Grey's Anatomy

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 13×23 True Colors

A volte dimentichiamo che Grey’s Anatomy ha 12 anni eppure ci regala ancora episodi che nemmeno uno show alla sua prima stagione riesce a darci.

Dio delle serie tv, questo episodio semplicemente:

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Non ci sono altre parole per descriverlo.

Considero questa 13×23 al pari di uno sport estremo.

Non lo so, voi lanciatevi pure dalla cima di una montagna con una corda dell’Ikea, fate paracadutismo, acquisti l’ultimo giorno di saldi, nuotate con gli squali.

Io mi guardo serie tv.

Tanto il brivido è lo stesso o forse un po’ di più.

Che rime scontate.
Vi giuro che le ho scritte io e non Fedez.

Questo episodio è al pari di una 12×05.

Uno di quelli destinati a restare, a diventare in qualche modo iconici.
Totalmente originale, folle, assurdo, decisamente sopra le righe.

Rompe gli schemi di una narrazione standardizzata regalandoci un climax pazzesco, una tachicardia costante e una sensazione di adrenalina che non provavamo da tempo.

Mi ci sono davvero di nuovo sentito su quelle montagne russe rappresentate nel logo di Shondaland.

Questo è a tutti gli effetti un episodio al cardiopalma.

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  • Niente è per sempre, il GSMH mondo esplode tranne… un ex.

Un ex è per sempre.

No, non l’ha detto una fidanzata psicopatica ma Shonda Rhimes.

Queste entità demoniche sbucano sempre dal cimitero di un passato remoto a reclamare qualcosa nel presente.

Addison con i MerDer.
L’ex insegnante di Cristina con i Burkina. (che brutto ship name)
La maestra di Owen per i Crowen.
Paul per i Jolex.
Megan per i Merthan.

(Sicuramente ho dimenticato qualcuno, ma ehi, siate clementi e nel caso fatemelo sapere nei commenti. #DanielEX , Fedez te devi dà levà).
Ora, parliamo di Megan.

Non possiamo considerare il suo ritorno come un plot twist semplicemente perchè sapevamo, dal primo momento in cui Nathan è apparso e il vaso di pandora del passato di Owen è stato aperto, che sarebbe tornata.

Semplicemente perchè esiste.
Semplicemente perchè siamo in un tv show e il tempismo è tutto.
Semplicemente perchè non è MAI morta, nessuno ha mai detto questo, ma era solo dispersa, rinchiusa in uno scantinato di Shondaland in attesa di fare il suo ingresso nel momento opportuno nella storia.

Esattamente come Maggie, la figlia di Ellis e Richard pensata già dalla s4 ma portata in scena 6 anni più tardi.

E non riesco a trovare questa scelta banale, scontata e poraccia semplicemente perchè sapevamo di lei dal primo secondo di questa storia.

Non è sbucata improvvisamente dal nulla.

Ma a poco a poco ce l’hanno presentata, l’abbiamo vista arrivare.

Nathan è arrivato e ha portato con sé a Seattle il fantasma di Megan.

 

È sempre stata lì.

Ed era solo questione di tempo, di creare il giusto\sbagliato tempismo.

Questi due anni sono serviti a preparare noi e la storia per il suo arrivo.

Avrei giudicato questo “colpo di scena” poraccio se fossimo di fronte ad una Addison 2.0

Ad una Megan che 10 anni fa ha inscenato la sua scomparsa con quell’elicottero solo per fuggire dalla sua vita e rifarsene una nuova e poi improvvisamente, proprio quando il suo ex sta guarendo e andando avanti con la sua vita, lei ha un rimorso di coscienza e decide di cercarlo per chiedergli scusa, per dirgli che senza di te nun possa star perchè tu m’appartieneeee, e quindi ritorna decisa a rientrare nella vita dei suoi 2 uomini più importanti.

A riprendersi quello che è suo.

Con tanto di: “e tu devi essere quella che lo fa 4 volte a notte con il mio ragazzo.”

Quello sarebbe stato un colpo di scena tristissimo, bassissimo, megghissimo ( da Maggie Pierce, nda) per creare un’inutile triangolo amoroso proprio ora che la protagonista sta riaprendo il suo cuore all’ammmmore.

Il pensiero di molti, anzi, di tutti è: “Dio ti prego, fa che Megan non rovini i Merthan”.

