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ATLANTA NOSTRA – L’Ultima Cena – FINALE DI SERIE

RISTORANTE/TRATTORIA/KEBBABERIA “GENNARINO”- ATLANTA

Nina Dobrev entra nel ristorante, accompagnata da una musica soffusa sotf-horror che è un mix tra la sigla di Stranger Things e Sailor Moon e Il Cristallo Del Cuore di Cristina D’Avena.

Nina si guarda attorno, sembra non esserci nessun cliente. Se non Nikki Reed seduta ad un tavolo al centro della sala e un uomo distinto che non riesce a riconoscere.

Nina si avvicina, prendendo un bel respiro.

Nina: salve.

“Finalmente Signorina Dobrev.”

L’uomo si alza, porgendole la mano.

Nina: lei è?

“Mi chiamo Steve. Sono il nuovo social media manager dei Somerheed, che è il nickname per la coppia Ian Somerhalder e Nikki Reed. Come i Brandgelina.”

Nina: capisco.

Steve: i miei clienti l’hanno invitata a cena per parlare della vostra situazione.

Nina: guardi… non ce n’è bisogno. Insomma, è normale che ci siano…

Nikki: siediti.

Nina e Nikki si guardano.

Nina: dov’è Ian?

Nikki: sta parcheggiando il cavallo. Sarà a qui a breve.

Ian arriva finalmente, accennando un sorriso e sedendosi vicino a Nikki.

Nina: allora, che si mangia?

Gennarino, il figlio di Gennaro, proprietario del locale, si avvicina per prendere le ordinazioni.

Nikki: ehm, sì, noi siamo pro-ambiente…salutisti.

Nikki si guarda attorno

Nikki: hai chiamato quelli di People? Ci stanno registrando, vero?

Nina: ma di che parla?

Steve: tutto sotto controllo, Signora Reed.

Nikki: prendo qualcosa gluten free, veg, fat free, sugar free.

Gennarino: un bicchiere d’acqua?

Ian: sì, ma la bottiglia di plastica rispetta il decreto regolamentare degli Stati Uniti a favore dell’ambiente? Ci sono conservanti chimici?

Gennarir: o babbo, qui c sta nu uaglion ca vuol sapè ca c sta rint na bottigl d’acqua

Gennaro: mammt.

Gennarino: sì, Signor Somer, rispetta quello… chill c’a ritt prim

Ian: grazie.

Steve: tornando a noi, Signorina Dobrev. I miei clienti hanno deciso di ricorrere ad una nuova strategia. Per calmare le acque, per…

Nina: ho capito, volete che io faccia un post per spiegare a tutti che non ci sono tensioni tra noi, che va tutto bene. Sono d’accordo. Così calmeremo gli animi.

Nikki: esatto, come quella volta al party del tuo compleanno in cui Stacy stava per fare un casino a causa della torta, noi due ci siamo guardate e abbiamo capito che dovevamo calmare la situazione.

Nina: ci siamo sempre capite con uno sguardo io e te.

FLASHBACK

PRESENTE

Steve: ah ah ah. No, no. Voi due non siete mai state amiche. Mai. Non siete mai andate a cena insieme e non vi siete mai parlate. QUESTA è la vostra prima cena ufficiale insieme. Chiaro?

Nina li guarda, confusa

Nina: ma ci sono delle foto.

Steve: le ho cancellate io.

Nikki: sei entrato nel mio profilo Instagram?

Steve: beh, la password era semplice. Ninadobrevenikkibff

Nina guarda Nikki, sorridendo

Steve: Ian, stai prendendo appunti?

Ian: mai parlate. Questa è la loro prima cena insieme. Dove la metto la virgola? Ah, e posso inserirci qualcosa di mio, tipo un discorso profondo sulla compassione?

Steve: no, NO, dovete dare la colpa di queste polemiche ai problemi che affligono il mondo al giorno d’oggi.

Steve apre Google.

DIGITA:

PROBLEMI PRINCIPALI NEL MONDO.

Steve: ok, potete dare la colpa al maschilismo, alle donne che mettono donne contro altre donne.

Nikki: a Greta Menchi a Sanremo.

Ian: a Luigi Toto che non la smette di scrivere cose cattive su di me. Insomma, tizio, fai altro oltre che guardare serie tv?

Nina: a Chiara Ferragni che insegna ad Harvard?

Nikki: a Donald Trump?

Steve: no, fate come vi dico. Parte Nina, primo post di Nina, una frase breve, ma… d’impatto.

Nina: ok, ce l’ho.

