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Spellbook 6×08 Answers I/6×09 Answers II

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6×08 Answers I/6×09 Answers II

Un grosso sospiro apre gli occhi di Bright. L’angelo è a terra ed è ancora in quel laboratorio. Sente qualcosa di estremamente diverso in lui. Un battito. Bright non percepiva quella sensazione da tempo. Ogni cosa dentro di lui è viva. Il sangue pulsa di nuovo nelle sue vene. Ogni battito sembra un martello nella testa. Bright non è più per metà vampiro.
Bright: cosa mi hai fatto?
Hendius, che ora Bright riesce a vedere, sorride.
Hendius: quello che avrei dovuto fare tempo fa.
Bright si alza lentamente. La testa gli scoppia. Ma questo non lo fermerà dal correre nella direzione di Evan. Il vampiro è steso a terra, pieno di bruciature, sofferente.
Bright: Evan…
L’angelo, disperato, guarda il suo amato.
Hendius: si riprenderà. Sono sempre stato affascinato dai vampiri marchiati. Tra le creature più difficili da uccidere.
Andy è ancora nella struttura in vetro. Guarda la scena.
Bright: sei un mostro.
Bright si rivolge verso Hendius a denti stretti.
Hendius: sì.
Hendius prende il figlio per il collo. Portandolo con violenza innata verso la vetrata che costituisce il rifugio di Andy. Gli fa sbattere la testa più volte contro il vetro spesso. La testa di Bright sanguina.
Hendius: è finita, Bright. Tu… i tuoi amici, Rose… accettatelo.
Bright, con il volto pieno di sangue, guarda il padre.
Hendius: tutte le persone a cui tieni moriranno. Non sarà una morte veloce. Sarà dolorosa. Lenta. Un’agonia.
Bright cerca di respirare.
Hendius: e tu… tornerai ad essere un fascio di luce. O uno stupido libro. Devo ancora decidere. E vuoi sapere perché?
Bright cerca di mantenere lo sguardo. Non gli darà nessuna soddisfazione.
Hendius: perché non hai obbedito al tuo papà.
Hendius prende Bright per i capelli e lo scaraventa lontano, accanto ad Evan.
Bright tocca il volto di Evan, è pieno di bruciature che fanno fatica a guarire. Il vampiro è in agonia.
Hendius: potete liberare Andy… a vostro discapito, ovviamente. Avete visto cosa può fare a contatto con chiunque. Qui è al sicuro… o meglio, gli altri sono al sicuro da lui. Ma… aprite la struttura, portatelo con voi. Fate pure. Esploderà. È questione di tempo. E stavolta non sarà una piccola bomba atomica sopra il cielo di Twinswood, Bright… sarà la fine del mondo.
Hendius esce dalla sala, lasciando Bright ed Evan in condizioni critiche.

Colonna Sonora: To the Stars

Luke guarda l’enorme distesa d’erba davanti a lui. Sembra un sogno o qualcosa che si avvicina ad un sogno. È un bel paesaggio, è forse uno dei quadri più belli che abbia mai visto. È seduto su una roccia, mira il panorama.

“Ti piace?”

Il vampiro riconosce quella voce. È quella di Lisandra. È accanto a lui, su una roccia vicina.
Luke: è bellissimo.
Lisandra: sono felice.
Luke guarda la strega, stranamente si sente in pace.
Luke: sono morto?
Lisandra fa cenno di no con il capo
Lisandra: non ancora.
Luke: quindi sta succedendo.
Lisandra: confido in Rose.
Luke: che cos’è questo posto?
Lisandra: lo sai, ho sempre pensato che ci fossero il bene e il male nel mondo. Che in qualche modo si compensassero in una strana catena di eventi.
Luke ascolta.
Lisandra: che la magia fosse controllata da qualcosa.
Luke: che cosa?
Lisandra: avevo ragione. In qualche modo…
Luke si guarda attorno.
Lisandra: sono stata io.
Luke guarda Lisandra, confuso.
Luke: a fare cosa?
Lisandra: a permetterti di avere una bambina.
Luke: non capisco.
Lisandra: quando sono tornata… ho fatto un incantesimo su di te. Non ero sicura che avrebbe funzionato ma… evidentemente qualcuno ha voluto che funzionasse.
Luke la guarda, confuso.
Luke: qualcuno?
Lisandra: non ho avuto il tempo di dirtelo, ovviamente. E non ho avuto il tempo… di vederne i risultati.
Luke: perché?
Lisandra: mi hai aiutata. Hai composto il libro.
Luke: ti ho tradita…
Lisandra: so che le intenzioni non erano maligne.
Luke si sente strano. Come se stesse scivolando via dalla realtà.
Luke: che cosa sta succedendo?
Lisandra: addio Luke.