Al momento, il mio unico pensiero riguardo questa scelta narrativa è: “Dio, ti prego, fa che a Bridget Regan non facciano indossare di nuovo quella parrucca arancione.”

Semplicemente perchè state guardando a questo risvolto nella trama dalla prospettiva sbagliata.

 

Non vedete il suo arrivo per quello che è realmente.

Megan non arriva come ostacolo per i Merthan.
O meglio, non solo.
Quella è solo una piccola, minuscola parte dell’intera faccenda.
Non il motivo principale.
Perchè qui siamo di fronte ad una situazione del tutto nuova, mai vista prima.

Stiamo parlando di una donna che per 10 anni è stata rapita e tenuta in ostaggio dai ribelli.
Una donna che non ha affatto vissuto una situazione ordinaria.
Una donna che avrà dei traumi e delle ferite inimmaginabili.

Ciò che questa storia racconterà non è un: “prendi me, scegli me, ama me” 2.0 ma si parlerà del trauma e del dolore della sopravvivenza, del senso di colpa di chi ha smesso di cercare ed è andato avanti con la propria vita, che già così è straziante e tragico da concepire, ma lo è ancor di più nel momento in cui la persona scomparsa non è tornata perchè trattenuta contro la sua volontà.

È una storyline molto forte e potente da vedere e da vivere.
E sarà senz’altro catartica e profonda per chi ha vissuto o sta vivendo un’esperienza simile, proprio come lo è per molti, quella di Meredith e della vedovanza.

Vedremo il dolore di una mamma che riabbraccia la propria figlia, il come la ricostruisci una famiglia così spezzata? È possibile farlo?

Vedremo quanto, come e fin dove Owen perderà la testa quando la rivedrà. Il convivere con il suo PTSD. Sarà forte abbastanza da esserci e combattere i suoi demoni per lei?

Se solo l’arrivo di Nathan gli ha quasi fatto strozzare uno specializzando nella s12, cosa succederà adesso?

E poi finalmente conosceremo Nathan Riggs perchè è con noi da 2 anni ormai, ma di lui non sappiamo praticamente nulla.

A parte che è un amante del bacon (ma sulla pizza ci mette solo quello o anche l’ananas? sono domande importanti queste), che è molto flessibile (un letto o un sedile posteriore di un auto non fanno la differenza), resistente (4 volte), silenzioso (fugge all’alba come i vampiri), paziente (sopporta Meredith Grey).

Flessibile, resistente, silenzioso: è chiaro che quando Shonda partoriva questo personaggio stava di sicuro desiderando un’aspirapolvere nuova.

Nella 13×14, abbiamo visto Nathan fare i conti con tutto questo. Rivivere la sua situazione, attraverso la storia di quella paziente scomparsa e dei genitori che avevano smesso di cercarla.

Ma è stato solo un assaggio e un altro indizio dell’imminente ritorno di Megan nella storia.
La 14esima stagione esplorerà ampiamente tutto questo su più livelli.

Perciò vedremo anche Nathan convivere con il fatto che l’ultima cosa che ha fatto, prima che lei venisse rapita è stato tradirla.
Come fai a non sentirti uno schifo dopo questo?
Come scegli di vivere adesso?

E poi la parte che riguarda i sentimenti.

Cosa significano Megan e Nathan adesso?
Cosa si prova dopo tutti questi anni e dopo una situazione che non ha nulla di ordinario?

Cosa prevale? Cosa vince?

Lascerà Meredith per affrontare tutto questo da solo?

Quanto il vecchio (l’amore vissuto, il senso di colpa, la responsabilità, il senso del dovere) incide sul nuovo (se sei disposto ad vedere i figli di lei, è chiaro che sei sentimentalmente compromesso e i tuoi piani originali sono\erano quelli di non andare via tanto presto da questa nuova storia).

E Owen gli permetterà anche solo di avvicinarsi a Megan?

Che significa questo per loro due che in questa stagione hanno fatto dei passi in avanti risanando il loro rapporto di fratellanza?

E Amelia, come si prenderà cura di Owen adesso?
In questo episodio è stata impeccabile. Una vera roccia, un porto sicuro per lui.
È da danneggiati, in situazioni estreme e di crisi che questa OTP mostra tutto il suo fascino e il suo potenziale senza precedenti.

