News

Spellbook 6×01 This Is Private Property/6×02 Moonlight Shadow

PREVIOUSLY ON SPELLBOOK

6×01 This Is Private Property/6×02 Moonlight Shadow

Rose corre velocemente tra le schiere di macchine parcheggiate al centro di Twinswood, ai lati della strada è in corso la battaglia finale. La battaglia per la città, la battaglia del mondo. Il cielo è di color rossastro, sta succedendo qualcosa. La strega fa attenzione ad evitare incantesimi e altre lotte che stanno avvenendo in strada. C’è una guerra sovrannaturale in atto. Tutti combattono per le loro vite, per sopravvivere e vincere una volta per tutte.
“FERMAAAA!
La voce oscura di Hendius echeggia fino alla ragazza, che si ferma proprio al centro della piazza di Twinswood e si gira verso di lui. Hendius non è più quello di una volta, i suoi occhi sono completamente neri, parte della sua pelle è staccata e sanguinosa, potrebbe staccarsela e trasformarsi da un momento all’altro.
Hendius: dove corri, non lo vedi? Non hai più niente.
Rose lo guarda, non darà mai segni di cedimento.
Hendius: questa è la fine. Io. Te. Questa piazza. Poetico, considerando che qui è bruciata Lisandra. E considerando che qui brucerai anche tu.
Hendius muove le mani in modo da formare fiamme magiche intorno a Rose.
Hendius: non vedo speranze, Rose. E tu?
Rimodellando di nuovo le mani su un incantesimo, Hendius prepara il “Memento Mori”, la magia che uccide istantaneamente.
Rose non può muoversi. Le fiamme sono ormai troppo alte.
Ed Hendius lancia l’incantesimo. La luce rossastra verso di lei.

Due mesi prima, Presente

⁃ Twinswood Memorial Hospital

Sono passati alcuni giorni, Jack non ha mai lasciato il posto. È ancora lì, accanto a suo fratello Oliver
Olly è sdraiato sul letto, è in coma. Nessuno sa cosa gli sia successo. Lo hanno solo trovato accanto a quella macchina e lo hanno portato in ospedale.

Qualcuno bussa alla porta, nonostante sia aperta: si tratta di Charlotte, è lì con un cappuccino.

Jack: hey.
Charlotte: hey, ti ho portato una cosa.

La ragazza si fa avanti nella stanza, poggiando il cappuccino sul comodino.
Jack: grazie.
I due si guardano, è chiaro che il sentimento è cresciuto in maniera esponenziale per entrambi. Ma non possono parlarne ora, non è il caso.
Charlotte: dovresti andare a casa, farti una doccia. Sei qui da giorni.
Jack: mi stai dicendo che puzzo?
Charlotte sorride.
Charlotte: sto dicendo che hai bisogno di prenderti una pausa.
Jack: no, non posso lasciarlo.
Jack prende la mano del fratello.
Charlotte: gli vuoi davvero molto bene.
Jack: fa parte di me.
Charlotte: già, è una cosa da gemelli, immagino.
Jack: molto di più.
Jack sorride, pensando al fratello.
Jack: i gemelli magici… hanno un legame ancora più profondo. E… nonostante qui ce ne siano un bel po’, sono rari. Quasi tutti nella mia famiglia.
Charlotte sorride
Jack: è colpa mia.
Charlotte: di cosa parli?
Jack: l’ho ucciso. Quando…
Charlotte: quando eri Villain Jack?
Charlotte è abituata a sentirlo parlare così. Sa che non è più quella persona.
Charlotte: ma è tornato. Ed ora non è stata colpa tua.
Jack: deve sopravvivere, deve.
Jack stringe ancora più forte la mano del fratello.

Rose, nervosa, è da poco uscita dalla stanza di Oliver, fa ancora fatica a guardarlo in quello stato, vorrebbe fare qualcosa. Ma ogni incantesimo di guarigione sembra non funzionare.

Neanche Benjamin ha mai lasciato l’ospedale. Raggiunge la ragazza al distributore.

Benjamin: hey.
Rose guarda Ben, sono passati alcuni giorni dalla dichiarazione.
Benjamin: dovresti andare a casa.
Rose: no. Non posso lasciarlo. Sono sua…
Rose non si abituerà davvero mai.
Rose: insomma, lo sai.
Benjamin: già.
Rose: questo ragazzo ne ha passate così tante. È tornato indietro nel tempo per fermare Ardens, è stato ucciso da Jack… non merita questo.
Benjamin: si riprenderà.
Rose: vederlo in quel letto… indifeso, piccolo. Insomma, so che sono i nostri figli, ma… ora lo sento davvero, che sono sua madre. È un discorso contorto.
Benjamin: lo capisco, vale lo stesso per me.
I due si guardano per un breve istante.
Benjamin: Rose… anche Bright ed Evan sono genitori, in questo momento hanno bisogno di te. So che non vuoi lasciare Oliver, ma ci siamo io e Jack. Siamo la sua famiglia. E Bright ed Evan… ed Andy sono la nostra famiglia allo stesso modo. Dobbiamo aiutarli.
Rose guarda Ben, ha ragione.
Rose: ok. Ma… tienimi aggiornata. Qualsiasi cosa…
Benjamin: qualsiasi.
Benjamin risponde, sicuro.

