Grey's Anatomy

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 14×15 Old Scars, Future Hearts

Grey’s Anatomy 14×15 Old Scars, Future Hearts

Gli insegnanti mi capiranno.

Avete presente quando arriva il momento della correzione di un compito in classe e il docente scrive il voto finale a matita prima di confermarlo a penna?

Bisogna prima vedere come sono andati tutti i test, qual è il livello di preparazione e cultura della classe, l’insieme incide sul singolo.

Un 7 può diventare persino un 9 se il livello generale è basso.

Per poter dare almeno la sufficienza ai casi meno pietosi.

Ecco, questa settimana, o questo periodo, con Grey’s Anatomy è lo stesso.

Questo episodio preso da sé sarebbe da 9.

Costruzione perfetta, intrecci di trama poetici, passato e presente che si incontrano per aprire la strada al futuro.

Bello il messaggio lanciato: l’idea delle vecchie cicatrici di un cuore che possono essere risanate..

Attenzione, cura dei dettagli, scrittura veloce ma incisiva.

Per uno show alla 14° stagione è tutto.

Un episodio del genere è praticamente la perfezione.

Ma, c’è quel MA, che ad ogni episodio che passa diventa sempre più grosso, gigantesco, insopportabile, innegabile.

E quel MA è Meredith Grey.

Non voglio fare il Salvini della situazione, non voglio twittare cose come #PrimaMeredithGrey, o I Jaggie negli hotel e Meredith Grey per strada, MA diamine, sono a un tanto dal diventare così cattivo.

O forse lo sono di natura e mi sto solo trattenendo.

Il punto è che, adesso, sembra che tutti abbiano iniziato e seguito questa serie per il cane di Cristina Yang o per le sorelle di April Kepner, e va bene, ognuno ha i suoi motivi, ma io parlo per me, che a questo punto sono l’unico sfigato che ha iniziato, amato e seguito questa serie solo per la sua protagonista.

È per Meredith Grey che sono rimasto così a lungo.

È per Meredith Grey che ho superato tutto.

È la voce di Meredith Grey che sento sussurrare alla mia coscienza quando sono perso o in dubbio.

È di Meredith Grey, di quella ragazza anti-convenzionale, difficile, cupa e torbida che ho bisogno per stare bene nelle giornate di merda della mia vita.

È del suo vissuto, della sua storia, delle sue lacrime e dei suoi sorrisi, è di quella ragazza in un bar che ho bisogno per andare avanti.

E in questa stagione NON C’È NIENTE DI MEREDITH GREY.

N I E N T E.

Meredith Grey è completamente assente, snaturata, ridotta al silenzio, un manifesto politico-sociale pieno di slogan che cammina.

E se la protagonista non è in scena, se non ha una storyline adeguata, emozionante, se non le senti le farfalle nello stomaco, se per lei per prima non c’è alcuna passion, adventure and even a little danger in programma, allora immaginate quanto possa funzionare o stare in piedi tutto il resto.

Ripeto, per me, povero sfigato che questa serie l’ho amata da subito principalmente per la sua protagonista. Cosa che non è mai cambiata negli anni, ma solo rafforzata.

E non c’è niente in programma che dimostri che le cose cambieranno, che Meredith tornerà ad essere Meredith, il sole di se stessa e non di tutte le donne sulla faccia della terra. Non c’è niente, al momento, che dimostri che Meredith tornerà a parlare con la sua di voce, quella di persona sopravvissuta a 13 stagioni di Grey’s Anatomy. Non c’è niente all’orizzonte che dimostri che Meredith scenderà presto dal palco che porta lo slogan di Michelle Obama 2020, per tornare ad essere lei: cupa, felice, dolce, stronza, acida, amorevole, elitaria, solidale, complicata, sbagliata, anti-convenzionale.

Meredith Grey non è più per pochi ma è diventata per tutti.

È l’amica che tutti vogliono al proprio fianco, la collega che tutti sognano, il chirurgo a cui tutti aspirano, la sorella che tutti venerano, la donna che tutti amano, non romanticamente parlando, perchè Meredith e il romanticismo sono ormi due rette parallele.

Non c’ha più mezzo difetto. Meredith Grey è praticamente perfetta.

Perfetta come solo quei prodotti confezionati e ben studiati possono esserlo.

Manca solo che Krista Vernoff salga sul palco a presentarla come miglior iPhone personaggio del secolo.

E io non ho votato per tutto questo. Non sono rimasto 13 anni solo per vedere questo lento declino, questa fine pietosa per un personaggio che amo infinitamente.

