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Jumanji: Benvenuti Nella Giungla – La Recensione in Anteprima

Jumanji: Benvenuti nella Giungla doveva essere un remake. Poi è diventato un sequel, ed è questo che ha salvato la pellicola.

I social non erano inizialmente entusiasti di una rivisitazione di Jumanji, un cult per chiunque sia nato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il film del 1995 con Robin Williams è infatti intoccabile per la nostra generazione. Rivederlo ogni anno è ormai tradizione.

Ma non bisogna approcciarsi a questo film con l’idea di vedere qualcosa di simile al film del ’95. Ci sono dei rimandi, il famoso gioco da tavolo appare anche nei primi minuti, ma poi la storia subisce un’evoluzione, un cambiamento naturale suggerito anche da uno dei protagonisti: il gioco da tavolo diventa un videogame.

E qui arriva la storia di quattro ragazzi del liceo molto diversi tra loro, ognuno rappresenta uno stereotipo, si trovano costretti ad una convivenza forzata in stile The Breakfast Club (la premessa è quella). Finiscono nel videogame, finiscono a Jumanji: ognuno di loro assume un avatar che si allontana drasticamente dalla loro reale fisicità. Ma le caratteristiche delle loro personalità rimangono immutate, questo è uno dei punti di forza del film. Sono quattro giovani costretti a combattere le loro paure, a trasformarsi, a diventare più forti. Ed è un po’ lo stesso percorso di Alan Parrish nell’originale: da ragazzo spaventato dai bulli a uomo coraggioso che ha affrontato i suoi mostri nella giungla.

C’è quindi una sorta di percorso degli eroi. Eroi che non avevano intenzione di esserlo. Giovani ragazzi che si trovano catapultati in una situazione spiacevole, e che sicuramente non avevano chiesto, ma che li farà cambiare profondamente.

La chimica tra Dwayne Johnson (The Rock) e Kevin Hart è alle stelle, i momenti comici sono sempre dietro l’angolo, Jack Black ha tra le scene più divertenti del film mentre Karen Gillian aveva già dimostrato di saper far commedia in Selfie (qui c’è la conferma). Anche Nick Jonas si conferma una scelta azzeccata.

Ed è un film che fa ridere (molto). Tenta comunque di restare profondo ricollegandosi nelle tematiche al primo Jumanji. Questo è più un sequel nello spirito, pur avendo dei collegamenti, uno anche molto palese a metà del film (e che vi farà emozionare). Ha la stessa anima del primo ma con un’ambientazione completamente diversa.

Se c’era un po’ di scetticismo iniziale, Jumanji: Benvenuti nella Giungla ci dimostra che sì, anche un sequel che non sembrava necessario può funzionare alla grande.

Il film uscirà nelle sale Italiane il 1 Gennaio.

Voto: 7

 

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