Tanto tempo fa…

Hendius piange, disperato, sul corpo senza vita e carbonizzato di Rosa. È da poco arrivato nel nostro mondo e la macabra scoperta lo ha destabilizzato.
Magnus, suo fratello gemello, che aveva il compito di proteggere l’amata, ha fallito.

Proprio accanto agli alberi nella foresta in cui sono nati Arbor e Ardens, i gemellini di Magnus, Hendius guarda il suo amore.

Magnus: mi dispiace.
Hendius: avevi promesso.
Hendius guarda il fratello, è fuori di sé.
Magnus: l’hanno presa. Queste persone… non capiscono la magia. Non la comprendono.
Hendius: li ucciderò.
Magnus: NO!
Il no di Magnus è secco.
Hendius: ma di cosa parli?
Magnus: non sono tutti così. Non sono tutti malvagi. C’è del buono in alcuni di loro. Possono capire.
Hendius guarda di nuovo il corpo senza vita della sua amata.

“Papà”

La voce di un piccolo bambino distrae la conversazione tra i due, si tratta di Arbor, che viene raggiunto dal piccolo Ardens, suo gemello.

Hendius li guarda, sorpreso. Magnus nasconde con la magia il corpo di Rosa.

Magnus: bambini, questo è vostro zio. È il fratello di papà.
I piccoli guardano Hendius, è la prima volta che vedono altri gemelli insieme.
Hendius, colpito, si abbassa verso di loro, squadrandoli.
Arbor: sei uguale a papà.
Arbor dice con voce ingenua.
Ardens: no, non lo è.
Ardens ribatte, con un sorrisetto. Hendius risponde con lo stesso sorriso.
Magnus: bambini, andate dalla mamma.
I bambini seguono gli ordini del padre, Arbor subito, Ardens con qualche dubbio.
Hendius: anche io ho un figlio. Lo sai?
Hendius si gira verso il fratello.
Magnus: davvero?
Hendius: è solo diverso. Non respira, non ha… capelli o occhi. Per ora.
Magnus guarda il fratello, confuso.
Hendius: lo sai… sono bellissimi i tuoi figli.
Magnus: grazie, fratello.
Hendius: gemelli.
Magnus: già, come noi.
Hendius: spero…
Hendius guarda il fratello negli occhi.
Hendius: spero che non siano una delusione l’uno per l’altro.
Magnus guarda il fratello, essendo gemelli hanno sempre avuto una speciale connessione, quindi capisce che Hendius è in procinto di fare qualcosa. Qualcosa di stupido, forse.
Hendius: devo andare ora.
Magnus ferma il fratello, prendendolo per un braccio.
Magnus: che cosa vuoi fare?
Hendius: avrei voluto che le cose fossero andate in modo diverso, davvero.
Magnus lascia la presa, lasciando quindi andare il gemello per la sua strada.

Sotterranei della magione di Hendius- Presente

Dracula osserva attentamente una grossa costruzione in vetro. Ci troviamo in una sala enorme, buia. La poca luce proveniene da un ragazzo. Emana un’energia incredibile, rossa, viva: si tratta di Andy. È rinchiuso in una cella di vetro. Un vetro sotto incantesimo.

“Meraviglioso, vero?”

Hendius si avvicina al vampiro. Dracula prova ancora un certo terrore, eppure è un uomo che ne ha causato tanto.

Dracula: che cos’è?
Hendius: è mio nipote. Andy. Una creatura straordinaria.
Dracula: che cosa ne vuoi fare?
Hendius non guarda mai Dracula, non lo ritiene un suo pare.
Hendius: Vlad, ho sempre preferito mostrarti le cose piuttosto che spiegartele.

Un vampiro della squadra di Vlad entra nella sala. Si tratta di un compagno fedele di Dracula. Insieme a lui da circa 150 anni.

Dracula: Kristoff, cosa ci fai qui?
Hendius: ti fidi di me, Vlad?
Hendius si rivolge a Dracula sempre con il suo vero nome: Vlad.
Dracula: certo, mio signore.
Hendius: entra nella cella.

Hendius si rivolge a Kristoff.

Kristoff, senza un minimo dubbio, procede ad entrare. Apre la porta in vetro, richiudendola dietro di sé.

Hendius assiste, compiaciuto.
Dracula: che cosa deve fare?
Hendius: guarda.

Kristoff procede verso il percorso della cella, che porta inevitabilmente ad Andy. Il vampiro inizia a provare un forte malessere non appena mette piede nel posto. Un malessere che diventa brutale. Un forte calore su tutta la sua pelle. È un dolore insopportabile. In pochi secondi, l’essere scoppia in un grumolo di sangue.

Dracula guarda la scena, sotto shock. Hendius applaude.

Hendius: meraviglioso.

Andy, avvolto dalla luce rossastra, guarda la scena, disperato.

⁃ Casa Wilson, prime ore del pomeriggio.

Rose entra dalla porta della cucina, sfinita. Attorno all’isola ci sono Bright, Evan e Meredith.