Ed apre gli occhi. Luke apre gli occhi. È nella sua stanza nel castello DeLuc. Tatia gli ha appena fatto bere l’elisir di Nicholas Flamel. Respira. Si guarda attorno, confuso. Anche Rose è lì. E il suo cuore… quel battito. E sente freddo, caldo, dolore, fame. Tutto. E sembra tutto così nuovo.

Tatia mette una mano sul suo petto, estasiata.
Tatia: il suo cuore sta battendo.
Rose guarda la scena, felice.
Luke: sono vivo.
Tatia abbraccia Luke, avvertendone finalmente il prorompente calore. È come abbracciarlo per la prima volta.

Rose scende velocemente le scale che portano al piano inferiore. Benjamin è seduto sul divanetto. Sean, il suo gemello, è sul procinto di svegliarsi dall’incantesimo del sonno. Rose procede cautamente verso di loro.

Benjamin: com’è andata?
Rose: ha funzionato.
Benjamin ne è felice.
Rose: cosa gli dirai?
Benjamin guarda Rose, confuso.
Benjamin: non lo so.
Rose: ho pensato che avessi bisogno d’aiuto.
Benjamin: che tipo di aiuto?
Il campanello del Castello DeLuc suona. Rose va velocemente ad aprire. Dyal è arrivato.

Dyal

Benjamin guarda la scena.
Benjamin: lui?!
Rose: lui sembra sapere tutto… sempre.
Dyal si avvicina a Benjamin.
Benjamin: sai tutto? Allora parla.
Dyal: ho aiutato tua madre.
Benjamin: hai aiutato mia madre?
Dyal: Alec era ossessionato dall’avere dei gemelli. La profezia… ha sempre parlato dello scontro tra due esseri magici con il dono di un doppione.
Benjamin: io e Rose?
Dyal: tutto ciò che sapevamo… al tempo è che un membro della stirpe di Lisandra si sarebbe scontrato con un membro della stirpe di Ardens, in questo caso…tu e Rose, sì. Ma… tu ti sei innamorato di Rose, lei si è innamorata di te. E… ora c’è Hendius.
Benjamin guarda ancora il suo gemello.
Dyal: ad ogni modo, tua madre sapeva i piani di Alec… e voleva salvarvi.
Benjamin: cosa vuoi dire?
Dyal: i gemelli magici hanno questo problema… se sono vicini non sopravvivono più di tanto insieme. Un bel regalo di Hendius, che odiava il suo gemello Magnus, per aver fatto sì che gli umani prendessero Rosa e la bruciassero al rogo.
Benjamin guarda di nuovo Sean
Benjamin: perché hai parlato a Rose di Sean…
Dyal: perché stava facendo delle ricerche. Ti aveva scoperto, Ben. E stava venendo qui. Ho avvertito Rose perché speravo che lei facesse qualcosa.
Rose guarda Dyal, confusa.
Rose: qualcosa? Di che parli?
Dyal: che gli cancellassi la memoria. Non volevo di certo farlo venire a Twinswood.
Benjamin: com’è possibile che mio padre non ne sapesse niente?
Dyal: quello è merito mio. Ho alterato la realtà di Alec e la percezione degli altri, facendogli ricordare di aver avuto un solo figlio in quell’occasione.
Rose: TU? Un mago… a servizio di altri maghi superiori. Tu hai questo potere?
Dyal guarda Rose.
Dyal: non capisco cosa vuoi dire.
Rose: da quando ti ho conosciuto… ho sempre avuto la sensazione che tu sapessi tutto. Di ogni cosa. Di ogni persona coinvolta in questa storia. Chi sei?
Dyal: sono un mago itinerante.
Rose: smettila. Chi sei veramente?
Dyal guarda Rose, sorpreso.
Benjamin: cosa dovrei fare… ora?
Dyal: beh… puoi conoscerlo, spiegargli la situazione e… vedere chi muore per primo. O cancellargli la memoria, mandarlo per la sua strada e lasciarlo vivere.
Benjamin si avvicina lentamente al gemello. Lo guarda, lo fissa, lo scruta.
Dyal: ma non dovrai vederlo né contattarlo mai più, Ben.
Benjamin: e i suoi poteri? Avrà dei poteri.
Dyal: non sono come i tuoi. Dormiranno per sempre.
Benjamin tocca il viso del gemello. Probabilmente è l’ultima volta che potrà vedere il fratello che non sapeva di avere.
Benjamin: facciamolo. Cancelliamo la sua memoria. Rimandiamolo… da dove è venuto.
Dyal: mi sembra un’ottima idea.
Rose guarda Dyal
Rose: non abbiamo finito.