Non ho votato per vedere una Meredith Grey diventare una Marie Cerone senza vita, senza emozioni, senza gioie umane, personali, ma solo una dedita al lavoro.

Preferisco chiudere questa dannata serie domani piuttosto che assistere a questo scenario da incubo.

È GREY’s Anatomy questo, è lo show di Meredith GREY, che porta il suo nome, che parla (o in teoria dovrebbe parlare) della sua vita.

E DOV’È LA SUA VITA?

Non permetteremo a un progetto educativo, sociale, politico Shondiano di rovinarci la nostra casa.

Ma è quello che sta succedendo.

Perciò immaginate il mio livello di disperazione adesso.

Sono instabile. Extra. Drammatico. Sono come quel teen Joffrey Baratheon emo, nel suo letto di dolore con la corona in testa.

Quando si parla di Grey’s Anatomy adesso, con queste premesse, con la situazione attuale, con tutto ciò a cui stiamo assistendo in questa stagione, io sono così:

E non mi importa del resto, se Meredith Grey è alla deriva.

I Jolex da soli non bastano a salvare la situazione, a farmi dire: che bello, che emozioni, rinnoviamo questa serie per altri 10 anni.

Senza la protagonista non ha senso.

È come trasferirsi in una casa ancora da arredare, piena di disagi e nulla però dire: “dai, almeno abbiamo il bagno.”

E STI CAZZI DEL BAGNO.

Io voglio una cucina in cui mangiare, un letto comodo in cui dormire e una connessione ad internet per vedere Netflix.

Non voglio vivere in macchina come Jo Wilson.

Non voglio vivere in questa casa senza pareti perchè Meredith Grey non è più il cuore pulsante della storia.

Per me possiamo demolirla. Trasformare tutto in fuoco, macerie e resti.

Senza Meredith Grey schierata in campo, niente ha senso.

Non me ne faccio niente di un contorno carino se il sapore del piatto non è più quello di una volta.

E non è a causa del tempo, della stanchezza, della fine di idee creative da parte degli autori, perchè le storyline per Meredith ci sono eccome.

Semplicemente si è scelto di puntare su quelle sbagliate, di raccontare una donna in un modo che a noi non interessa, che troviamo solo esagerato, irrealistico, degradante e irrispettoso nei confronti di un personaggio che era capace di emozionarci con un solo sguardo.

Non dimenticherò   M A I   la Meredith della 12° e 13° stagione.

Era più viva da vedova che adesso.

Non dimenticherò mai il modo coraggioso, forte, positivo ed emozionante con cui si è rialzata e ci ha trascinati con lei in un viaggio eccitante, palpitante, ricco di simbolica poesia, luminoso come solo la vita, quando scegli di viverla, può esserlo.

E non sto parlando di lei in relazione ad un uomo, perchè quello non conta.

Io parlo di lei come Donna.

Come essere umano.

Come persona che ha sofferto e perso tutto ma che ha avuto il coraggio e la forza di rialzarsi e ricostruire la sua terra sbriciolata.

E quella forza di rinascita l’ha data a noi.

Meredith Grey ogni settimana ci parlava, parlava ai nostri cuori, ci guariva, ci dava questo. Ci trasmetteva tutto.

Adesso è un robot silenzioso che mi fa ribrezzo.

Meredith Grey era quella che, nonostante avesse perso il marito solo pochi episodi prima, diceva alle sorelle: “basta drama, inseguite la felicità”.

Meredith Grey era quella convinta di aver avuto una vita felice e appagante e di non aver bisogno di nient’altro.

E POI È STATA LEI LA PRIMA A VOLER DI PIÙ, A CAMBIARE IDEA, A DARSI UNA POSSIBILITÀ, A INSEGUIRE LA VITA, LA FELICITÀ, L’AMORE.

Perchè ogni capitolo di vita è diverso dal passato. Perchè l’amore non ha confini.

Dov’è finita questa Meredith Grey? Dov’è finita questa storyline? Dove sono finiti questi episodi emozionanti? Dov’è ormai il cuore di questa serie?

Nella s12 Meredith diceva a Jo che se faceva del male ad Alex, sapeva dove cercarla.

PERCHÈ A MEREDITH GREY FREGAVA UN CAZZO DI ESSERE L’AMICA DELLE DONNE, LA PALADINA DELLE DONNE, L’ESEMPIO DI VITA PER LE DONNE.