Meredith: hey, ci sono novità?
Rose fa cenno di no con il capo.
Bright ed Evan sono palesemente sconvolti, Andy è scomparso e nessun incantesimo di locazione porta a lui.
Bright: mi dispiace, Rose.
Evan: che cosa avevano in mente? Scappare in quel modo.
Bright: volevano vivere una vita lontana da tutto questo. Non possiamo biasimarli.
Evan: ma qui potevano proteggerli.
Meredith ascolta la conversazione, non ne capisce molto di magia ma sa che la situazione è grave.
Meredith: dovreste accendere la tv.

Rose lo fa, accende la tv.

C’è un dibattito sulla CNN tra repubblicani e democratici. Trump parla con la nuova presidente Michelle Obama.

Michelle: lei sta dicendo che esistono i mostri.
Trump: sto dicendo che non solo esistono i mostri, ma che tutte quelle creature protagoniste dei film horror sono reali.
Michelle: pazzie.
Trump: mi darà ragione, Michelle. Come mi darà ragione l’America.

Rose: avevano ragione… i maghi superiori. Loro lo sanno. Il governo lo sa.
Meredith: beh ma… non è una cosa buona? Finalmente non dovrete più nascondervi.
Evan: è terribile.
Bright: lo è.
Rose: è stato Hendius. È il suo piano da sempre. Mettere gli umani contro gli esseri sovrannaturali. E ci sta riuscendo.

Qualcuno suona alla porta principale.
Rose: vado io.

Rose procede verso l’entrata principale di Casa Wilson. Apre la porta. È Dyal.
Dyal: hey, raggio di sole.
Rose chiude la porta dietro di sé.
Rose: cosa ci fai qui? Pensavo fossi alla scuola di magia con i maghi superiori.
Dyal: dobbiamo parlare.
Rose: di cosa?


Dyal: prima cosa, quel discorso motivazionale in piazza è stato grandioso. Un sacco di persone sono venute alla scuola. Li stiamo istruendo per bene.
Rose: bene, è quello che volevamo.
Dyal: ma… c’è una cosa che vogliamo che tu faccia per noi.
Rose avanza verso di lui, autoritaria.
Dyal: hey, non colpire il messaggero.
Rose: che cosa volete?
Dyal: abbiamo bisogno di una pagina. Un pagina del libro dei Whittermore.
Rose: ce l’avete voi.
Dyal: no, è una pagina strappata. Tanto per cambiare. Non so perché le pagine importanti spariscono sempre. Anche nei film.
Rose lo guarda.
Rose: perché dovrei farlo?
Dyal: in cambio ti dirò come far tornare in sé Ben Junior.
Rose, con un colpo di magia, scaraventa Dyal all’indietro. Il mago finisce nel vialetto di casa Wilson. Rose lo raggiunge.
Dyal: quale parte di NON COLPIRE il messaggero non hai capito?!
Rose: VOI sapevate come far tornare sano di mente Ben Junior e non l’avete mai fatto?
Dyal: ok… ok, ci serviva per sapere delle cose sui piani di Hendius.
Rose: siete… ignobili. Non superiori, ignobili. Voglio anche che risvegliate Oliver
Dyal: mi dispiace, quello non possiamo farlo.
Rose: perché?!
Dyal: per quello che ti sto per dire. Consideralo un bonus.
Dyal si alza a fatica.
Rose: cosa vuoi dire?
Dyal: ascolta… non dovrei farti sapere questa cosa ma consideralo un regalo da parte di un amico.
Rose: non siamo amici.
Dyal: lo saremo dopo che ti dirò questa cosa.
Rose: AVANTI, dilla.
Dyal aspetta qualche secondo.
Rose: FORZA!
Dyal: scusa, pensavo fossi un po’ amante della suspense.

Castello DeLuc

Tatia entra in una stanza del terzo piano; un piano poco visitato dal gruppo. Ma Luke l’ha chiamata di sopra.

Luke: ti piace?
Tatia si guarda attorno, è una stanza per la bambina: Leda. È piena di giochi, di certo il vampiro non ha badato a spese.
Tatia: wow.
Luke: possiamo comprare anche altra roba.
Tatia: direi che hai già svaligiato i migliori negozi per bambini.
Luke: volevo fare qualcosa di speciale.
Luke è pieno di gioia per l’arrivo di questa bambina, anche se terribilmente impaurito. Inoltre farebbe di tutto per non pensare alla perdita di Leda.
Tatia si fa avanti nella stanza.
Tatia: c’è troppo rosa. Non voglia che mia figlia sia una bambolina viziata.
Luke: non lo sarà.
Tatia: inoltre, ho già avuto un assaggio della vita da genitore dovendo badare a quelle cinque di Bakersville.
Luke: ti stanno dando problemi?
Tatia: sono un disastro. Non vedo l’ora che se ne tornino in quel posto. Vorrei che rimanesse solo Veronica.
Luke sorride
Tatia: sai a cosa stavo pensando?
Luke: a cosa?
Tatia: questa bambina… avrà una mamma che invecchierà. Piena di rughe e…
Luke: non dirlo.
Tatia: ma è la verità. In compenso, avrà un papà giovane e bello per sempre.
Luke guarda Tatia, riflettendo amaramente sulle sue parole.
Tatia: è arrivata una cosa.
Luke la guarda, curioso.
Luke: una cosa?
Tatia: un invito. Alla riserva.
Luke: la riserva dei lupi?
Tatia annuisce.
Luke: perché mai dovrei andare lì?
Tatia: credimi, ci vorrai andare.
Tatia guarda Luke, sorridendogli.
Tatia: vado in ospedale da Oliver. Vuoi venire?
Luke: ti raggiungo.