Rose sa di dover parlare ancora con Dyal. Procede verso Benjamin per aiutarlo a lasciar andare il gemello.

Casa sul Lago Whittermore

Jack è appena rientrato. Emma è sul divano, sta guardando un po’ di tv.

Jack: hey.
Emma: corri, ti perdi il nuovo episodio di Al Passo con I Kardashian.
Jack sorride.
Jack: mattinata impegnativa.
Emma: buon per te, considerando che io non ho letteralmente niente da fare perché non vi fidate di me.
Jack procede verso il divano, sedendosi accanto a lei.
Jack: ci fidiamo di te. Mi fido di te. Non voglio che ti accada qualcosa… di nuovo.
Emma guarda il ragazzo, ponendo una mano sul suo viso.
Emma: che cos’hai?
Jack: cosa vuoi dire?
Emma: sembri diverso. E se lo dico io…
Jack guarda in basso
Jack: sto bene. Oliver… quello che sta succedendo…. Mi sta confondendo, tutto qui.
Emma: lo sai… sono sempre stata brava a capire quando mentivi.
Jack: sto mentendo?
Emma: non… del tutto. Ma sono una donna, Jack. Noi lo sappiamo quando c’è qualcun altro.
Jack la guarda, sconvolto.
Emma: e… non sono arrabbiata con te. Sono passati cinque anni. Insomma, sarebbe stato strano se tu non fossi andato avanti.
Jack: io…
Emma: ti amo, Jack. Ti ho sempre amato.
Jack: anche io.
Emma: lo so che tu pensi che sia così e so che mi porti nel cuore… ma…
I due vengono interrotti dall’arrivo di Alice.

Alice: hey…
Dietro di lei c’è Matthew.
Matthew: che bello non dover più aver un invito per entrare.
Jack: che succede?
Alice: Bright ed Evan sono spariti.
Jack: cosa?!
Alice: probabilmente dovevo stargli di più con il fiato sul collo. È colpa mia.
Matthew: si incolpa di tutto. È fatta così.
Alice guarda Matthew in malo modo.
Jack: ok… immagino che dobbiamo andare al quartier generale, allora.
Matthew: hashtag #Lukeèdinuovoumano
Emma: davvero? Ha funzionato?
Matthew: dovremmo sponsorizzarli questi elisir.
Jack: vado a cambiarmi.
Emma: preparo la borsa.
Jack ed Emma si allontanano.

Alice: si può sapere perché sei sempre così di buon umore? È fastidioso.
Matthew: adori il mio buon’umore. Ammettilo.


Il cellulare di Alice vibra, Matthew lo afferra.
Alice: HEY.
Matthew guarda lo schermo, sconvolto.
Matthew: Tinder? Seriamente?!
Alice: ridammi il mio cellulare.
Matthew: sai quanti maniaci si iscrivono a queste dating app?
Alice: puoi ridarmi il telefono?
Matthew: questo tizio non mi piace. Perché l’hai scelto?
Alice: MATT.
Matthew procede verso la porta finestra, la apre e butta il cellulare di Alice nel lago.
Alice: non riesco a credere che tu l’abbia appena fatto.
Matthew: è per il tuo bene.

Casa Wilson

Rose è seduta sui gradini della scalinate che portano al patio, beve un cappuccino insieme a suo padre biologico, Tim. I due si ritagliano un po’ di tempo di tanto in tanto, anche se è difficile in mezzo al marasma sovrannaturale.

