa Jadar, il ragazzo è chiaramente sofferente. Sembra essere confuso, spaesato e non in grado di determinare dove si trovi. Devono essere le varie trasformazioni.

Jadar: vuoi farmi del male?
Custode: perché mai dovrei farti del male? Io sono il tuo Custode.

– Scuola di Magia di Twinswood, entrata

Rose ed Alice, che ormai hanno un rapporto più che amichevole, camminano a braccetto verso l’entrata della scuola di magia.
Alice: l’unico uomo che voglio non è disponibile. E neanche per colpa di un’altra donna, ti rendi conto?
Rose: già, stronzo. Custode, custode di cosa? Cosa custodisce? Ce lo siamo mai chiesto?
Alice: mamma, non c’è bisogno che lo odi per me.
Rose: lo odio invece. Come può rifiutare una bellissima ragazza come te?!
Matthew: wow, le mie due ragazze preferite al mondo.
Matthew accoglie le due all’entrata della scuola. Rose, chiaramente in imbarazzo, cerca Maggie, mentre Alice guarda I due, confusa.

Jack: mamma.
Jack entra in gioco, notando l’aria tesa.
Rose: Jack. Dov’è tuo fratello?
Jack: Oliver ed Andy sono spariti da due giorni, mi hanno mandato un messaggio. Week-end romantico.
Rose: beh, buon per loro, ma assicuratevi che stiano bene.
Rose avanza nella scuola insieme al gruppo.
Rose: abbiamo novità?
Jack: Jadar non ha detto niente.

“Rose, finalmente.”

Maggie arriva correndo verso di lei, palesemente preoccupata.
Rose: che succede?
Maggie: ho una missione per te.

– Qualche minuto dopo, nell’ufficio di Maggie, Rose è sola con lei.

Rose: quindi fammi capire bene… L’esercito di Hendius sta uccidendo I pulitori.
Maggie: esatto.
Rose: che sarebbero coloro che gestiscono il mondo della magia qui.
Maggie: esatto, se un mago o una strega fanno qualcosa di stupido per mostrare la magia al mondo, intervengono I pulitori.
Rose: ok, salviamoli.
Maggie: è qui il problema. C’è stata una strage stanotte. È stato Dracula.
Rose guarda Maggie, sorpresa
Rose: cosa mi sta dicendo?
Maggie: che è rimasto solo un Pulitore. Ed è qui a Twinswood.

Rose esce dall’ufficio di Maggie, l’atrio della scuola è praticamente vuoto a questo punto, c’è solo Jack.
Rose: hey
Jack: come è andata?
Rose: niente giornata tranquilla a Twinswood a quanto pare.
Jack: wow, che novità.
Rose: hai parlato con Charlotte?
Jack: sì. Mi odia, ovviamente.
Rose sorride, divertita
Rose: non credo che quello si chiami odio. In gergo è un qualcosa tipo… angst.
Jack: cosa?
Rose: roba di fan fiction, serie tv…
Jack: mamma…
Rose: cosa?
Jack: non devi nascondermelo.
Rose lo guarda, già ha capito.
Jack: che stai con Matthew.
Rose lo guarda negli occhi
Rose: sì.
Jack: non mi importa, va bene così.
Rose è spiazzata da questa reazione. Cosa vuol dire.
Rose: aspetta…
Jack: sapevo che sarebbe successo prima o poi. Voglio dire, speravo di no ma…
Rose: la situazione è complicate e…
Jack: tu e papà vi appartenete. Io lo so. E non per il futuro che oramai è incerto più che mai. Ma perché lo sento, l’ho visto in voi.
Rose non dice nulla, guarda semplicemente il figlio colpita dalla sue parole.
Jack: buona missione.

Rose avanza verso la macchina, pronta a raggiungere Matthew per andare dal pulitore di Twinswood.