⁃ Scuola di Magia, Twinswood.

Jadar/Ben Junior è ancora legato a letto da catene magiche. Ormai si sente a stento le mani. Ha momenti di lucidità, ma non sono abbastanza per tornare in sé.

Benjamin e Rose sono proprio lì, seduti sui lati opposti del letto.
Benjamin: dici che funzionerà?
Rose guarda Benjamin, speranzosa.
Rose: deve.
Rose guarda Ben Junior, è in stato catatonico.
Rose: devono essere presenti i parenti più stretti, siamo i suoi genitori.
Benjamin: bene.

Rose: ciò che hai legato ora sciogli, togli le bugie, fa tornare i ricordi.
Benjamin: ciò che hai legato ora sciogli, togli le bugie, fa tornare i ricordi.

Ben Junior apre gli occhi. E li apre in modo sicuro, fermo. È di nuovo lui. Si guarda attorno, confuso.

Junior: mamma?
Junior si gira poi verso Benjamin
Junior: papà?
Rose e Benjamin si guardano, sorridendo
Junior: siete così giovani.

Qualche ora dopo, Benjamin e Rose scendono le scale della sala principale della scuola di Magia. I maghi superiori si stanno occupando di Ben Junior, aggiornandolo su tutto quello che è successo e occupandosi dei danni collaterali dei vari incantesimi.

Benjamin: è incredibile.
Rose: già. Spero solo che Hendius non provi a riprenderselo.
Benjamin: qui sarà al sicuro. Queste persone sembrano sapere ciò che fanno.
Rose: ma non sono migliori di Hendius.
Rose pensa a ciò che gli ha detto Dyal, un qualcosa che non ha condiviso ancora con nessuno.

Rose: io… devo andare da una parte.
Benjamin la guarda, curioso.
Benjamin: devi andare da una parte. Dove?
Rose: poi ti spiego.
Rose avanza, ma Benjamin la ferma, prendendole il braccio. I due si guardano.
Benjamin: Rose, dove stai andando?
Rose: da Stephen King.
Benjamin la guarda, confuso.

“Mamma…”

Alice si trattiene dal dire papà a Benjamin davanti a Rose. La ragazza raggiunge i due.

Rose: Alice, cosa ci fai qui?
Alice: improvvisamente mi sono tornati tutti i ricordi relativi a Ben Junior. Ora lo ricordo, chiaramente.
Rose: sì, io e Ben abbiamo spezzato l’incantesimo.
Alice guarda Benjamin.
Alice: c’è un’altra cosa di cui vorrei parlarti.
Rose: dimmi.
Alice: Matt.
Rose: Matthew?
Alice: sì. È sparito.
Rose: no, no, ho ricevuto un suo messaggio qualche giorno fa. Ha detto di aver bisogno di qualche lontano da tutto questo.
Benjamin non ama parlare di Matthew, questo è poco ma sicuro.
Alice: e tu gli hai creduto?
Rose: Alice… non è la prima volta che Matt decide di andarsene per un po’.
Alice: non se ne andrebbe mai ora. Mai. Non con Oliver ed Andy e tutto quello che è successo.
Rose inizia a temere che Alice abbia ragione.

Rose: ascolta…
Rose porta Alice un po’ lontana da Ben. Il ragazzo se ne sta sulle sue.
Rose: credo che ce l’abbia con me, per questo se n’è andato. Aveva parlato di una conversazione con Ben e sul momento non avevo capito, ma poi è arrivata la conversazione e allora credo di aver capito. Matt è arrabbiato con me.
Alice guarda la madre, non è convinta.
Alice: ti sto dicendo che non se ne andrebbe mai. Non ora.
Rose: wow, sembri conoscerlo quasi più di me.
Rose è davvero preoccupata ora.
Rose: ok, faccio un incantesimo di locazione.
Alice: ok, vado a…
Rose: vai da tuo fratello.

Alice corre velocemente verso Junior.

Benjamin torna verso Rose.
Benjamin: va tutto bene?
Rose lo guarda, preoccupata.
Rose: in realtà no. Credo che Matthew sia in pericolo. Pensavo di no, credevo se ne fosse andato per qualche giorno ma… Come ho fatto ad essere così stupida?
Benjamin soffre nel vedere Rose preoccupata per Matthew, ma in questo momento non importa.
Benjamin: dobbiamo fare un incantesimo di locazione.
Rose guarda Ben, sorpresa.
Rose: tu vuoi aiutarmi?
Benjamin: certo. Sei preoccupata. Voglio aiutare.
Rose si emoziona. Non sa ben dir perché.
Rose: sei… cresciuto così tanto.
Benjamin sorride.
Benjamin: succede.

⁃ Luogo Sconosciuto, appena fuori Twinswood. Si tratta di una villa.

Matthew è legato ad una sedia. Può muoversi a malapena. È da giorni che è lì. Eric, l’angelo-mago che dice di essere suo figlio, smanetta con il suo iPhone.