Tim: sono contento che tu abbia chiamato. Ultimamente ci siamo visti poco.
Rose: non voglio mentirti. Mi fa piacere vederti, come sempre, ma non è solo un cappuccino di compagnia.
Tim annuisce
Tim: lo immagino.
Rose: Meredith ha accettato di lasciare Twinswood… insieme a Morrison e Ron.
Tim: cosa?!
Rose: c’è una guerra in arrivo. E io non potrò combatterla se non riuscirò a proteggerli.
Tim: non devi combatterla.
Rose: sì, devo. So che non riesci a capirlo, è difficile per chi non c’è dentro. Ma è compito mio fermare quest’uomo. Hendius.
Tim la guarda. Sicuramente non ne sa molto.
Rose: voglio che tu vada con loro.
Tim: cosa?!
Rose: ho bisogno che qualcuno di cui mi fido… li tenga d’occhio.
Tim guarda la figlia.
Rose: non ti ho mai chiesto niente…Quindi…
Tim: lo farò.
Rose sorride.
Rose: bene.
I due si guardano.
Rose: ho un’altra domanda… ed è molto più difficile.
Tim: chiedimi tutto quello che vuoi.
Rose: riguarda mia madre. E quello che ha fatto…
Tim: so che ha fatto qualcosa di brutto… realmente brutto per i vostri standard magici. Ma tu l’hai fermata.
Rose ricorda ciò che ha fatto, sicuramente non ne va fiera.
Rose: è stata sempre in quel modo? Subdola, cattiva…fredda.
Tim: era la ragazza più dolce che io avessi mai visto. Ero pazzo di lei. Era innocente. Buona.
Rose lo guarda, confusa.
Tim: ma qualcosa la cambiò.
Rose: o qualcuno.
Rose pensa ad Hendius.

Nel frattempo, nella cucina di Casa Wilson, Benjamin e Meredith bevono una tazza di thè.
Benjamin: quindi siete in partenza.


Meredith: sì, sto cercando di rispettare la decisione di Rose.
Benjamin: è la cosa più giusta da fare.
Meredith: lo spero.
Benjamin fa un grosso sospiro.
Benjamin: ascolta… so che in passato abbiamo avuto le nostre divergenze e che non ti sei fidata di me perché ho fatto soffrire Rose.
Meredith: non voglio giudicare…
Benjamin: lo capisco.
Meredith: bene.
Benjamin: e tu sei la cosa che si avvicina di più ad un genitore per lei… quindi…
Meredith: cosa mi stai dicendo?
Benjamin: quando tutto questo sarà finito, se ne usciremo vivi,… voglio sposare Rose.
Meredith lo guarda, sorpresa
Meredith: wow.
Benjamin: volevo… sapere se…
Meredith: lei ti ama.
Benjamin guarda la donna.
Meredith: incredibilmente…. L’ho vista piangere per te, non riuscire a dormire e tutto il resto ma ti ama. E mi fido di lei e se ti ama vuol dire che te lo meriti. E se questo la rende felice…
Benjamin sorride.
Benjamin: grazie.

“Di cosa stavate parlando?”

Rose arriva in cucina.
Meredith: di quanto mi mancherai, piccolina.
Rose, commossa, abbraccia la zia.
Meredith: vieni con noi, via da qui.
Rose: non posso.
Le due si guardano, in lacrime.
Rose: cosa dirai a Morrison?
Meredith: la verità. Merita di sapere.
Rose: ok.
Meredith: ti voglio bene.
Meredith accarezza il viso della ragazza.
Rose: ti voglio bene anche io.

Ardens non è mai stato paziente. Non ci è mai riuscito a mantenere la calma. Ma ora, meno che mai. Il mago oscuro, che si è da poco risvegliato da un sonno di circa sette anni, guarda le sue mani. Il volto è scurito da occhiaie, la sua vera natura malvagia fa fatica a nascondersi ormai. Al centro della grossa magione di Hendius, il mago prova solo rancore. Rabbia. Voglia di distruggere.

Hendius: sento il tuo tormento.
Ardens: Arbor è morto.
La voce di Ardens è incredibilmente bassa.
Hendius: finiscila, Ardens. Arbor non era vivo quando camminavi su questa terra.
Ardens: era mio fratello. Il mio gemello. Il mio doppione.
Hendius: i gemelli sono portatrici di delusione. Ti aspetti che siano fedeli e pronti a dare la vita per te, essendo un pezzetto della tua stessa anima… ma poi…
Ardens: Luke è vivo. Tutto è sbagliato in questo mondo.
Hendius: dobbiamo portare pazienza.
Ardens: lo ucciderò. Ucciderò tutti loro.
Hendius: no, non lo farai.
Ardens si gira verso Hendius.
Ardens: perché mi hai fatto tornare, allora?
Hendius: tutto ha uno scopo.
Ardens: dovrei avere fiducia in te?
Hendius: chi ti ha dato questi poteri? Chi ti ha bisbigliato nell’orecchio cosa fare per diventare più potente? SONO STATO IO. Io ti ho reso ciò che sei.
Ardens non riesce ad avere pace.
Hendius: io devo occuparmi una cosa. Resta qui.
Hendius procede lentamente verso l’uscita della magione.

Castello DeLuc, Salone Principale

Dei cartoni di pizza sono sparsi sul tavolino accanto al caminetto, Luke si sta strafogando. Matthew e Tatia guardano la scena.