Dopo uno scatto. Nina posta su Instagram.

 

ninadobrev: TUTTAPOST #TeamSomerheed

 

Steve: poi tocca a Nikki. Un messaggio… insomma, per favore, niente di troppo…

Nikki: ho superato le quattro colonne, posso prendere un altro foglio?

POST INSTAGRAM DI IAN

Ian Somerhalder: OPERAZIONE PULISCI IMMAGINE. DA PUBBLICARE DOPO NINA E NIKKI MI RACCOMANDO NON SBAGLIARE, CANCELLA QUESTA PARTE QUANDO PUBBLICHI IL POST PER FAVORE RICORDATI, HO LASCIATO LE PARTI DA CANCELLARE IN GRASSETTO, SONO I MIEI CONSIGLI (Steve). Che bella cena con queste due gnocche, mannaggia er diavoletto che c’ha fatto litigà. – RICORDATI DI INSERIRE UNA FRASE SULLA FALSITA’ DEI MEDIA QUI- i Media sono il male e Greta Menchi cosa c’entra a Sanremo? – RICORDATI DI NON CITARE GRETA MENCHI – non vi fidate di Trump e non usate deodoranti – RICORDATI DI EVITARE “COMPASSIONE” O LUIGI TOTO ROMPERÀ’ I COGLIONI – volemose bene.

GAZEBO DI STARS HOLLOW, ATLANTA

Ian e Nina sono seduti sugli scalini del gazebo di Stars Hollow.

Nina: wow, perché siamo qui?

Ian: perché il Toto è un poraccio e ha chiesto a Netflix di prestargli un set per il finale.

Nina: siamo alla fine.

Ian guarda Nina, annuendo

Ian: siamo alla fine.

Nina: lo sai, mi mancherà Atlanta Nostra.

Ian: a me no.

Nina: non per il lato del gossip. Voglio dire… insomma…perché un po’ ci ha fatto ridere. Considerando che era un momento un po’ teso per i fan dello show. Ora, possiamo terminare la serie nel modo giusto.

Ian: possiamo.

Nina: andando avanti.

Ian: andiamo avanti.

Ian e Nina si sorridono

Ian: ora dovestri dirle.

Nina: cosa?

Ian: le ultime quattro parole della serie.

Nina: ok.

Ian: allora?

Nina: MA. POI. LU. HACKER?.

Fine.

 

Messaggio Finale per i lettori

L’internet non dimentica. Ma perdona se vuole. Atlanta Nostra è stato preso nel verso giusto da tantissime persone, che ci hanno riso, scherzato su e hanno capito il leit motiv satirico.

Atlanta Nostra non è mai stato un articolo di giornale o una notizia, è sempra stata una parodia. Lo Scary Movie del suo Scream.

Perché sì, uno Scream c’era. Tutte le cose che avete letto in Atlanta Nostra sono state sempre ironicamente esagerate, ma sono sempre partite da una base esistente. Base che Ian, Nina e Nikki con i post di ieri, o meglio Ian e Nikki, perché Nina non ha messo in mezzo questioni passate, hanno voluto far finta che non esistessero.

E ripeto, l’internet può perdonare. Ma non dimentica.

Questa situazione, che per molti è una cosa davvero seria (il che mi spaventa, anche se lo rispetto) ha un po’ martoriato questo fandom, Atlanta Nostra è sempre stato un modo simpatico di riderci su.

Alcune persone se la sono presa. Ci sta. È lecito. Quando scrivi su Internet sai bene che vai incontro a gente che ti supporta come a gente che non ti supporta (e non ti sopporta).

Ma tralasciando chi non gradisce in generale me, o lo stile di Atlanta Nostra, ci vuole anche una certa intelligenza ed ironia per comprendere nel modo giusto determinate cose. E ci vuole una certa intelligenza, sia cerebrale che emotiva, nel capire che se si pensa che qualcuno abbia offeso una persona (e mi sembra di non averlo fatto) e lo si ritiene un gesto da condannare, allora non si fa la stessa cosa su quella persona. Il pan per focaccia è ipocrisia in questo caso.

Spero che questo fandom riesca ad andare avanti. Non rispetto a Ian e Nina (ma che me frega? Questo qualcuno non l’ha mai capito), ma rispetto alla serietà con cui si prendono determinate cose. E soprattutto, spero che riesca a godersi il finale di questa serie che in fondo è stata un pezzettino delle nostre vite.

Sulle note dei post di Nina, Ian e Nikki, VOLEMOSE BENE.

 

 

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