A Meredith Grey importava solo di proteggere a tutti i costi la sua persona e di far del male a chiunque avesse fatto del male a quella persona.

Donna, uomo o scimmia.

E invece in questo episodio, ad un Alex terrorizzato dal pensiero che Jo potesse andarsene, lei se ne esce con un: “che male c’è, sta inseguendo la sua ambizione.”

Bellissima questa scena Merlex DOPO MESI, senza i veri Merlex in scena.

Perchè ormai è tutto così snaturato, falsato, finto, esasperato, che non c’è più realismo e credibilità.

I Merlex sono semplici amici, che una volta all’anno si incontrano e si aggiornano svogliatamente sulla loro vita. O se parliamo di Meredith, della sua NON VITA, perchè Meredith non sta vivendo un cazzo.

Non c’è più il codice d’onore tra persone, perchè loro non sono più la persona l’uno dell’altra. Non c’è più quel livello di intimità, di morbosità persino, di circolo chiuso. Quel: “morirei per te”, quel: “lei è l’unica su cui possa contare.” Qualcosa si è spezzato anche tra loro e questa è la mia ennesima tragedia personale, lo è per tutti i fan di Meredith, di Alex, del loro rapporto.

Non mi basta che Meredith indossi la felpa della Dartmouth come omaggio al passato, io rivoglio in scena la mia ragazza della Dartmouth.

Questa nazi-donna con quella maglietta addosso è solo ridicola ai miei occhi.

Stanno rovinando il nostro rapporto con Meredith e di conseguenza con l’intera serie e io sono a un passo così dal Boicottare io stesso questa porcheria.

Come stanno, GIUSTAMENTE, facendo i fan di April e Arizona.

Io sono letteralmente scioccato e sbalordito di fronte al livello di no sense di questa stagione, di fronte a queste scelte creative che non hanno alcuna logica.

Forse gli autori stanno facendo un esperimento con noi. Forse vogliono farci sentire proprio come April Kepner in crisi col suo dio, prima di spiegarci qual è il disegno divino dietro a scelte autoriali di merda e di fronte a una scrittura tanto banale.

Perchè per me è IRREALISTICO che Mer rinunci a Nathan così, chiudendo con un “Grazie”, senza rimpianti, senza ricordi, senza che questo abbia alcun effetto nel suo presente.

O un attimo, aspettate. Meredith Grey non ci parla di se stessa, della sua vita, delle sue emozioni dalla 13×24. Quest’anno è tutto in pausa. Solo lavoro per lei.

O Megan e Paul, questioni e vicende preparate DA ANNI e chiuse tanto velocemente, nel giro di due episodi, senza nemmeno il tempo di metabolizzarle che sembrano avvenuto due stagioni fa e non quest’anno.

Non c’è continuity, le scelte fatte non trovano riscontro nella realtà, è tutto così distante, alieno, irrealistico. Non c’è un filo conduttore. Ogni episodio è un capitolo a sé.

Questo non è il nostro show.

E parliamo pure del futuro di questo show.

Ho visto LA scena tra Tom Koracick e April Kepner e ho avuto I BRIVIDI per tutto il tempo. Ero ipnotizzato, rapito, totalmente in balia di fronte a questo livello di poesia e profondità. Personaggi intensi, reali, profondi, devastanti nelle loro sfumature di vita. Con storie pazzesche da raccontare. Con un bagaglio e un vissuto incredibile. E non riesco proprio a crederci che stiamo per rinunciare a questo potenziale creativo, emozionale, rappresentativo, solo perchè GA possa avere la sua versione cinese di Beth e Randall Pearson con i Jaggie.

I Jaggie, che l’unica vibrazione che c’è tra di loro è quella del cellulare.

E non vi fa rabbia il fatto che non capiremo mai la natura del rapporto tra Arizona e suo fratello, né vedremo il suo coming out in famiglia, né il poster di Cindy Crawford nella sua camera.

Non vedremo mai April Kepner cresciuta in una fattoria con il suo poster di Justin Randall Timberlake come massimo della trasgressione e blasfemia. Né la sua educazione da cristiana.

Però Maggie che è arrivata l’altro ieri, si becca centrici, flashback dal passato e storia d’amore di punta.

Non so se gli autori si impegnino per farci odiare questo personaggio o è un talento naturale.


Tra l’altro, ho capito perchè i flashback Teen!Maggie proprio in questo episodio: sarà lei a sposare i Jolex.