“Rose…”

La strega tuttavia viene fermata da Luke.
Rose: Luke, stavo giusto andando dal pulitore. Vieni con noi?
Luke: ok ma… devo parlarti. È importante.
Rose lo guarda, Luke è raramente uno che ha lo sguardo preoccupato.
Rose: dimmi tutto.
Luke sembra avere un peso sul cuore, è così chiaro nei suoi occhi
Luke: ricordi il mio patto con Ardens?
Rose: quello per cui se non avresti…
Luke: fatto quello che diceva, tu e Leda…. Non avrei potuto salvarvi insomma.
Rose: è passato tanto, Luke… va tutto bene.
Luke: no, non è questo. Non ti ho detto una cosa e non la sa nessuno.
Rose: non ti capisco.
Luke: era un Sine Qua Non. Io… non ho portato a termine i miei doveri.
Rose: Luke…
Rose, spaventata, cerca di capire.
Luke: sarei dovuto morire. Ma non è successo e forse so perché.
Rose: perché?
Luke: Ardens è congelato. Da anni. Ma…
Rose: se Hendius lo libera…
Luke è chiaramente emozionato, così come Rose.
Rose: Luke…
Luke: volevo che tu lo sapessi in caso…
Rose: non lo dire. Non succederà.
Luke: non lo so cosa succederà ma dobbiamo prendere…. Devo prendere in considerazione questa posssibilità. Che io possa esplodere in un grumo di sangue da un momento all’altro.
Rose prende le mani del vampiro.
Rose: troveremo una soluzione, una scappatoia. Te lo prometto.
Luke: Rose, ho 400 anni. Non ho mai avuto paura di morire ma ora… con Tatia e Leda e…
Rose lo guarda, colpita
Rose: ti aiuterò. Te lo prometto. Non sei solo in questa cosa.
I due si lasciano andare ad un profondo abbraccio, ricordando entrambi quanto tengono l’uno all’altra e quanto sempre ci terranno.

– Castello DeLuc

Leda è seduta davanti al caminetto, felice guarda delle vecchie foto. Lei, Bright e Rose sorridenti. Gabriel. Ben. Robin. Una serie di ricordi dal passato iniziano ad attanagliarsi nel suo cuore.

Il campanello del Castello suona. La vampire, in vamp-speed, lo raggiunge velocemente. Aprendo la porta si trova davanti Lucas.

Leda: tu.
Lucas: posso spiegare.
Leda: sì, ma dopo.
Leda lo afferra velocemente, portandolo in casa e sbattendolo contro il muro con la forza da vampira. Gli apre la camicia, vogliosa.
Lucas: che succede?
Leda: parleremo dopo. Ok?!
Leda si vuole assolutamente godere il momento, ovunque e per tutto il castello, considerando che non sta con un uomo da molto tempo, per Lucas questo non è un problema, si lascia andare insieme a lei. Il castello DeLuc sarà testimone di ore di sesso sfrenato.

– Scuola di Magia, Twinswood

“Posso sedermi?”

Jack chiede gentilmente a Charlotte, che è seduta su una panchina all’interno della scuola.
Charlotte: no.
Jack si siede comunque.
Jack: non sono sempre stato così.
Charlotte: così stronzo?
Jack: no, così calmo. Prima ero peggiore.
Charlotte lo guarda, portandosi I capelli dietro l’orecchio.
Charlotte: wow, peggiore di così?
Jack: ho fatto tutte le scelte sbagliate…
Charlotte: sì, me l’hai accennato.
Jack: beh… pensa a dieci volte peggiore di così.
Jack si vergognerebbe troppo di raccontarle tutta la verità.
Charlotte: eri un cattivo ragazzo, ho afferrato il concetto.
Jack: non solo cattivo… il peggiore.
Charlotte: cosa vuoi dirmi?
Jack: c’è qualcosa che vuoi dirmi tu?
Charlotte: wow, sono un cliché vivente. Prendersi una cotta per il ragazzo che mi ha quasi venduta al male.
Jack la guarda, sorpreso
Jack: hai una cotta per me?
Charlotte: non fare il finto tonto, ti prego. È snervante.
Jack: non l’avevo capito.
Charlotte: mi passerà. Mi sta già passando.
Jack: davvero?!
Charlotte: sì, quello che hai fatto sta aiutando molto la causa.
Jack: non sono… quello giusto. Lo sai, vero?
Charlotte: oddio, un altro discorso che non sopporto.
Charlotte si alza, nervosa. Jack l’afferra per un braccio. I due si guardano. La tensione è altissima.
Jack: non ho detto che non vorrei esserlo. Purtroppo non lo sono.
Charlotte: non posso decidere io?
Jack: non in questo caso.
Jack lascia la presa, Charlotte è molto delusa.
Jack: ma ti proteggerò. Te lo prometto. Da qualsiasi cosa.
Charlotte lo guarda, non sa che cosa dire, non sa come reagire, lo lascia semplicemente da solo.

“Promessa interessante.”