Eric: uh, Rose continua a mandarti messaggi. Ed anche una certa Alice. Come dovrei rispondergli?
Matthew: con un emoji.
Eric posa il cellulare, andando verso di lui.
Eric: sarcasmo. Tu sei sarcastico. Non è una dote che abbiamo in comune.
Matthew: ho notato, tu sei un palo nel…


Eric: non essere rude.
Matthew: ascolta… non so chi ti abbia messo in testa queste strane idee, ma te lo sto dicendo da giorni. LUKE, io non sono tuo padre.
Eric lo guarda, confuso.
Eric: Luke? Che c’entra Luke?
Matthew: era una citazione a Star Wars. Lo vedi, non sei affatto mio figlio.
Eric: Alice è parecchio insistente.
Matthew guarda nel vuoto.
Matthew: non riesco a credere che… abbia passato tutto questo tempo senza dirmi niente. Soffrendo in silenzio. E…
Eric: ma di che diavolo stai parlando?
Matthew: facevo conversazione tra me e me visto che sei una noia.
Eric: non ti sei neanche accorto di niente.
Matthew: lo so. In tutti questi anni pensavo che lei… mi volesse bene, la figlia di Rose. Certo, non avevo mai pensato a lei in quel modo, prima. È bellissima. Molto bella. Ma… wow, che situazione confusa.
Eric: IO INTENDEVO che non ti sei mai accorto di me.

“Quanti problemi da teen drama.”

Hendius entra nella stanza. Matthew non è affatto sorpreso.

Matthew: wow, questo è la risoluzione di un cliffhanger peggiore di sempre. Sapevo che c’eri tu dietro. Chi è questo poveraccio?
Matthew si riferisce ad Eric.
Hendius: Eric, lasciaci un momento soli.
Eric ascolta gli ordini di Hendius, allontanandosi dal posto.
Matthew: quante ville hai, seriamente? Tu e Luke ve la giocate.
Hendius: Matthew, mi sei sempre piaciuto.
Matthew: sì, è un po’ l’effetto che faccio su tutti. Ma che onore, piacere al più grande cattivone di sempre.
Hendius sorride.
Hendius: lo sai. Proprio perché mi sei sempre piaciuto… voglio farti un’offerta.
Matthew ridacchia, divertito.
Matthew: un patto con Hendius. Non credo.
Hendius: oh ma, è estremamente conveniente per te.
Matthew guarda il mago.
Hendius: potrai andartene. Da qui. Da Twinswood. Dove vuoi. Potrai vivere la tua vita felice, continuare ad essere… chi sei.
Matthew: mi stai dando un biglietto di sola andata per Timbuctu?
Hendius: ti sto dando una via d’uscita.
I due si guardano. Matthew non si fida.
Matthew: e cosa vorresti?
Hendius: in fondo Matt, andiamo. Che cosa c’è qui per te? Rose?! Rose continuerà per la sua strada. Inevitabilmente dovrò affrontarla. Inevitabilmente lei morirà.
Matthew, rabbioso, lo guarda.
Hendius: Alice? Beh, forse potresti portarti anche lei.
Matthew: vorrei fasti un gestaccio, ma ho le mani legate.
Hendius: per rispondere alla tua domanda su cosa vorrei in cambio…
Hendius si avvicina a Matthew, bisbigliandogli nell’orecchio. Matthew – alla proposta di Hendius – resta alquanto sconcertato.

Hendius: pensaci.
Hendius si gira, pronto ad andarsene.
Matthew: HEY.
Hendius si gira di nuovo verso Matt.
Matthew: lui è davvero mio figlio?
Hendius non risponde alla domanda. Procede verso l’uscita.
Hendius: Eric, tienilo d’occhio. Ma non fargli del male.

Eric, che è tornato, ascolterà le parole di Hendius.

⁃ Qualche ora dopo, Matthew si sveglia. Si era appisolato. Sente l’odore di Rose. E di Alice. E anche di altri.

Eric: lo sai quanti problemi mi ha dato dover crescere senza un padre?
Matthew: sì, li sto sperimentando tutti io.

Il portone della villa si apre, palesando in trio: al centro Alice, ai lati Jack e Benjamin Junior.
Eric: cosa?
Matthew: Prue, Piper e Phoebe, finalmente.

I tre ragazzi Whittermore avanzano verso Eric.
Eric apre le ali, cercando di scappare. Junior, con i suoi trucchi da mago, riesce a prenderlo. Rose e Benjamin entrano, andando verso Matthew.
Matthew: wow, era il mio sogno essere salvati da voi due insieme.
Rose guarda Matt, preoccupata.
Rose: come stai?
Matthew: bene.
Alice avanza verso la scena, lei e Matthew si guardano per qualche istante.

Jack e Ben Junior, che finalmente si sono ritrovati, tengono Eric insieme con un potente incantesimo.

È sera ormai. Al Castello DeLuc c’è un’atmosfera di serenità, ma anche di grande ansia allo stesso tempo. Il gruppo è radunato davanti al camino.

Matthew è seduto vicino al fuoco. Luke e Tatia sono insieme sul divano, mentre Rose, Benjamin, Jack, Junior, Bright ed Evan sono in piedi. Eric è imprigionato nei sotterranei.