Matthew: wow.
Tatia: amore, vuoi rallentare?
Luke: ne voglio un’altra. Ne voglio altre cento.
Luke, per la prima volta, può assaporare il sapore di una pizza.
Matthew: tutti perdono la dignità davanti ad una pizza.
Tatia: ora mi è venuta voglia di cheeseburger.
Luke: sì, sì, grandioso, comprate dei chesseburger. Tanti…e le patatine fritte.
Matthew: attento, Mr.DeLuc, ora sei soggetto all’ingrasso.

“Cosa vuol dire che non riuscite a contattarli?”

Nei giardini del castello DeLuc, Rose, insieme a Benjamin, viene aggiornata da Alice, Jack ed Emma sulla situazione Bright ed Evan.

Rose: sapevo di non doverli lasciare soli.
Benjamin: Rose, non ti preoccupare. Li troveremo.
Alice: sì, io, Jack ed Emma faremo un incantesimo di locazione.
Rose: perfetto, andate.

Alice, Jack ed Emma entrano all’interno del castello.

Benjamin: hey…
Rose fa un grosso sospiro.
Benjamin: calmati.
Rose: come stai?
Benjamin: sto bene.
Rose: Ben, hai scoperto di avere un gemello e hai dovuto dirgli addio subito.
Benjamin: è il nostro mondo… un tantino ingiusto, ma… è questo.
Rose: forse… forse se allontiamo Oliver da Jack, insomma, se proviamo…
Benjamin: l’ho pensato anche io.
Rose sorride.
Benjamin: tra l’altro, è il momento peggiore per Jack per non avere accanto il fratello.
Rose: hai notato anche tu che con Junior non va così d’accordo?
Benjamin: ha bisogno di Oliver.
Rose: cosa gli succede?
Benjamin: Jack è confuso. Vorrei dargli un consiglio ma… sei tu l’esperta di confusioni sentimentali.
Rose lo guarda, infastidita
Rose: beh, se qualcuno non mi avesse allontanata non ci sarebbero state confusioni. Mai.
Benjamin: non litighiamo.
Rose sorride.
Rose: comunque… è bello che tu voglia aiutarlo, ma deve capirlo da solo… cosa vuole.
Benjamin: forse.
Rose: ma sei dolcissimo. E un romantico. Non ti facevo così romanticone.
Benjamin: non sono un romanticone.
Rose: sei un bellissimo, stupendo… romanticone.
I due si guardano, complici.

“Aiuto, aiuto vi prego.”

Bright, debole, arriva sul viale del castello DeLuc insieme ad un Evan ancora provato. Benjamin corre verso il suo migliore amico, prendendolo tra le braccia, mentre Rose assiste Bright.

Bright: è pazzo, Rose.
Bright è seduto sul divano del Castello DeLuc. Evan è disteso sul divanetto, Benjamin si sta prendendo cura di lui insieme a Tatia. Jack, Emma, Matthew, Alice e Luke ascoltano le parole di Bright.
Bright: se prima lo nascondeva… ora non lo fa più.
Rose: dov’è Andy?
Bright: Andy…
Bright inizia a piangere. Rose va verso di lui, cercando di fargli forza.
Bright: Andy è in una struttura in vetro, una speciale… non lo so. Ma… è più al sicuro lì che qui che con noi.
Rose non ha mai visto Bright così sconvolto.
Bright: esploderà. Andy esploderà. E… porterà tutti con lui. Ovunque si trovi.
Bright singhiozza, non riesce a fermarsi.
Rose guarda il resto del gruppo. Sono tutti palesemente sconvolti.
Luke: sei umano. Anche tu.
Bright: un regalo da paparino.
Rose si alza.
Alice: mamma…
Alice guarda Rose.
Alice: che cosa vuoi fare?
Rose: voglio avere delle risposte.

Rose si reca verso l’uscita del castello.

Benjamin tiene la mano di Evan. Il volto del vampiro è ancora coperto da bruciature, che tuttavia stanno guarendo con lentenzza.
Tatia: è come se fosse stato messo in un barbecue.
Evan non riesce a parlare.
Benjamin: Evan… ti prometto che passerà. Ci sono qui io.

Rose esce in giardino. Le ultime ore del pomeriggio di Twinswood iniziano ad imbrunire il cielo. La strega si guarda attorno. E lo sente.