Jack si gira, dietro di lui ovviamente è apparso Hendius.
Jack: cos’è?! Una specie di Grande Fratello per te?
Hendius: nah, è più divertente.
Jack: sparisci nella tua nuvola di fumo.
Hendius: vuoi sapere chi è il ragazzo incatenato al muro di sotto?
Jack: sì, lo so, è il tuo servetto.
Hendius: no, è tuo fratello.
Jack: Oliver non è qui.
Hendius: non sto parlando di Oliver, sto parlando di Jadar. Junior… Benjamin Jr.
Jack lo guarda, sconvolto
Jack: non ti credo.
Hendius: e ti dirò di più. Lui è la mia nemesi.
Hendius scoppia a ridere, copiosamente.
Hendius: ma… mi vuole bene come si vuole bene ad un papà. Perché mi sono preso cura di lui.
Jack: sei un bastardo.
Hendius: no, Jack. Io sono dalla vostra parte.
Jack: perché mi stai dicendo questo?
Hendius: perché hai appena fatto una promessa ad una ragazzina, e visto il nuovo te sono sicuro che la… manterrai.
Jack: certo che la manterrò. La proteggerò.
Hendius: benissimo, perché… lei è la mia speranza.
Jack lo guarda, confuso
Jack: non capisco.
Hendius: Lisandra tanto tempo fa predisse che sarebbe arrivata una sua speranza per… distruggere Alecus e Ardens e beh, è arrivata, è tua madre.
Jack: non ti seguo.
Hendius: Jadar è la mia nemesi. Può distruggermi. È il solo al mondo che può. Ma… io ho la mia speranza, la mia strega, colei che può fermarlo. Charlotte.
Jack: no.
Hendius: sì. Destino crudele.
Jack: perché non l’hai ucciso tu?
Hendius: perché io non posso.
Hendius si fa serio, macabramente serio.

– Twinswood, Littleton Road, 1345

“La casa è completamente vuota. Il Pulitore deve aver tirato le tende.”

Matthew esce dalla villa, Luke e Rose lo aspettavano di fuori.
Matthew: e sono anche riuscito ad entrare, questo vuol dire che la casa non ha più un proprietario.
Rose guarda I due, confusa.
Rose: oddio…
Matthew: forse siamo arrivati tardi. Chi lo sa…
Luke: beh, io devo tornare al Castello, ma fatemi sapere.
Matthew e Rose si guardano
Luke: che diavolo vi prende? Siete strani oggi.
Matthew e Rose non rispondono
Luke: beh, qualunque cosa sia, non fate I bambini e risolvetela.
Luke sparisce in vamp speed nella notte.

Matthew: Luke che ci dà consigli di coppia. Dove siamo finite?
Rose: Matt…
Matthew: lo sai, ero così felice stamani.
Rose: anche io.
Matthew: allora perché non vuoi dirlo?
Rose lo guarda, sospirando
Rose: puoi dirlo.
Matthew: cosa?
Rose: puoi gridarlo al mondo se lo vuoi, Jack lo sa.
Matthew: e come…?
Rose: è un genio, avrà ripreso da me.
Matthew: io… io voglio solo che tu ne sia felice. Che non ti vergogni di stare con me che…
Rose: Matt…
Rose si avvicina al vampiro biondo, abbracciandolo.
Rose: sono felice. È solo che… vorrei non avere tutti questi problemi, vorrei potermela godere.
Matthew: possiamo dividere I problemi a metà.
Matthew accarezza I capelli di Rose mentre la tiene stretta a sé
Rose: sei una strega prescelta?
Matthew: no, ma sono bello e biondo come Sabrina Spellman
Rose sorride, divertita
Rose: facciamo una cosa, prendi cibo take away, ci vediamo a casa.
Matthew: guidi tu?
Rose: tu hai la velocità da vampiro, quindi la macchina la prendo io, sì.
I due si salutano con un bacio. Matthew corre a velocità innaturale, sparendo anche lui nel buio.

“Devo dirlo, sono un po’ deluso.”

Hendius appare. Di nuovo. Rose alza gli occhi, procedendo verso la macchina.
Rose: che cosa vuoi?
Hendius: ero Team Brose. Ma non perdo ancora le speranze.
Rose: pensavo tifassi per te stesso.
Hendius: oh, è così.
Rose: non sei stanco di… dire frasi criptiche…di non dirmi che cosa hai intenzione di fare? Non hai il tuo corpo.
Hendius: beh, è un problema temporaneo.
Rose: beh, fammi sapere dove e quando ci sarà la battaglia.
Hendius: ancora non hai capito come andrà.
Rose, stufa, scoppia in un impeto di rabbia.
Rose: NO, io ho capito. Ed ho affrontato di tutto, Hendius, quindi BASTA. Lasciami in pace o fai quelle che devi fare.
Hendius: bene.
Rose: non ho paura di te.
Hendius, con uno sguardo minaccioso, sparisce in una nuvola di fumo davanti a lei.