Rose: non ti ha detto niente? Hendius intendo.
Matthew fa cenno di no con il capo; mente.
Rose: perché questo ragazzo crede di essere tuo figlio?
Matthew: non lo so. Non me l’ha detto.
Alice guarda la scena, curiosa.
Rose: Matt…
Matthew: sono molto stanco.
Luke: certo, puoi dormire qui.
Tatia: sì, certo.
Matthew: grazie.
Rose guarda Matthew, è un po’ scioccata dalla sua freddezza.
Bright: Rose, avevi detto che ci sono delle novità.
Bright ed Evan si tengono per mano, ancora preoccupati per Andy.
Rose: sì. Dyal… mi ha dato una pista. Ma devo andare nel Maine.
Bright: nel Maine? Cosa c’è nel Maine?
Rose: la casa di Stephen King.
Tatia: sei seria? Ti sembra il momento di fare la fangirl?
Rose: lui ha una pagina del libro dei Whittermore… di Ardens. E potrebbe esserci qualcosa di importante all’interno. Ma devo partire subito.
Bright: non puoi andare da sola.
Rose: nessuno deve muoversi da Twinswood. Solo qui c’è la barriera protettiva. Devo andare sola.
Benjamin: non se ne parla.
Matthew: già. Benjamin dovrebbe venire con te.
Rose guarda Matthew, sorpresa.
Rose: cosa?
Matthew: è un mago, è potente. Può proteggerti.
Alice guarda la scena, confusa.
Matthew: io non potrei.
Rose: Matt…
Matthew: sono stanco.
Matthew avanza verso il piano superiore.

Jack e Junior si guardano, avvertendo della tensione.

Tatia: quindi… vorrei tagliare questo momento imbarazzante abbracciando il mio nuovo nipote.
Tatia avanza verso Junior, che sorridendo ricambia l’abbraccio.

⁃ Qualche ora dopo. È notte fonda. Benjamin e Rose sono in macchina, in viaggio verso il Maine. Ben è alla guida mentre Rose controlla costantemente il cellulare per vedere se ci sono novità su Oliver.

Rose: la ricordo questa macchina.
Ben guarda Rose.
Benjamin: come?
Rose: non la guidi sempre, ma mi ci hai accompagnata a scuola… erano i primi giorni che ero qui. Ero arrivata a Twinswood da poco e…
Benjamin: me lo ricordo. Non volevi quel passaggi. Mi odiavi…
Rose sorride, divertita.
Rose: non è vero. Ti trovavo… egogentrico e supponente.
Benjamin sorride.
Rose: ma… ero già cotta, credo.
Benjamin: beh, io ero già innamorato.
Rose lo guarda.
Rose: non è vero.
Benjamin: hai ragione. Mi sono innamorato al “questa è proprietà privata.”
Benjamin la prende in giro, imitando la sua voce.
Rose ridacchia, divertita.
Benjamin: non sei sola in questo, lo sai? Contro Hendius intendo.
Rose: non so perché ma… sento come se fosse una mia battaglia.
Benjamin: è la nostra. Di tutti.
Rose guarda il ragazzo, riflettendo.
Rose: quando leggo quella pagina… la prima del libro, quella che mi ha lasciato Lisandra.
Benjamin si concentra su di lei.
Rose: è come se… adesso avesse un altro senso. Come se non riguardava solo Alec. Ma… tutto.
Benjamin: sono nervoso. Adoro Stephen King.
Benjamin spezza la tensione, facendo sorridere Rose.

⁃ Stanza degli ospiti, Castello DeLuc, secondo piano.

Colonna Sonora: Crash

Alice entra senza bussare, sa che Matthew non le avrebbe aperto. L’angelo-vampiro è a petto nudo sul letto. Appena entra la ragazza ha l’istinto di coprirsi.

Matthew: se sei venuta a cancellarmi la memoria, sappi che sono pronto ad urlare ed ho lasciati vari indizi e biglietti in giro per ricordarmi di questo… twist. Inaspettato, sicuramente.
Alice rimane ferma accanto alla porta, incrociando le braccia.
Alice: non sono qui per cancellarti la memoria.
Matthew: bene.
Matthew si alza, andando verso il finestrone.
Alice: che cosa è successo lì?
Matthew: cosa vuoi dire?
Alice: sai cosa voglio dire.
Matthew: ve ne ho già parlato.
Alice: ma non sei stato sincero.
Matthew guarda la ragazza, sconvolto nel vedere come sappia leggergli dentro. Si chiede se stia usando la magia. Ma sembra più un qualcosa che ha a che fare con l’intuito.
Matthew: ascolta… chi non è stato rapito a Twinswood? Per me questa era la quarta o quinta volta, quindi… non è un gran cosa, davvero.
Alice: stai mentendo. È successo qualcosa.
Matthew: senti, Veronica Mars, sto bene. Ho solo bisogno di… un letto e Netflix. E di non pensare a…
Alice: me?!
Matthew guarda Alice
Matthew: no. Non volevo dire questo. Non voglio pensare agli enormi problemi magici che ci affliggono.
Alice: bene. Ma… ci sono e vanno affrontati.
Matthew: non stasera.
Alice: bene, infila la testa sotto la sabbia. Testardone.
Alice, furiosa, lascia la stanza.