Rose: sei venuto.
Rose si gira. Dyal è proprio dietro di lei.
Dyal: è arrivato il momento di rispondere alle tue domande.
Dyal si avvicina. La strega fa lo stesso.
Rose: voglio sapere di mia madre. Che cosa ha fatto?
Dyal: ha ucciso molte persone… per Hendius. È stata responsabile di un attentato cancellato dalla memoria degli esseri umani.
Rose: ma era una buona persona… prima.
Dyal: Hendius ha plasmata la sua mente… arrivando a farle avere un figlio con Alec. È molto persuasivo, Rose. Lo è sempre stato.
Rose: e tu sembri conoscerlo bene.
Dyal: fai la domanda che vuoi fare.
Rose: chi sei tu?
Dyal la fissa, non rispondendo.
Dyal: sotto questa città… nelle viscere di questa terra c’è qualcosa.
Rose lo guarda.
Rose: quel… ronzio, quella presenza oscura che ho visto nel mio sogno.
Dyal: sì.
Rose: sei tu?
Dyal: no.
Rose: dammi delle risposte, Dyal.
Dyal: ci sono cose che vanno oltre la comprensione di chi vive in questo mondo, Rose. Quella cosa… quella oscura materia nel sottosuolo è qualcosa di antico. Più antico della vita. Più antico di qualsiasi altra cosa… tranne una. Hanno la stessa età.
Rose: stai parlando… del bene e del male?
Dyal: è un concetto molto più complesso, complicato e profondo del semplice bene e male.
Rose lo guarda.
Rose: tu sei… tu sei il bene.
Dyal sorride.
Dyal: sono una forma corporea di ciò che viene inteso come bene. Una forma comprensibile per voi.
Rose: e gli altri maghi superiori lo sanno?
Dyal: sei la prima ad averlo capito.
Rose: che cosa sei. Da dove vieni…ho un sacco di domande…
Dyal: questa non è la mia forma. La mia vera forma. Sono fatto di luce. Di energia. L’opposto di quella materia oscura che si nasconde sotto il suolo di Twinswood… e allo stesso tempo, siamo fatti della stessa pasta. Il Dy e L’Al. Nella lingua degli uomini antichi, dei primi, la luce e il buio.
Rose: tu sei potente. Potresti sconfiggere Hendius. Liberarci da tutto questo.
Dyal: non funziona così. Ci sono delle regole.
Rose: Ben Junior, i maghi superiori avevano detto che poteva dominare una creatura per sconfiggere Hendius. Sei tu?
Dyal: creatura è una traduzione un po’ sbagliata. Junior può manipolare il mio potere. Può prendere la luce come Hendius ha preso l’oscurità.
Rose: è quella cosa sotto terra… è quella cosa sotto terra che gli dà potere. Ecco perché è così forte.
Dyal: Hendius è stato nutrito dall’oscurità… ma un solo corpo non può essere così potente da contenerne così tanta. Per questo si è sempre appoggiato anche ad altri maghi, tranedo potere dalle loro energie.
Rose mette insieme i pezzi.
Rose: Alec… Ardens.
Dyal: Benjamin. E ogni volta che ha perso un mago… legato a quell’oscurità…
Rose: il suo potere è diminuito. Quindi… quando Alec è morto… e quando Benjamin non è nell’oscurità…
Dyal: lui è più debole.
Rose: e… Ardens.
Dyal: Ardens è probabilmente la sua più grande fonte di potere.
Rose guarda Dyal. Finalmente c’è speranza.
Rose: dobbiamo uccidere Ardens.
Dyal: non sarà facile.
Rose: Dyal…
Dyal: quella cosa… nel sottosuolo… vuole che Hendius vinca.
Rose: perché vuole che il mondo sia distrutto?
Dyal: perché così può essere libera. Vagare nell’universo… nelle dimensioni.
Rose sospira
Dyal: ma io voglio… che tu vinca, Rose.
Rose lo guarda.
Rose: posso… vederti?
Dyal: cosa?
Rose: il vero te.
Dyal: non sopravvieresti.
Rose – spaventata, ma anche consapevole che qualcosa di buono voglia aiutarla – è più carica.

Colonna Sonora: Jack’s Theme

Benjamin ha raggiunto Alice nelle cucine del castello DeLuc, voleva restare assolutamente da solo con lei.