– Castello DeLuc

Luke rientra, posando il giaccone sull’appendipanni e procedendo verso il salone. Tatia è seduta sul divano, sembra abbastanza fuori di sé.
Luke: hey…
Tatia: credo che tua sorella Leda stia facendo del sesso sfrenato con qualcuno.
Luke guarda Tatia, sorpreso
Luke: non sono in vena di arrabbiarmi.
Tatia: Luke, devo dirti una cosa.
Luke avanza verso Tatia, pronto a dirle del Sine Qua Non.
Luke: sì, anche io.
Tatia: no, devo iniziare io perché è una cosa grossa. E non ho idea di come sia successo e non credevo neanche fosse possibile.
Tatia trema, spaventata. Luke le prende le mani, cercando di darle conforto.
Luke: che succede?
Tatia fa un grosso sospiro e poi lo dice e basta.
Tatia: sono incinta.

– Casa di Bright ed Evan, Twinswood

Colonna Sonora: Wait 

“Evan? Evan?!”

Le luci sono suffuse, cosa abbastanza strana. Bright non capisce. Appena rientrato da alcuni giri, tenta di capire dove sia il suo ragazzo.
Bright: Evan?
Evan: sono qui.
Evan è in piedi nel loro salotto, sorridente.
Bright: hey, hai sentito Tatia, ci sono novità?
Evan: c’è una novità. Ma non riguarda Tatia né Rose…né Ben né Hendius… ma noi.
Bright lo guarda, curioso e anche spaventato.
Bright: noi?
Evan: ti amo, Bright. Da umano, da angelo, da vampiro, da mago, da luce, in qualsiasi forma tu esista per me sei tutto.
Bright: Evan…
Bright felice di sentire quelle parole, vuole rispondere.
Evan: e non importa in quale forma sarai quando diventerai mio marito.
Evan fa qualche passo avanti e poi si inginocchia davanti a lui, apre la mano rivelando un bellissimo anello.
Bright: oh mio Dio…
Evan: Bright, vuoi sposarmi?
Bright scoppia in una risata felice.
Bright: certo, certo che voglio sposarti.
I due, felici, si abbracciano, sono arrivati lontano e in qualunque posto e in qualunque forma il loro amore li porterà, sono pronti ad arrivarci insieme.

– Casa Wilson, Sera

Colonna Sonora: Twenty Two Fourteen

Rose arriva con la macchina nel vialetto che porta a Casa Wilson, Matthew dovrebbe già essere in casa. La strega nota Benjamin proprio lì, fuori dalla proprietà. Scendendo dalla macchina va verso di lui, curiosa.