E poi c’è Megan, la grande incognita.
Chi è? Com’è realmente? Come tornerà in scena?

Quanto di Megan c’è ancora in questa Megan?
Quanto è ancora lei? Quanto è danneggiata?
Quanto è possibile ritornare se stessi e a vivere una vita normale dopo un’esperienza folle e traumatica come questa?

Come erano Owen e Megan || Owen e Nathan prima e come saranno adesso?

Ecco, per tutti questi motivi io sono super eccitato per il ritorno in scena di Megan.

E se penso a come ci hanno preparati a questo arrivo, non posso che essere soddisfatto dell’impostazione di questo nuovo percorso di storia.

Diciamo che ho avuto la certezza matematica che Megan sarebbe tornata già in questa stagione, dalla 13×08.

Perchè non scomodi un’attrice, non fai un casting per un ruolo così importante, per una storyline così ghiotta e poi dici: “vabbè cara, tieniti pronta, non prendere impegni.. più avanti ci risentiamo.”

O decidi di far ritrovare quel personaggio morto rinunciando a raccontare una storia come questa che intreccia e coinvolge più personaggi su più livelli ed è indubbiamente un turning point fortissimo per molte situazioni.

Non rinunci a un’opportunità simile, all’introduzione di così tante dinamiche che segnano un forte cambiamento in una situazione che si era (quasi) consolidata.

No, è chiaro che doveva succedere e dove succedere adesso.

Se a tutta questa eccitazione iniziale ci aggiungiamo il fatto che hanno coinvolto anche Teddy io sono proprio estasiato di fronte a quello che ci attende.

Ho sempre detto dall’inizio che quando Megan sarebbe tornata, avrei preteso dei flashback che mostrassero la backstory di lei, Nathan, Owen e Teddy in guerra.

Però di nuovo, vai a scomodare un’attrice solo per dei flashback?

E il fatto che abbiano coinvolto Teddy nel presente, nel suo ritrovamento, mi lascia sperare che possa tornare a Seattle anche lei.

Quindi unire il passato con il presente.

Perchè quanto è credibile che Teddy non scelga di essere nel team di medici e ufficiali che accompagneranno Megan a Seattle?

Non solo per lei, non solo perchè è stata lei ad identificarla e a prendersene cura dal suo ritrovamento, ma anche per Owen.

Lo conosce, sa cosa sta passando, sa perchè non risponde alle sue chiamate.

Perciò Shonda Rhimes, grazie per aver trasformato il ritorno certo di un personaggio in un vero evento e in un colpo di scena costante.

 

 

  • Stephanie e Alex

Abbiamo sbagliato tutto.
Che illusi a vedere Jo come l’altra metà perfetta di Alex e Stephanie.

Che stupidi a credere che il best tv duo fossero i Jolex as couple e Wilson\Edwards come le nuove Mertina.

Dopo questo episodio è chiaro che la co-star di Alex è Paul e quella di Stephanie il fuoco.

Due coppie esplosive che hanno reso questo episodio incandescente.

Perchè Morrison e Chambers in scena non hanno nulla da invidiare al GSMH che esplode.

Tanta roba.
Tanto tutto.

Parliamo di questa idea folle di far immaginare, per tutto il tempo, ad Alex, di trovarsi faccia a faccia ed affrontare il marito di Jo.

Che wtf incredibile, che botta di vita assurda.

Ad un certo punto dell’episodio mi sentivo come Owen Hunt in ospedale: cosa è reale e cosa invece non lo è?

Geniale.

Questa scelta narrativa di introdurre il personaggio di Paul in questo modo, ci fa capire due cose:
1) La gravidanza di Camilla ha sicuramente influito sullo sviluppo di questa storyline. Non vogliono iniziare, né raccontarla senza di lei. Quindi questo mi eccita più del dovuto perchè mi fa pensare che ci aspettano scene tipo l’allucinazione di Alex nel loft e MY BODY IS READY;

2) Non ci sono limiti all’amore di Alex per Jo.
Alex è e sarà sempre una testa calda. Poco importa che recentemente ha rischiato di finire in prigione, nello scorso episodio era già pronto a ritornarci. Perchè lui è così. Quando si batte per chi ama, per qualcosa che ama, è Massimo Decimo Meridio.
E in questo episodio, sarebbe stato pronto a ritornarci nuovamente pur di vendicare Jo. Ma ci hanno mostrato chiaramente quali sono i suoi pensieri. Ama Jo così tanto a tal punto da riuscire a placarsi in una situazione in cui avrebbe già perso la testa e fatto il macello, solo per tenerla a sicuro. Perchè la follia del momento non vale il rischio di perderla. Di metterla in pericolo.