Alice: hey, hai fame anche tu?
Benjamin sospira.
Benjamin: puoi… spiegarmi questa cosa tra te e Matthew?
Alice guarda Benjamin, sconvolta.
Alice: papà…
Benjamin: ti prego. Vi ho osservati e… non sono stupido. Che diavolo sta succedendo?
Alice, palesemente nervosa, cerca di trovare le parole.
Benjamin: non capisco. Non… ci riesco. Tu e Matt… è per questo che non mi hai detto che sono tuo padre?
Alice guarda Ben, facendo cenno di no con il capo. Una lacrima riga il suo viso.
Benjamin: Alice…
Alice: io non sono la persona che pensi.
Benjamin: ma di che cosa stai parlando? Sei… una ragazza fantastica, dolce, sincera…
Alice: no. Non sono buona.
Alice inizia a piangere, senza fermarsi.
Benjamin: Alice… 
Alice: sono la peggiore. 
Benjamin: non puoi dirlo. Non sei la peggiore perché hai avuto una storia con Matthew…
Alice: non è per questo. 
Benjamin la guarda, confuso.
Alice: è per quello che ho fatto a te.
Benjamin cambia espressione.
Benjamin: quello che mi hai fatto?
Alice: lo amavo… Matthew. E questo mi ha portata a fare scelte di cui mi sono pentita.
Alice parla singhiozzando. Per Benjamin è così assurdo.
Alice: nel nostro futuro… noi facevamo avanti e indietro tra qui ed Handrar. Io aprivo dei portali con la magia.
Benjamin: sì.
Alice: e questi portali… hanno permesso ad Hendius ed Elizabeth di muoversi nel tempo. Di manipolare te. Di manipolare Jack. E di… uccidere Zia Tatia.
Benjamin: cosa?
Alice: questo ti ha fatto uscire fuori di testa. Hendius è riuscito ad avvicinarsi a te passando per quegli stupidi portarli creati… perché ero innamorata.
Alice non si contiene più, non ci riesce.
Alice: e tu me l’hai detto. Mi hai detto che… era sbagliato aprirli. E io non ti ho ascoltato. Ti ho cancellato la memoria e l’hanno usato per entrati nella testa, per seminarti dei dubbi. E abbiamo discusso. E loro… ne hanno approfittato. Tutto questo… il fatto che Hendius ed Elizabeth hanno fatto quello che hanno fatto… il fatto che Hendius stia vincendo… è colpa mia. È colpa della mia stupida storia d’amore con un… con lui. Sono stata egoista… e ho gettato il mondo nel caos. E… non potrò mai perdonarmi, perché tu sei stato un padre meraviglioso e io ti voglio un bene dell’anima.

Benjamin guarda la ragazza. Forse non potrebbe perdonare un’altra persona per tutto questo. Ma può perdonare sua figlia.
Il ragazzo avanza verso di lei, abbracciandola.
Alice: no, no, non devi perdonarmi. Per favore.
Benjamin: ti perdono.
Alice guarda in avanti. Rose è all’entrata delle cucine. Sconvolta. Ha ascoltato tutto.

Alice e Benjamin guardano la strega.

Rose: ora ricordo. Improvvisamente. Me l’hai fatto dimenticare.
Alice: mamma, mi dispiace.
Rose non sa come reagire.
Rose: sei innamorata di Matthew?

“Sto morendo di fame, ragazzi”

Matthew arriva nel momento meno adatto.
Matthew: è morto qualcuno?
Matthew guarda la scena e le reazioni dei tre.
Matthew: lo sanno.
Rose guarda Matthew
Rose: tu lo sapevi?
Matthew: l’ho scoperto qualche settimana fa.
Rose sospira
Rose: perché non me l’avete detto? Perché mi hai cancellato la memoria?
Alice: cosa avrei dovuto dirti? Mamma… io ero fidanzata con il tuo ragazzo? Sembra assurdo solo a pronunciarlo.
Benjamin guarda Matthew.
Benjamin: non puoi davvero tenerti lontano dalle donne della mia vita, eh?
Alice: ti ho cancellato la memoria… perché volevo che tu facessi una scelta sincera… tra papà e Matthew. Volevo che scegliessi con il cuore, senza sapere che di mezzo c’era questa situazione.
Matthew: e l’hai fatto. Hai scelto.
Rose guarda Matthew
Rose: sì.

Rose non sa che cosa dire, è una situazione così strana per lei.
Rose: è solo che… questa cosa è sconvolgente. E… adesso state insieme?
Alice: no. Non è mai successo niente qui.
Matthew guarda la ragazza.
Rose: beh… voglio bene ad entrambi. E nonostante ci siano delle cose che non mi spiego… mi dispiace che tu abbia dovuto sopportare questo, Alice.
Alice: dispiace anche a me. Di tutto.
Rose: le cose… sono cambiate ora.
Rose guarda i tre.
Rose: questi rischiano di essere giorni… pericolosi e che cambieranno le nostre vite. E non voglio passarli con segreti, faccende in sospeso o… rabbia.
Benjamin: concordo.
Matthew: forse un giorno ci rideremo su. Sarà un annedoto divertente da raccontare.
I tre lo guardano in malo modo.
Matthew: ok, ancora no eh?