E voglio sorvolare sul livello di mancanza di rispetto verso un’istituzione vivente come i Japril. Questa serie ci è campata con i Japril. Sono stati i nuovi MerDer non a caso.

E adesso Jackson ha i suoi traumi, il suo sospettoso passato da nerd, tutte cose con cui non ha mai parlato con April, la sua migliore amica, la donna che ha sposato, la madre dei suoi figli.


Si ferisce con una pinzatrice per Maggie. Tutto molto bellissimo.

Non lo so, al momento non vedo futuro, solo oscurità e perdizione.

E sono così arrabbiato con Grey’s Anatomy che lo voglio morto, ma solo perchè lo amo tanto.

Ha senso?

 

  • Conclusione:

“Che quando non ritorni ed è già tardi e quasi season finale.
Non c’è una soluzione, questa serie esiste solo grazie a te
E luciderò il tuo Harper Avery e ad ogni lucidata starò meglio
E ad ogni proposta Jolex perdo l’interesse
E questo fa paura 
Tanta paura
Paura di star male
Di scegliere di andare avanti e sbagliare
Ma ciò che mi fa stare bene sei tu, Meredith Grey.

E fuori c’è Krista.”


Sia chiaro, non ce l’ho con i Jolex. Ho amato questo episodio per loro, vorrei 40 minuti solo su di loro, se lo meritano, i loro flashback sono la cosa più bella della stagione. È proprio questo il punto, capite?

Alex merita più spazio e centralità e non di condividere la scena con una Maggie. I flashback della sua adolescenza mi hanno devastato.

Ho shippato Teen!Jo con il suo Nate Archibald.

La proposta mi ha emozionato.

Vorrei un episodio su di loro senza Meredith, Maggie o April solo per riuscire ad apprezzarli a pieno come meritano e non rovinarmi l’umore in quanto la loro gioia, la loro felicità, la loro coppia, sono un promemoria vivente di quanto abbiamo perso e quanto, probabilmente, più avremo e di quante cose non funzionino più in questa serie. Quest’anno.

 

  • Voglio solo parlare con Tom Koracick e farmi aiutare da lui e dalla sua infinita profondità ad uscire da questo periodo di devastante crisi con Grey’s. Tra l’altro, Koracick che nei traumi inserisce la morte del proprio personaggio preferito.

Resta con noi. Illuminaci.

  •  Cerchiamo di vedere il lato positivo della cosa.

Questa è la terza settimana consecutiva senza Ben Warren.

Lode a te o Cristo.

  • La migliore è Amelia Shepherd, un raggio di sole, una boccata d’aria fresca. Senza filtri, libera, menefreghista. Se ne sbatte di tutto questo drama becero, inutile, di bassa lega, di questo clima tossico. Si è chiusa in camera col maggiore ad abrasarsi le parati vaginali ed esce solo per pisciare e mangiare.
  •  Webber che distrugge questa retcon terribile su Ellis Grey.

Sei luce, sei certezza, sei verità.

Non accetterò mai questa forzatura della storia tra Ellis e Marie, il modo in cui volevano sporcare la sua memoria, solo perchè quest’anno è importante che Meredith sia, non solo un chirurgo migliore, ma anche e sopratutto una donna migliore di quel diavolo antifemminista di sua madre.

Le differenze tra Ellis e Meredith non sono MAI state questo. Tutto è sempre stato nel modo in cui hanno reagito alla vita, ai traumi, il modo in cui hanno assecondato le loro emozioni A DISCAPITO DELLE ASPIRAZIONI PROFESSIONALI.

È in quello che si sono contraddistinte, è in quella la loro grandezza.

Il senso decennale di questa serie si basa su questo. E NON CAMBIERÀ MAI, indipendentemente da quello che vorranno propinarci. Siamo con Meredith Grey da 13 anni, la conosciamo meglio delle nostre tasche. È di famiglia. Autori dovete vedervela con noi prima. Non staremo zitti. Combatteremo per riaverla.

Ellis sweetie, riposa in pace. Ti difenderemo fino alla morte.

  • Teen!Maggie è praticamente Katy Perry in Last Friday Night.

Tra l’altro, Maggie sa incrociare le parole, quindi prima o poi la sentiremo dire: “Jaggie” per indicare lei e Jackson, come in Riverdale.

L’età mentale è quella. Il livello di trash anche.

  • Ci meritiamo una storia d’amore pazzesca tra Patrick Dempsey e Barbara D’Urso in “La Dottoressa Giò” e di fare il 22% alla faccia di Krista Vernoff.

Voto: 7

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