Rose: Benjamin…
Benjamin la guarda, sorridendo
Benjamin: Rose…
Il ragazzo guarda verso il lago, il posto in cui anni fa i due ebbero il loro primo incontro.
Rose: cosa ci fai qui?
Rose lo raggiunge, dando un’occhiata all’acqua calma del lago.
Benjamin: volevo scusarmi, oggi… non ero in vena di parlare di lavoro.
Rose: oh, non preoccuparti. Non me la sono presa.
Benjamin fa un grosso sospiro, fissando l’acqua. La luna che si riflette in quello specchio calmo.
Benjamin: ho sempre amato questo posto. Mi calma così tanto.
Rose: vuoi entrare?
Benjamin: credo ci sia Matthew. L’ho vista prima che entrava.
Rose: oh sì.
Benjamin: quindi adesso è ufficiale eh?
Benjamin sorride, rimanendo con lo sguardo fisso sull’acqua.
Rose: sì. È ufficiale.
Rose si sente libera di poterglielo dire.
Benjamin: grandioso, sono felice per voi.
Rose: grazie Benjamin.
Benjamin le sorride, iniziando ad avanzare verso la sua macchina, ma poi si ferma, rivoltandosi verso Rose.
Benjamin: dimmi… anche per lui è proprietà privata?
Rose lo guarda. Improvvisamente un colpo al cuore. È senza respire.
Rose: oh mio Dio.
Benjamin: io… sono così…arrabbiato.
Rose: Ben…
Rose si avvicina, in lacrime ma Benjamin si sposta.
Rose: tu ricordi?
Benjamin: tutto. Da due giorni.
Rose: oh mio Dio, come?!
Benjamin stringe i denti, furioso, deluso, distrutto.
Benjamin: non lo so. Ma di certo non grazie a te.
Rose: Ben… Ben…
Rose non riesce neanche a parlare. Trema.
Benjamin: COSA?! Tu mi hai violato. Hai preso I miei ricordi, hai preso parte di me per CINQUE ANNI.
Rose: l’ho fatto per te, non saresti sopravvissuto.
Rose, disperata, tenta di spiegarsi, anche se lo shock è troppo.
Benjamin: TU lo sapevi. LO SAPEVI che io non volevo essere controllato da niente. Che volevo essere ME. TU mi conoscevi. TU LO SAPEVI.
Benjamin urla, furioso.
Rose: mi dispiace. Mi dispiace da morire.
Benjamin: ho ucciso… HO UCCISO ROSE, io meritavo di morire, cazzo!
Rose: NO, no, non lo meritavi. Non eri tu.
Benjamin: non mi sono mai sentito così deluso, distrutto e… schifato.
Rose: Ben…
Benjamin: con MATTHEW?!
Rose: tu… tu non…
Benjamin: io NON cosa…?!
Rose non riesce a parlare. Non ce la fa. Singhiozza.
Benjamin: non mi arrabbierò, non resterò un minuto di più ad arrabbiarmi e ad avercela con te.
Rose: tu non ti rendi conto, pensavo di averti perso per sempre.
Benjamin: tu mi hai perso per sempre.
Rose rimane senza respiro per qualche secondo.
Benjamin: non cercarmi, non interferire mai più nella vita, da oggi per me TU non esisti. E se ti azzardi di nuovo a modificare i miei ricordi giuro che…
Rose lo guarda, il mondo le è appena crollato addosso.
Benjamin: dimenticati che esisto, Rose. Addio.

Benjamin si allontana velocemente verso la sua macchina, lasciando Rose in uno stato di completo shock.

Dopo qualche minuto, Rose riesce ad entrare in casa, ancora sconvolta. Le sembra di essere in una realtà ovattata.
Matthew è in salone, ha le cuffie nelle orecchie.
Matthew: hey, sei qui, finalmente.
Rose lo guarda, tentando di dire qualcosa tra un singhiozzo ed altro.
Matthew: che succede?
Matthew si toglie le cuffie.

Colonna Sonora: Paint It Black Orchestra

La tv è accessa, c’è il discorso alla nazione di Michelle Obama, il presidente degli Stati Uniti.

Matthew: Rose…
Mentre Matthew si avvicina a Rose, I due vengono distratti dalle grida in tv.

Hendius è accanto a Michelle.
Matthew: porca putt…

Hendius: Michelle, ciao. Devo dirtelo, mi sei simpatica. Ma devo necessariamente prendere qualche minuto del tuo tempo per parlare in diretta mondiale a tutta l’umanità.
Michelle Obama resta immobile, le guardie non possono fare niente, sono controllate dalla magia.
Hendius: sapete… ho sempre pensato che voi umani siate deboli. Esseri che credono di avere il mondo nelle loro mani. Non è così, è una bugia che vi raccontate da millenni. Il mondo è dei maghi, dei vampiri, delle streghe, dei lupi… tutte queste cose che vi fanno fare i soldi al botteghino e vi fanno guadagnare con i vostri film e le vostre storie… I vostri cattivi immaginari… sono veri.
Hendius prende un uomo dalla folla, è un anziano signore, Rose lo riconosce come il Pulitore di Twinswood. L’ultimo.

Rose: no.

Hendius: mi hanno chiesto il mio nome, ora impazzeranno gli Hashtag su Twitter su di me. Diventerò virale. Beh da oggi potete chiamarmi…
Hendius taglia la gola del Pulitore in diretta, il sangue schizza ovunque, arriva fino alla telecamera. Lo spettacolo è macabro.
Hendius: Mr. President.
Hendius si rivolge alla telecamera.
Hendius: ora hai paura, Rose?

Fine episodio.

RAGAZZI, mi raccomando: lasciate un commento e ditemi la vostra, se volete commentare su twitter hashtag #Spellbook

Grazie per aver seguito questa prima parte di stagione, ci rivediamo a Marzo

Luigi

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