Foreste di Twinswood

Tra le più alte montagne accanto alla riserva di Twinswood, Ben Junior e il Custode proseguono per quello che sembra un percorso senza fine.

Junior: odio essere fastidioso ma… siamo arrivati?
Custode: sì.

Dopo varie fermate, i due giungono finalmente davanti ad una costruzione murata. Sembra antica, sembra essere lì da moltissimo tempo. Un tempio… o meglio, le rovine di un tempio.

Junior: cos’è questo posto?
Custode: è qui che devi essere. È qui che ci sono le risposte. Tu solo puoi accedere al tempio.
Junior: e se Hendius arrivasse?
Custode: lui non viene qui. Ha paura di questo posto.
Junior guarda il Custode, sorpreso che Hendius abbia paura di qualcosa.
Junior: cosa dovrei fare?
Custode: vai. Entra.
Junior si fa avanti, spaventato, pronto ad accedere nel tempio attraverso una piccola fessura a grandezza d’uomo incastonata nella pietra. Ma qualcosa lo ferma. Una potenta energia lo rigetta. Junior cade a terra.

Custode: non capisco. Tu sei il prescelto. Dovresti poter entrare.
Junior si alza a fatica.
Custode: a meno che…
Junior guarda il Custode, cambiando espressione.
Custode: non hai intenzioni pure. Sei ancora con lui. Sei ancora con Hendius.
Junior: sì.
Il Custode, sconvolto, non sa cosa fare.
Custode: ti ha manipolato di nuovo la mente? Non pensi ai tuoi genitori… alla tua famiglia?
Junior: non ha manipolato niente. Sono nel pieno delle mie facoltà. E no, non penso ai miei genitori, perché loro non hanno pensato a me.
Custode: Junior…
Junior: Hendius mi ha cresciuto. Mi ha insegnato tutto quello che so. Non lo tradirò.
Custode: dovrò… informarli.
Junior: no, non lo farai. Mi dispiace.
Junior pone le mani avanti.
Junior: memento mori.
Un’energia rossa si scaglia contro il Custode, uccidendolo sul colpo.

Centro di Twinswood, tarda serata.

Luke cammina lungo lo stradone principale con un Frappuccino tra le mani, lo gusta e finalmente riesce a capire il motivo per cui tutti ne parlane. Le strade di Twinswood sono quasi deserte di sera tardi, specialmente negli ultimi tempi.

L’uomo si ferma. Avverte che qualcuno lo sta inseguendo. Si gira. Ardens è proprio lì, in mezzo alla strada. La faccia più incattivita del solito, l’aspetto è realmente cambiato.

Luke: lo sai, l’essere pietrificato per tanti anni non ti dona.
Ardens avanza verso di lui.
Ardens: Luke… che cocente delusione. Devo dirtelo, se pensavi di vivere la tua vita felicemente da umano dopo avermi… deluso e non aver rispettato il nostro patto, ti sbagliavi di grosso.

Luke prende un altro sorso di Frappuccino.

Luke: Ardens, devo dirtelo. Se pensavi che mi sarei inoltrato per le strade di Twinswood solo per un Frappuccino – anche se li adoro, davvero- completamente solo con un pazzo psicopatico millenario che mi dà la caccia… beh, sei più stupido di quanto pensassi.

Ardens cambia espressione. L’incantesimo di invisibilità cala, rivelando accanto a Luke: Rose, Benjamin, Jack, Alice e Matthew.

Rose: ti piace questo twist?

Viale del Castello DeLuc

Charlotte parcheggia la macchina nel viale. Ne ha presa una a noleggio dal Twinswood Hotel. È pronta ad entrare nel castello, quando viene fermata dall’arrivo di… Ben Junior.

Charlotte: hey, ciao.
Il ragazzo sorride.
Junior: ciao.
Charlotte: mi hanno chiamata, a quanto pare c’è una grossa lotta in corso. Devo stare con Tatia, Emma… e te. Com’è andata nelle foreste?
Junior: è stato… inaspettato.
Charlotte: beh, dovremmo entrare.
Junior: mi dispiace, Charlotte.
Charlotte lo guarda, confusa.
Charlotte: per cosa?
Junior avanza verso di lei, afferrandola con la forza e tappandole la bocca, Charlotte cerca di urlare… ma è tutto inutile.

Fine episodio.

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