Bangor, Maine – Prime ore del mattino.

Rose e Benjamin sono davanti alla villa di Stephen King. Si guardano, non sanno davvero come approcciarsi allo scrittore.

Rose: suoniamo?
Benjamin: e che cosa gli diciamo?

“Mi dispiace ragazzi, niente foto.”

Stephen King si avvicina ai due, è appena tornato da una lunga passeggiata.

Rose: Signor King… io.
Stephen: ascolti, mi piacerebbe molto parlare con lei ma ho un romanzo da terminare e non sono più veloce come una volta.
Benjamin: ma…
Rose: veniamo da Twinswood. Vogliamo la pagina del libro di Ardens.
Stephen si ferma, guardando i due ragazzi. È colpito.
Stephen: entrate.

Qualche minuto dopo, nella sala da pranzo dello scrittore, Rose, Benjamin e l’autore sono seduti davanti a delle tazze fumanti di Thé.

Rose: la ringrazio per averci accolto.
Stephen: beh, con quella frase… diciamo che ha catturato la mia attenzione. Ma diamoci del tu.
Benjamin: Signor King… Stephen.
Stephen: venite da Twinswood. Luogo affascinante. Ho scritto molti dei miei romanzi lì.
Rose: io sono la nipote dei proprietari del Wilson Hotel.
Stephen guarda Rose, colpito.
Stephen: che mi ha ispirato la storia di The Shining.
Benjamin: amo il film.
Stephen guarda Benjamin in malo modo.
Benjamin: capito.
Rose: lei ha…
Stephen: tu.
Rose: non ce la faccio, lei è troppo… wow. Ma giuro di non essere qui per un momento da fangirl.
Stephen: hai menzionato la pagina. Perché la volete?
Rose: vorrei poterle fare un discorso sensato ma…
Stephen: so che la magia esiste.
Rose e Benjamin si guardano.
Stephen: pensano che le mie storie siano frutto di una fantasia ma… è solo in parte così. Quello che ho visto a Twinswood… wow. Non sono uno che si spaventa facilmente, insomma… scrivo di paura ma… c’era un uomo lì in grado di terrorizzarmi. Alec Whittermore.
Benjamin e Rose si guardano, di nuovo.
Stephen: lo conoscete?
Benjamin: no. No…
Rose: di fama.
Stephen: sì, dicono che sia scomparso.
Rose: lei…
Stephen: aspettate.
Stephen si alza, va verso il caminetto prendendo un libro tra le mani. Si tratta del primo manoscritto di IT. Un cimelio. Apre il romanzo, prendendo una pagina. LA PAGINA.
Stephen: onestamente, ho sempre voluto liberarmene ma in qualche modo è sempre riuscita a tornare qui. Se la volete… è tutta vostra.
Stephen passa la pagina a Rose.
Benjamin: come ha ottenuto questa pagina?
Stephen guarda Benjamin.
Stephen: se ve lo dicessi… non mi credereste.

Colonna Sonora: Atlas

 

Qualche ora dopo. È tardo pomeriggio a Twinswood. La riserva dei lupi è in fermento. Ma sono tutti lì, non si sarebbero persi un’occasione del genere. È un tributo per Leda e Gabriel.

Mike, il packmaster, è al centro. Rose, Benjamin, Luke, Tatia, Jack, Alice, Junior, Matthew, Bright, Evan, perfino Charlotte. Tutto il gruppo è lì.

Mike: Gabriel è stato un elemento importante per questa riserva. A sei anni dalla sua scomparsa… vogliamo ricordarlo. E insieme a lui… ricordiamo l’amore della sua vita: Leda DeLuc.

Luke chiude gli occhi, ricordando la sorella.

“Leda mi ha insegnato a vestirmi bene”

Una lupa interviene.

“Ci ha fatto conoscere The OC”

Un altro lupetto aggiunge.

“E Netflix”

Ancora un altro. Rose e Bright si guardano sorridendo e ricordando l’amica.

Mike: era un’amica. Vampiri e lupi non vanno d’accordo, di norma. Ma… Leda e Gabriel hanno unito qualcosa che sembrava destinato a non incontrarsi mai. All’unione.

Rose: all’unione.

Rose lo dice insieme a tutti gli altri.

Mike, il packmaster, accende due fuochi. Due fuochi che rappresentano Leda e Gabriel. I lupi si trasformano, inchinandosi dinnanzi ad essi. Rose ricorda una scena simile, quando si perse tra le foreste della riserva e i lupi si inchinarono a lei. Era da poco arrivata a Twinswood.