Perchè se lui vendicasse Jo, si ridurrebbe tutto a quello. A soddisfare se stesso, la sua rabbia e il suo amore egoista. Lui finirebbe in carcere e Paul a questo punto saprebbe il perchè. Saprebbe di Jo, dov’è, dove si nasconde e andrebbe da lei.

E Alex non potrebbe mai perdonarsi se le facesse una cosa simile. Se la rigettasse a sua insaputa in quell’incubo da cui lei è disperatamente scappata. Se distruggesse il suo mondo, la sua copertura, la realtà e la vita che a fatica si è costruita.

Non sa come affrontarlo, ma ho amato il modo geniale con cui gli autori hanno introdotto questa storyline.

Ci rivediamo la prossima stagione, con molto molto piacere.

 

Cosa ha scatenato Alex? Perchè cercare Paul Stadler proprio adesso?

Beh, la risposta è ovvia tanto quanto Meredith nel parcheggio che vede l’ospedale esplodere e pensa: “ah, deve essere Maggio. Season Finale fatti coraggio.”

Ma nella storia?

Credo che il motivo scatenante sia stato il caso clinico dello scorso episodio.

Quello di una donna impaurita e totalmente sottomessa al marito che non riesce a ribellarsi a quel controllo nemmeno se è in gioco la vita di suo figlio.

Credo che Alex abbia rivisto Jo in quella donna.

La paura, il senso di oppressione e impotenza.

E abbia deciso di liberarla da quel controllo. Perchè comunque, Paul Stadler ha ancora controllo su Jo anche se non è più Brooke.

Jo non potrà mai essere veramente libera, felice, non potrà mai ricominciare a vivere la sua vita, fin quando è legata a lui.

Perciò ecco qual è, secondo me, il motivo che ha messo Alex in moto proprio adesso.

 

Parlando di Stephanie.. comunque andrà la sua uscita di scena, sarà memorabile.

Stephanie è stata graziata, è rientrata nell’Olimpo delle uscite di scena gloriose: quelle riservate ai big.

La morte (o qualunque cosa le si avvicini) in Shondaland è un premio, la consacrazione massima del tuo percorso.
Come la laurea per un universitario.

Te la devi sudare, te la devi meritare.

E se l’ottieni significa che vali.

Per certi versi, Step avrà un’uscita di scena migliore di quella di Callie, ma ehi, Sara ha detto a Shonda che avrebbe lasciato solo al termine delle riprese della s12.

Stephanie morirà o sopravviverà da supereroe.

Perchè è quello che ha fatto.

Una scena così straordinaria che tanto ci ricorda quella di Meredith e l’artificiere nella s2.

Questa storyline per chiudere il suo percorso, l’ho vista più come un regalo di Shonda a Jerrika.

È il suo modo per dirle: “grazie per non essere stata una Katherine Heigl (per non aver sputato nel piatto in cui hai mangiato e che ti ha resa famosa), grazie per non essere rimasta incinta anche tu e aver ostacolato la tabella di marcia, grazie per tutti i BTS che hai scattato.”

E Stephanie verrà ricordata così, come un’eroina, come uno di quei personaggi epici di Game of Thrones che tanto ama citare.

Un po’ folle e coraggiosa come Cersei Lannister che appicca incendi per difendere chi ama dal nemico, un po’ mono espressiva\passiva come Jo Snow.

Grazie Stephanie per aver detto a Richard quello che avrei sempre voluto dirgli anch’io: “È lei il vero Re”.
Conclusione:

Questo episodio, che imposta già le due storyline chiave per la prossima stagione, con un cliffhanger finale pazzesco, poteva già benissimo essere il finale di stagione.

Ma si sa, non sarebbe GA se non ci viziasse così tanto, se non facesse le cose in grande, se anche dopo 12 anni non lo tirasse fuori per intimidire le serie tv più piccole o che si affacciano sul panorama televisivo e dicesse: “I’m the one true King”.
Voto: 9,5

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