Poco dopo…

Rose raggiunge Luke, vuole sicuramente sapere come sta.
Rose: hey…
Luke: sono contento che sei riuscita a venire.
Rose: scherzi? Non me lo sarei mai perso.
Luke: non avrei mai pensato di dover ringraziare dei lupi.
Rose sorride.
Luke: ascolta… volevo avvertirti che non ci sarò per qualche giorno.
Rose: cosa vuoi dire?
Luke: devo andare fuori dal Paese.
Rose: fuori dal Paese?
Luke: in Italia.
Rose: una vacanza?
Luke: no. Devo incontrare…
Rose: Luke, i tempi da vampiro misterioso sono finiti. Puoi dirmelo.
Luke: mia zia. È una strega.
Rose: oh, bene. Già, non abbiamo mai indagato sul tuo passato con la magia.
Luke fa fatica a parlarne.
Luke: lei conosce Nicholas Flamel.
Rose: Nicholas Flamel. Quel Nicholas Flamel?
Luke annuisce
Rose: è ancora vivo?
Luke: beh, lui ha inventato il siero della vita eterna.
Rose: pensavo fosse una leggenda.
Luke: beh, non lo è.
Rose: perché dovresti parlare con Nicholas Flamel?
Luke fa fatica a dirlo. Ma deve.
Luke: perché… quel siero ha il potere di trasformare una creatura sovrannaturale in un…
Rose: essere umano.
Rose capisce, finalmente.
Luke: non posso crescere mia figlia da vampiro, Rose.
Rose lo capisce perfettamente.
Rose: lo capisco.
Luke le sorride, per poi allontanarsi. Rose raggiunge Matthew.

Rose: hey… ti ho cercato stamani.
Matthew: pensavo fossi da Stephen King.
Rose: sì, ma siamo tornati presto.
Matthew non la guarda.
Matthew: hai preso la pagina?
Rose annuisce.
Matthew: bene.
L’angelo-vampiro si allontana verso la macchina di Luke, lasciando Rose alquanto confusa.

⁃ Castello DeLuc

Jack è seduto davanti al caminetto del salone principale, gli altri sono ancora alla riserva. Lui è voluto tornare prima per riposarsi un po’.

“Finalmente hai ascoltato il mio consiglio.”

E Charlotte l’ha raggiunto.

Jack: sì, papà sta andando da Oliver. Ed io… ho davvero bisogno di un letto.
Charlotte sorride
Charlotte: già, ne ho bisogno anche io… magari possiamo condividerlo.
Jack guarda la ragazza, terribilmente tentato.

Il campanello suona.

Charlotte: vado io, tu rilassati. Dopo ti preparo una bella tisana.
Jack sorride, contento che Charlotte sia lì.

La ragazza va verso la porta del Castello. La apre. Davanti a lei c’è una ragazza, sporca di terriccio, tremolante e impaurita.

Charlotte: JACK?!

Jack, velocemente, raggiunge Charlotte e quindi la porta. SCONVOLTO, riconosce chi c’è davanti a loro.

Jack: EMMA?!

⁃ Lake Heights, circa 2 ore di macchina da Twinswood

Colonna Sonora: Shadow

Rose procede verso l’entrata del giornale Lake Heights News due ore di distanza da Twinswood. Non ha detto a nessuno di essere andata lì, non avrebbe potuto.

Raggiunge il bancone della hall del giornale.

Rose: salve. Può… può chiamarmi Sean Hensington?

La segretaria risponde cortesemente “ha un appuntamento?”

Rose annuisce.

“Glielo chiamo subito.”

Nell’attesa, Rose ricorda la chiacchierata fatta con Dyal il mattino precedente:

Dyal: dovrai preparati a questo.
Rose: non ho tempo, Dyal. Se non riguarda Oliver o…
Dyal: riguarda anche Oliver… e un’altra persona che ami.
Rose lo guarda, confusa.
Dyal: quello che sta succedendo ad Oliver è magico. È un gemello. E tutti i gemelli magici sono maledetti. Ad uno di loro… succede sempre qualcosa. Arbor e Ardens… tu e Kate.
Rose: Kate… Kate è stata uccisa da Benjamin.
Dyal: infatti… è morta. Ed è morto Arbor. Ed è morto Magnus. Ed anche Oliver in passato. Ed ora guarda cosa gli sta succedendo. È colpa di Hendius… e di Magnus. Quell’odio… ha lasciato un segno.
Rose lo guarda, confusa
Rose: non capisco.
Dyal: Alec era ossessionato dall’avere dei gemelli. Voleva… onorare le sue origini.
Rose: ma non c’è riuscito.
Dyal: oppure… noi gli abbiamo fatto credere che non ci sia riuscito.
Rose lo guarda, ancora più confusa di prima.

“Ciao”

Rose viene riportata alla realtà dalla voce di Sean, l’uomo che ha fatto chiamare. La strega alza gli occhi e davanti a lei c’è un uomo IDENTICO a Benjamin. Di diverso c’è solo la barba: è incolta. Rose, senza parole, cerca di mantenere la calma.

Sean: salve. Nadia mi diceva che ha una notizia per me.
Rose non riesce a proferire parola.
Rose: mi dispiace… io…. mi sono sbagliata.
Rose volta le spalle, deve andarsene.

Sean: hey.
La strega si ferma.

Sean: ti conosco?
Sean, confuso, cerca di capire.

Rose: no, mi dispiace.

Rose procede verso l’uscita, con il cuore in gola e la consapevolezza che anche Benjamin è in pericolo.

Fine episodio.

Commentate l’episodio sul sito, mi raccomando, è sempre importante!

Vi aspetto nel gruppo.

Al prossimo Giovedì.

  • Condividi l'articolo

Comments

comments